Milano
Dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026
Geniale, innovativo, versatile: Man Ray ha smosso energicamente il terreno dell’arte del Novecento e l’ha disseminato di linguaggi visivi che tutt’oggi germogliano in qualsiasi ambito creativo, influenzando la cultura contemporanea.
A lui – pittore, fotografo, regista e innovatore – è dedicata la mostra Man Ray. Forme di luce, in programma a Palazzo Reale di Milano dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026.
Man Ray: gli esordi nel mondo dell'arte
Nacque Emmanuel Radnitsky a Philadelphia, nel 1890, da una famiglia ebrea di origini russe, per poi adottare lo pseudonimo “Man Ray”. La sua formazione avvenne nell’ambiente vivace dell’arte americana di inizio secolo, ma fu grazie al contatto con le avanguardie europee, e con figure decisive quali Marcel Duchamp, che sviluppò una personalità artistica incline alla sperimentazione. Fin dagli esordi, infatti, Man Ray affiancò alla pittura e al disegno l’assemblaggio di oggetti e l’uso della fotografia, inizialmente finalizzata esclusivamente alla documentazione delle sue opere e di quelle dei suoi amici, ma presto trasformata in mezzo creativo autonomo.
Man Ray e le sperimentazioni parigine
Nel 1921 Man Ray si trasferì a Parigi, relazionandosi con il gruppo surrealista guidato da André Breton. A Montparnasse conobbe la cantante e modella Alice Prin, nota come Kiki de Montparnasse, che divenne la sua compagna. Fu con lei che produsse diverse immagini poi divenute icone della storia della fotografia, come Le Violon d’Ingres e Noire et blanche. Kiki apparve anche in tre film diretti da Man Ray: Le Retour à la raison (1923), Emak Bakia (1926) e L’Étoile de mer (1928).
Erano gli anni in cui l’artista stava affinando alcune delle sue tecniche più innovative, come la rayografia (termine coniato da Tristan Tzara), un procedimento che consiste nell’esporre oggetti direttamente su carta fotosensibile senza l’uso della macchina fotografica.
Alla fine degli anni Venti, con la fotografa Lee Miller – nuova compagna e musa – sviluppò invece la tecnica della solarizzazione, grazie alla quale i contorni delle immagini assumono un’aura luminosa e spettrale, ottenuta attraverso un’esposizione parziale alla luce in fase di sviluppo.
Nel corso degli anni Trenta, Man Ray si dedicò anche alla fotografia di moda, rivoluzionandone il linguaggio con uno stile sofisticato, ironico e tecnicamente innovativo. Collaborò con importanti case di moda e stilisti come Paul Poiret, Elsa Schiaparelli, Jean-Charles Worth e Coco Chanel, pubblicando le sue immagini su riviste internazionali. In parallelo, continuò a esplorare le possibilità offerte dal cinema, firmando quattro film fondamentali per la storia dell’avanguardia europea.
Nel 1933 realizzò con Meret Oppenheim la celebre serie Erotique-voilée, mentre l’anno successivo conobbe Adrienne “Ady” Fidelin, nuova protagonista di una relazione sentimentale e artistica. Dopo l’occupazione nazista della Francia nel 1940, Man Ray tornò negli Stati Uniti, dove incontrò Juliet Browner, ballerina e modella, che diventò sua moglie e musa. Nel 1951 rientrò definitivamente a Parigi e lì continuò a lavorare fino alla sua morte, avvenuta nel 1976.
Man Ray. Forme di luce è promossa da Comune di Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale e Silvana Editoriale e curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca.
La mostra, il cui allestimento è stato progettato dallo Studio ZDA-Zanetti Design Architettura, è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, curato da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, corredato dai testi dei curatori e di Raffaella Perna e da apparati bio-bibliografici.
L’esposizione è inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici e valorizzerà il dialogo tra arte, cultura e sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali.
Man Ray. Forme di luce
- A cura di Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca
- Palazzo Reale, piazza del Duomo, 12 – Milano
- dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026
- mar/mer/ven/sab/dom 10-19.30; gio 10-22.30. Lunedì chiuso
- intero 15 euro, ridotto 13/10 euro, open 17 euro
- manraymilano.it
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