Quando Jules Verne, nel 1864, pubblicò Viaggio al centro della Terra, la fotografia muoveva i primi passi. Oggi, dopo quasi duecento anni dalla sua nascita, possiamo dire che esiste un progetto contemporaneo in cui il racconto fantastico di mondi perduti di Verne incontra il linguaggio fotografico: Di roccia, fuochi e avventure sotterranee a cura di Alessandro Dandini de Sylva.
Alessandro Dandini de Sylva racconta la genesi di “Di roccia, fuochi e avventure sotterranee” e ci anticipa qualcosa del progetto Nuove avventure sotterranee.
Qui sopra e in apertura, alcune immagini dall’archivio Ghella. Sotto, una selezione di scatti di Andrea Botto.
Questo progetto ha preso le vesti di una vera campagna fotografica, promossa e prodotta da Ghella, una società specializzata in scavi sotterranei per grandi infrastrutture, nata nel lontano 1894, giusto trent’anni dopo la pubblicazione di Viaggio al centro della Terra. La società ha sguinzagliato cinque fotografi (Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Francesco Neri e Alessandro Imbriaco) in giro per il mondo non solo per documentare i propri cantieri ma per raccontare, ogni autore secondo il proprio stile, la carica immaginifica del sottosuolo.
Alcune immagini di Fabio Barile nel cantiere della metropolitana di Oslo.
I cantieri in Italia, Vietnam, Grecia, Norvegia e Australia sono stati raccontati a volte seguendo l’estetica delle rovine, come succede per Caneve e Barile, ma ci sono autori come Alessandro Imbriaco che hanno prediletto, invece, l’elemento avveniristico o come Andrea Botto che prosegue il suo filone performativo dell’esplosione. Storie diverse, secondo stili diversi, portatrici però della stessa magia del viaggio di invenzione di Verne.
Marina Caneve, sue le foto in alto, ha puntato l’obiettivo sugli scavi della metropolitana di Atene, con prevedibili risvolti archeologici. Ecco il suo racconto.
Conclusa quella campagna, ora Ghella e Alessandro Dandini de Sylva sono pronti a raccontare altre storie dal sottosuolo e altri luoghi, con altri autori. Qui di seguito, una selezione dei lavori di Alessandro Imbriaco e Francesco Neri.