Per chi vuol vendere qualcosa, la presenza su Instagram è ormai irrinunciabile: da uno studio diffuso da passport-photo.online emerge che il 92% degli utenti della nota app segue da 6 a 10 profili aziendali, che il 71% “sente più vicino” il relativo brand, e che nel 93% dei casi si stabilisce un legame su cui basa l’acquisto di un determinato prodotto anziché di altri. Il tutto senza rilevanti differenze di genere: nell’ambito del gruppo coinvolto nella ricerca, ha dichiarato di seguire aziende su Instagram il 91% degli intervistati di sesso maschile e il 92% delle donne.
Gli utenti per i quali è più “probabile” lasciarsi influenzare da Instagram nei propri acquisti sono gli under 25, ossia gli appartenenti alla Generazione Z: lo ha confermato l’82% del campione preso in esame, a fronte di una media del 71%; i più “anziani”, comunque, non sono da meno, se nel merito ha dato risposta positiva il 69% degli intervistati fra i 26 e i 54 anni e il 55% degli over 55. Inoltre, l’85% ha ammesso di avere usato Instagram per scoprire nuovi prodotti o servizi, e il 79% di essere stato spinto a un acquisto non preventivato. A chi realizza contenuti interesserà sapere che le maggiori preferenze (66%) vanno ai post “creativi”, seguiti da quelli “informativi” (62%) e da quelli “divertenti” (58%).
Oltre che per il suo funzionamento, che spinge alla ricerca di nuovi follower, sono i numeri a rendere Instagram uno dei social più redditizi per il marketing: è nella top five delle app più apprezzate al mondo, e dichiara 1,4 milioni di utenti attivi su base mensile, con permanenza media di quasi mezz’ora al giorno e oltre 1.000 upload di contenuti al minuto. Passport-photo.online specifica di aver basato la propria ricerca su un sondaggio online proposto a 1.040 utenti della nota app, la quale, lo ricordiamo, da una decina d’anni fa capo a Facebook.