Genova
Dal 23 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Diceva che non era la fotografia a suscitare il suo interesse, ma le persone. Lisetta Carmi, che nel 2024 avrebbe compiuto cent’anni, fotografava “solo per capire gli altri e il mondo”. Alla curiosa e temeraria fotografa genovese è dedicata la retrospettiva Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano, in mostra a Palazzo Ducale di Genova fino al 23 marzo 2025.
L’esposizione include una selezione di immagini inedite e abbraccia svariati capitoli del vasto archivio fotografico prodotto dall’autrice per le vie di Genova, dell’Italia e di Paesi lontani, documentando la condizione umana a tutto tondo.
Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano: i lavori in mostra
Immancabili le fotografie della serie I travestiti che, scattate negli anni Sessanta e pubblicate nel 1972, suscitarono scalpore e stimolarono al contempo numerosi artisti internazionali. In mostra anche le immagini di Erotismo e autoritarismo a Staglieno – una serie in cui l’obiettivo fotografico di Lisetta Carmi riuscì a trasformare il famoso cimitero genovese in un ritratto della società borghese ottocentesca e dell’erotismo associato ai monumenti funebri – e le fotografie che raccontano il mondo del lavoro e la vita culturale e sociale della città di Genova, a partire dalle critiche condizioni lavorative dei portuali.
Qualcosa in più su Lisetta Carmi
Lisetta Carmi nacque a Genova il 15 febbraio 1924, in un’agiata famiglia ebrea della media borghesia. Nel 1938 le leggi razziali la costrinsero ad abbandonare la scuola e a rifugiarsi con la famiglia in Svizzera. Tornata in Italia al termine della guerra, nel 1945, si diplomò al conservatorio di Milano e negli anni seguenti tenne una serie di concerti in Germania, Svizzera, Italia e Israele. Nel 1960 abbandonò la carriera concertistica e si avvicinò in modo casuale alla fotografia, trasformandola in una vera e propria professione. Dopo aver realizzato nel 1964 un’ampia indagine nel porto di Genova, diventata poi una mostra itinerante, si dedicò a un reportage sulla Sardegna iniziato nel 1962 e terminato negli anni Settanta.
Nel 1971 Carmi comprò un trullo in Puglia, a Cisternino. Il 12 marzo 1976 conobbe a Jaipur, in India, Babaji Herakhan Baba, il Mahavatar dell’Himalaya: l’incontro trasformò radicalmente la sua vita. Nel corso della sua carriera fotografica Lisetta Carmi ha ritratto artisti e personalità del mondo della cultura del tempo tra cui Judith Malina, Joris Ivens, Charles Aznavour, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sciascia, Lucio Fontana, César, Carmelo Bene, Luigi Nono, Luigi Dallapiccola, Claudio Abbado, Jacques Lacan e Ezra Pound, di cui si ricordano i celebri scatti realizzati nel 1966 presso l’abitazione del poeta sulle alture di Zoagli, in Liguria. Lisetta Carmi è morta il 5 luglio 2022 a Cisternino.
La mostra Lisetta Carmi, molto vicino incredibilmente lontano è curata da Giovanni Battista Martini e Ilaria Bonacossa ed è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei.
Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano
- A cura di Giovanni Battista Martini e Ilaria Bonacossa
- Palazzo Ducale, Sottoporticato, piazza Matteotti, 9 – Genova
- dal 23 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
- mar-dom 10-19. Lunedì chiuso
- intero 12 euro, ridotto 10 euro
- palazzoducale.genova.it
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