La nuova Lumix S1II si presenta con un sensore full frame da 24MP, una risoluzione ormai standard in ambito professionale per chi cerca equilibrio tra qualità d’immagine, prestazioni in condizioni di scarsa luce ambiente e velocità di elaborazione dei file. Eppure sotto il cofano, questa fotocamera nasconde una soluzione tecnica che la distingue nel panorama attuale: l’impiego di un sensore partially stacked, una tecnologia condivisa, al momento, solo con la Nikon Z6III. Il vantaggio? Tempi di lettura più rapidi rispetto ai sensori tradizionali, incidenza minima su gamma dinamica e tenuta agli alti ISO, e prezzo che non arriva alle stelle. E infatti la S1II non costa come un’ammiraglia, ma non è neppure “regalata”: con 3.499 euro di listino si colloca al di sopra delle rivale Nikon per circa 500 euro, che dal punto di vista prettamente fotografico offre risultati molto simili. Ma nel caso della S1II a incidere sul prezzo finale sono soprattutto le capacità video. Qui sotto, una tabella comparativa con alcune specifiche delle due mirrorless appena citate.
Su smartphone, ruota in orizzontale per facilitare la lettura della tabella.
Nikon Z6 III | Panasonic Lumix S1II | |
Materiale | Magnesio e policarbonato | Magnesio e policarbonato |
Dimensioni | 138×101,5×74mm | 148,9×110×96,7mm |
Peso | 760g (con scheda e batteria) | 800g (solo corpo) |
Sensore | full frame BSI 24,5MP CMOS | full frame BSI 24,2MP CMOS |
Stabilizzazione d’immagine (IS) | Sì, fino a 8 stop | Sì, fino a 8 stop |
ISO Standard | 100–64.000 (esp. 50–204.800) | 100–51.200 |
Processore | EXPEED 7 | Venus Engine |
Monitor | 3,2″ e 2,1MP, articolato | 3″ e 1,84MP, articolato |
Mirino | OLED da 5,76MP | OLED da 5,76MP |
Raffica | Fino a 120fps (JPEG) o 20fps (RAW) con otturatore elettronico, 14fps (meccanico) | Fino a 70fps (RAW) con otturatore elettronico, 10fps (meccanico) |
Ripresa video | 6K/60p, 4K/120p, N-RAW, ProRes RAW | 6K/30p (Open Gate), 5.9K/30p, 4K/120p |
Connessioni fisiche | USB-C, HDMI 2.1, Microfono, Cuffie | USB-C, HDMI, Microfono, Cuffie |
Flash integrato | No | No |
Autonomia | circa 760 scatti | circa 370 scatti |
Prezzo solo corpo al lancio | 2.999 euro solo corpo | 3.500 euro solo corpo |
Ergonomia senza compromessi, proprio come la S1RII.
Esteticamente e strutturalmente, la Lumix S1II ricalca il design della S1RII: un vantaggio sia per chi si accosta al mondo Lumix per la prima volta, sia per chi ha già apprezzato la solidità costruttiva e l’eccellente impugnatura del modello ad alta risoluzione ed è deciso a inserire nel corredo anche un secondo corpo più versatile e abbordabile. Uno degli elementi chiave delle Lumix S1 di nuovo corso è il selettore coassiale foto/video/S&Q, mutuato da altri modelli Lumix come la S5II e la GH7, che consente di passare al volo tra le modalità di ripresa modificando in automatico la configurazione dei tasti Fn e delle posizioni personalizzate (da C1 a C5). Il sistema è affiancato da un’interfaccia intelligente: a seconda della modalità selezionata, il menu si adatta mostrando solo le voci pertinenti, un dettaglio che accelera notevolmente l’operatività.
Tre ghiere fisiche dedicate (tempo, diaframma, ISO), pulsanti diretti per bilanciamento del bianco, compensazione dell’esposizione e ISO sulla calotta, e un sistema AF gestibile interamente tramite selettori fisici completano un corpo macchina davvero ben progettato. Il modello in prova, e che vedete nelle immagini di questo test, è già aggiornato alla versione versione firmware 1.1, disponibile per tutti a partire da oggi sul sito del Costruttore.
EVF e display: non mancano precisione e versatilità





Il display posteriore da 3 pollici e 1,84 milioni di punti della Lumix S1II adotta una doppia cerniera (come su G9II e S1RII), soluzione particolarmente apprezzata perché consente la massima libertà di movimento sia in verticale che in orizzontale, risultando ideale indistintamente per fotografi e videomaker. Il mirino elettronico OLED da 5,76 milioni di punti offre invece un ingrandimento di 0,78x e può operare a 60 o 120 fps: la qualità visiva restituita è al livello delle migliori EVF nella stessa fascia di prezzo.
