Quando la NASA invierà per la prima volta dopo 54 anni degli astronauti sulla Luna, questi riprenderanno l’evento con una Nikon Z9. L’agenzia spaziale ha infatti stretto un accordo con Nikon per l’adeguamento della mirrorless professionale affinché sia in grado di operare nelle difficili condizioni imposte dall’ambiente lunare a partire dalla missione Artemis III.
L'incredibile HULC
Il progetto prende il nome di HULC, ossia Handeld Universal Lunar Camera (fotocamera portatile universale lunare) e mira a mettere per l’appunto tra le mani degli astronauti degli apparecchi in grado di affrontare condizioni nettamente più gravose di quelle riscontrabili in atmosfera.
La Nikon Z9 modificata (in realtà saranno diversi gli esemplari disponibili) e gli obiettivi Nikkor saranno protetti da una “coperta termica” che li proteggerà dalla polvere e dalle temperature estreme. Anche l’impugnatura sarà personalizzata con pulsanti più facilmente gestibili con gli spessi guanti che l’equipaggio dovrà indossare nelle attività extra-veicolari.
Non sarà una Z9 per i "comuni mortali"
Altre modifiche includono la riprogettazione di diversi circuiti e l’ampliamento della riduzione del rumore a velocità dell’otturatore inferiori per tenere conto degli effetti del costante bombardamento di radiazioni cosmiche che l’equipaggio e l’attrezzatura dovranno fronteggiare. Sono state apportate ulteriori modifiche alla sequenza di denominazione dei file, nonché alle impostazioni e ai controlli predefiniti ottimizzati per le missioni esterne. Anche il controllo della comunicazione interna alla fotocamera è stato modificato per semplificare il flusso di lavoro dell’astronauta e ridurre il consumo energetico durante l’invio di immagini dallo spazio alla Terra. E ancora, ottimizzazioni riguardano la protezione meccanica del sensore, la gamma dinamica e diverse impostazioni predefinite delle voci di menu.