Riccardo Brunetti definisce le sue immagini “invenzioni” piuttosto che fotografie. “Negli ultimi dieci anni”, racconta l’autore, “ho perfezionato un personale metodo per raccontare storie e restituire gli scenari che affollano la mia immaginazione grazie all’impiego di immagini fotografiche che non allineo una accanto all’altra, ma che sovrappongo come in un mazzo di carte. Di conseguenza, per rendere leggibile il pacchetto, applico in postproduzione maschere di trasparenza e foratura”. Difatti la fotografia qui pubblicata, intitolata La Brussa, potrebbe essere definita una vera e propria opera di sartoria in cui la mente creativa di Riccardo ha cucito insieme cinque scatti realizzati in luoghi e tempi diversi.
Pazienza, creatività e postproduzione
La spiaggia fotografata, come suggerito dal titolo, è proprio la Brussa di Venezia, immortalata nel 2019; il pulmino è stato fotografato nello stesso anno in località Manerba del Garda (BS), mentre la ragazza, la figlia dell’autore, è stata ripresa nelle vicinanze della loro casa durante il lockdown del 2021. I due scatti supplementari provenienti dall’archivio di Riccardo sono stati utilizzati per introdurre nella composizione finale alcuni dettagli del pulmino, come i marchi e le antenne. “Sono alla continua ricerca delle immagini necessarie per completare i miei progetti – precisa il fotografo – e prima di ogni nuovo clic prefiguro mentalmente la scena con l’intento di inquadrare i soggetti con coerenza compositiva”.
- reflex full frame Canon Eos 5D
- Canon EF 24-70mm f/2,8L USM
- 1/500sec
- f/5
- 100
- unione di cinque scatti tramite i livelli e le maschere di Adobe Photoshop