Lumix S1II: ibridazione avanzata




Se ci fossero dubbi sulla vocazione ibrida della Lumix S1II, basta osservare il comparto connessioni e alcuni dettagli strutturali del corpo macchina. Oltre agli indispensabili jack per microfono esterno e cuffie, spiccano una HDMI di tipo Standard – scelta che garantisce maggiore affidabilità nei collegamenti professionali – e una porta USB-C multifunzione. Un ulteriore segnale dell’attenzione al video è la presenza di tre Tally Lamp, utili per segnalare lo stato di registrazione sia all’operatore che al soggetto inquadrato: una si trova frontalmente, a destra dell’innesto dell’ottica, una sulla calotta e una accanto al monitor posteriore. Sotto il pentaprisma è visibile anche una feritoia per la dissipazione attiva del calore, indizio che la fotocamera può gestire registrazioni prolungate senza rischi di surriscaldamento. La S1II è dotata di doppio slot per schede di memoria: uno compatibile con SD UHS-II, l’altro con CFexpress di tipo B. E se questo non bastasse, è possibile registrare direttamente su SSD esterni via USB-C, soluzione perfetta per produzioni lunghe o ad alto bitrate. La stessa SSD può essere utilizzata anche per effettuare backup autonomi dei dati archiviati sulle schede interne, senza passare da un computer. Tra le funzioni avanzate in ambito video segnaliamo anche la possibilità di generare file proxy direttamente in camera, ottimizzando i tempi e la gestione dei file in fase di montaggio.
Lumix S1II: la più veloce delle full frame di Panasonic
La Lumix S1II è, ad oggi, la fotocamera più veloce della serie Lumix S. Raggiunge i 10fps con otturatore meccanico, mantenendo il buffer praticamente illimitato, e spinge fino a 70fps in elettronico, anche se la raffica si interrompe dopo circa 3 secondi. È presente anche la funzione Pre-burst fino a 1,5 secondi, utile per catturare quell’attimo decisivo spesso mancato per pochi istanti. I tempi di svuotamento del buffer sono solo discreti: circa 30 secondi utilizzando una CFexpress e fino a 50 secondi con una SD UHS-II. A questo si aggiunge un sistema AF sì evoluto, ma ancora non del tutto allineato alle prestazioni delle ammiraglie dedicate alla fotografia sportiva e naturalistica. È la stessa Panasonic a sottolineare come la S1II, pur offrendo buone velocità di raffica, non sia pensata per un utilizzo spinto in questi ambiti, dove buffer più rapidi e un autofocus più reattivo e predittivo sono fondamentali. Di sicuro la fotocamera eccelle nella riconoscibilità dei soggetti da parte dell’intelligenza artificiale: oltre a persone e animali, la S1II è in grado di identificare auto, moto, biciclette, treni, aerei (con possibilità di priorità su fusoliera o cabina di guida), ma anche soggetti impegnati in sport urbani come skateboard, parkour o break dance. Dai nostri test, effettuati su soggetti dal dinamismo non esasperato, non abbiamo comunque rilevato incertezze preoccupanti.
Il cuore della S1II: sensore, otturatore e stabilizzatore
Il sensore “semi” stacked è solo uno degli elementi innovativi al centro della S1II. L’otturatore meccanico impiega tendine in carbonio, (che proteggono il sensore a fotocamera spenta) una scelta più leggera e duratura rispetto alle classiche in alluminio, che promette affidabilità nel tempo anche in ambiti professionali intensi. C’è poi lo stabilizzatore a 5 assi integrato, compatibile con la tecnologia Dual IS 2 che lavora in tandem con le ottiche stabilizzate. I risultati sono eccellenti: fino a 8 stop di compensazione al centro dell’inquadratura, 7 ai bordi. Lo stabilizzatore è coinvolto anche in modalità avanzate come la scatto ad alta risoluzione da 96MP, che crea immagini ultradettagliate direttamente in camera, senza bisogno di software esterni (come la Z6III, ad esempio). A completare il quadro, troviamo anche le modalità Live-View Composite, esposizioni multiple e intervallometro integrato, ideale per la produzione di stop-motion o timelapse professionali.
Lumix S1II: il comparto video è a dir poco sovrabbondante
Il comparto video della Lumix S1 II è ancora più raffinato, pensato per rispondere a esigenze di ripresa professionale. Debuttano due novità importanti: il profilo ARRI Log C3, disponibile tramite aggiornamento firmware a pagamento, e il formato cinematografico 2,4:1, supportato fino a 6K/60p e C4K a 120p e 60p, sempre con codifica a 10 bit. La registrazione interna consente di acquisire video in 6K/30p e 5.1K/60p nel classico formato 3:2 (Open Gate), oppure in 5.9K/60p in 16:9 e in C4K/60p, tutte con campionamento a 10 bit. Collegando la fotocamera via HDMI a un registratore esterno si sbloccano modalità aggiuntive, come il 6K/30p Open Gate, il 5.7K/60p senza crop e il C4K/120p. Tutte le modalità 4K sono sovracampionate e prive di ritaglio, con una qualità d’immagine elevata anche ai frame rate più elevati. La lettura del sensore è, chiaramente, molto rapida: la S1II impiega circa 12 millisecondi in 6K 3:2, valore che scende a circa 10 millisecondi nei più comuni formati 16:9 (contribuendo a contenere il rolling shutter). È presente anche la modalità Dynamic Range Boost, che migliora la gamma dinamica nelle scene ad alto contrasto, ma riduce la velocità di lettura fino a circa 28 millisecondi in Open Gate e 25 millisecondi in 16:9. Quanto alla gestione del calore, la modalità più impegnativa – l’Open Gate a 5.1K/60p – porta la fotocamera a segnalare un aumento della temperatura dopo circa 30 minuti di ripresa continua, con uno spegnimento automatico intorno ai 40 minuti, nonostante la ventola attiva. Nessuna limitazione rilevante, invece, nelle modalità più tradizionali come il 4K/60p.
La risoluzione e l'alta risoluzione della Panasonic Lumix S1II
I 24MP della Lumix S1II rappresentano uno standard consolidato nel segmento delle mirrorless full frame professionali generaliste. Più rara, invece, è la presenza della modalità Multishot ad alta risoluzione con fusione in-camera, capace di generare file da 48 o 96MP a partire da più scatti consecutivi. Nella prima serie, osserviamo il livello di dettaglio raggiungibile alle diverse risoluzioni, con una nitidezza ben percepibile già a 24MP (vi mostriamo ingrandimenti al monitor al 100%). Nel secondo banco di prova, mettiamo a confronto un file da 24MP interpolato a 96MP via software, un 48MP portato alla stessa risoluzione, e infine il vero 96MP ottenuto in modalità HR: il vantaggio del Multishot è evidente, con una resa più fine, naturale e ricca di microcontrasto rispetto all’interpolazione.
Panasonic Lumix S1II: gamma dinamica alteluci
La Lumix S1II adotta un sensore da 24MP, una risoluzione ormai classica per chi cerca il miglior compromesso tra dettaglio, gamma dinamica e gestione del rumore ad alti ISO. La tecnologia “parzialmente stacked” velocizza la lettura del segnale, ma può introdurre qualche limite nelle scene ad alto contrasto o in condizioni di luce critica. Non è questo il caso: il file RAW offre ampi margini di recupero nelle alte luci, a patto di uno sviluppo attento, mentre l’iDynamic – anche al massimo intervento – non risulta altrettanto efficace sul JPEG.
Panasonic Lumix S1II: gamma dinamica ombre
Ugualmente apprezzabile è la capacità della Lumix S1II di recuperare informazioni nelle aree d’ombra, contribuendo a un’eccellente resa in termini di gamma dinamica. In JPEG, la funzione iDinamico si dimostra particolarmente efficace nella gestione delle basse luci, mentre in RAW il margine di intervento è ancora più ampio: i dettagli nascosti emergono con naturalezza, senza l’introduzione di rumore cromatico o di luminanza invasivo.
Panasonic Lumix S1II: le prestazioni alle alte sensibilità ISO
Qui osserviamo il comportamento della Lumix S1II al variare della sensibilità ISO, dalla base fino a 51.200 ISO. I risultati sono complessivamente positivi: in JPEG, il dettaglio e la gestione del rumore restano convincenti fino a 3200 ISO, mentre in RAW ci si può spingere con pochi compromessi fino a 6400 ISO, con una resa ancora accettabile anche a 12.800 ISO. I valori superiori mostrano i limiti del sensore, ma senza scivolare in derive qualitative troppo marcate.
10fps, otturatore meccanico
























L’affidabilità dell’autofocus della Lumix S1II in raffica con otturatore meccanico (10 fps) è buona, ma diventa ottima passando all’otturatore elettronico, come vedremo nel banco di prova successivo. Il lieve calo di prestazioni con l’otturatore meccanico è imputabile al momentaneo oscuramento del sensore causato dal movimento delle tendine. Per questo motivo, vale la pena preferire sempre l’otturatore elettronico, soprattutto su modelli come questo, dotati di sensori molto rapidi che riducono al minimo il rischio di rolling shutter. E se non serve la massima velocità, è consigliabile abbassare la cadenza di scatto dal menu.
70fps, otturatore elettronico



































In questa sequenza, scattata a 70fps in JPEG (otturatore elettronico), mostriamo appena mezzo secondo di raffica. Tutti i fotogrammi risultano perfettamente a fuoco, senza incertezze evidenti (a favore della Lumix gioca la focale relativamente corta utilizzata, e sarà interessante ripetere il test con ottiche più “lunghe” appena Panasonic ce le invierà). Ciò che emerge con chiarezza, indipendentemente dall’ottica impiegata, è invece l’affidabilità del sistema di riconoscimento e tracciamento del soggetto, davvero convincente. Meno brillante la gestione del buffer: dopo pochi secondi di raffica la memoria si satura, richiedendo un tempo di svuotamento non trascurabile. La S1II si conferma quindi adatta a situazioni dinamiche, ma non pensata per usi professionali dove sono richiesti raffiche lunghe e continuità operativa.
Panasonic Lumix S1II: lo stabilizzatore
Il sistema di stabilizzazione della Panasonic Lumix S1II, in combinazione con ottiche compatibili Dual I.S., promette fino a 8 stop di compensazione. Nella pratica, però, almeno con il 24-60mm in nostro possesso (tra l’altro non stabilizzato) è poco realistico aspettarsi scatti perfettamente nitidi a 60mm con tempi dell’ordine dei 4 secondi. Anche il miglior sistema attualmente disponibile non potrebbe fare miracoli con esposizioni così lunghe. Ciò che conta davvero, e in questo la S1II convince pienamente, è garantire una notevole affidabilità tra 1/4 e 1/8 di secondo: valori più plausibili nello scatto a mano libera in condizioni di luce crepuscolare.
Panasonic Lumix S1II: i pro e i contro
- Ottima sensazione di solidità trasmessa
- Eccellente ergonomia
- Dotazione completa di comandi diretti e personalizzabili
- Sistemi di mira di buona qualità
- Ottima risoluzione
- Gamma dinamica apprezzabile, soprattutto in RAW
- Ottima qualità d'immagine anche ai valori ISO medio-alti
- Raffica elevata
- Funzioni Pre-Burst e Multishot Hi-Res integrate
- Ottima capacità di inseguimento in AF-C
- Comparto video straordinariamente ricco di strumenti di assistenza alla ripresa
- Autonomia solo discreta
- Il tasto Cestino dovrebbe essere spostato alla destra del monitor
- Il tasto REC frontale è troppo sensibile e può essere premuto per sbaglio
- Buffer di memoria non particolarmente ampio
Panasonic Lumix S1II: il verdetto di fotocult.it
La Lumix S1II non è a buon mercato e se la si considera esclusivamente per l’impiego fotografico, le alternative non mancano: una su tutte è proprio la proposta di Nikon, Z6III, forte anche di un parco ottiche più ampio e versatile. Tuttavia, sarebbe ingeneroso valutare questa fotocamera senza tenere conto di ciò che la distingue davvero. L’ergonomia, ad esempio, è ai massimi livelli: l’impugnatura è solida, i comandi sono posizionati con intelligenza e l’esperienza d’uso quotidiana risulta tra le più appaganti nel panorama mirrorless full frame. A questo si aggiunge un’interfaccia grafica ben strutturata, già apprezzata nei più recenti modelli Lumix S e G. Richiede un minimo di apprendistato iniziale, ma una volta presa confidenza, la navigazione diventa naturale, veloce e intuitiva. Il vero valore aggiunto, però, è da ricercare nel comparto video. Anche se non tutti ne faranno uso, è giusto riconoscere che chi ha esigenze avanzate di ripresa troverà nella S1II una compagna di lavoro difficilmente eguagliabile. In questa fascia di prezzo, semplicemente non esistono altre mirrorless che offrano una tale combinazione di qualità d’immagine, flessibilità nei formati, strumenti di assistenza alla ripresa e prestazioni professionali. In definitiva, la S1II non è una fotocamera per tutti, ma per chi ne sa valorizzarne le potenzialità — soprattutto sul fronte video — rappresenta una proposta concreta e ben costruita, capace di distinguersi in un mercato sempre più affollato.
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