Tra i numerosissimi e incantevoli libri fotografici firmati “Gianni Berengo Gardin” ce n’è uno intitolato India dei villaggi, edito FotoSelex, pubblicato nel 1980. È un volume nato da una nota frase pronunciata dal Mahatma Gandhi nel 1947, poco prima della proclamazione dell‘indipendenza dell’India dal dominio britannico.
“Voialtri – diceva Gandhi – avete visto Delhi. Delhi non è India. Andate nei villaggi: quella è India, lì vive l’anima dell’India”.
Berengo Gardin si è lasciato ispirare da quell’invito e nei villaggi ci è andato: all’inizio degli anni Ottanta ha raggiunto la regione del Madhya Pradesh, intorno alla città di Indore, nell’India centro-occidentale.
Da quel viaggio è nata una splendida serie di bianconeri che riprendevano i cicli stagionali che ritmavano il lavoro nei campi e la vita comunitaria di nove centri rurali a netta maggioranza indù.
Insieme ai testi dello scrittore Antonio Monroy, profondo conoscitore dell’India, le immagini del grande maestro raccontano tradizioni e quotidianità di persone inscindibilmente connesse alla loro terra.
A distanza di quasi mezzo secolo, il fotoreporter Lorenzo Zelaschi – collaborando e confrontandosi con Gianni Berengo Gardin – ha visitato gli stessi luoghi per rilevare e documentare i cambiamenti provocati dal forte sviluppo economico dell’India, che vede oggi l’area di Indore come uno dei principali poli di produzione di software del Paese, con quattro milioni di abitanti contro i 600.000 residenti della fine degli anni Settanta.
India dei villaggi, 1980-2025: un libro a quattro mani
Da questo lavoro fatto di ispirazioni, dialoghi e innovazioni è nato il libro India dei villaggi, 1980-2025 (Contrasto), pubblicato lo scorso settembre, a poche settimane dalla scomparsa di Berengo Gardin, omaggiandone la memoria.
Il volume racchiude più di 120 immagini dei due autori, entrambi particolarmente attenti alla vita familiare delle caste dei coltivatori e degli artigiani, alle loro abitazioni, agli ambienti collettivi e alle istituzioni locali.
Tra le pagine di India dei villaggi, 1980-2025 compaiono le fiere, i mercati e i festival religiosi e i centri sacri e di culto sparsi nella regione e lungo il fiume. Non mancano accenni ai rapporti tra i villaggi e le comunità tribali dei dintorni e al modo in cui tecnica e tecnologia hanno modificato le abitudini di vita.
Gli scatti dei due fotografi, realizzati a 45 anni di distanza, dialogano mettendo in luce correlazioni e differenze tra passato e presente, in un contesto socioculturale e religioso unico e millenario.
Oggi, nel Madhya Pradesh, ai campi si affiancano le multinazionali, i mercatini artigianali i centri commerciali, le biciclette, i tuk tuk elettrici. L’india mostra una sorprendente capacità di tenere insieme gli opposti: la spiritualità profonda e il progresso iperveloce, i templi silenziosi e le caotiche megalopoli, la povertà estrema e la tecnologia di ultima generazione. La modernità avanza, ma non tutto scompare.
“A una prima lettura – ha dichiarato Gianni Berengo Gardin durante la realizzazione del libro – sembrano due Indie completamente diverse, perché l’avvento della tecnologia ha trasformato notevolmente l’aspetto esteriore di questo Paese, ma, anche se in misura minore, la natura rurale di questi luoghi mi pare ancora ben presente”.
A questa riflessione, Lorenzo Zelaschi ha aggiunto: “Nonostante il progresso sempre più rapido, la spiritualità è tuttora incredibilmente viva ed è pervasa da una dolcezza che si potrebbe definire materna. C’è un grande spirito d’accoglienza e un’innata capacità di abbracciare le innumerevoli differenze, con pace e tolleranza. Questa è l’anima dell’India più bella e più profonda: ti entra dentro fino alle ossa con la mitezza del sole che fa maturare un mango”.
Qualcosa in più su Gianni Berengo Gardin
Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita nel 1930, ha vissuto a Milano a partire dal 1962. Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è soprattutto dedicato alla realizzazione di libri fotografici, con oltre duecentocinquanta volumi pubblicati. Per il Touring Club Italiano ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per la Olivetti e le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa due milioni di scatti che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio.
Berengo Gardin ha tenuto oltre trecentocinquanta mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni dei più importanti musei e fondazioni culturali internazionali. Tra i numerosi premi ricevuti, il Leica Oskar Barnack nel 1995, nel 2008 il Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuscinski per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award. Gianni Berengo Gardin si è spento a Genova il 6 agosto 2025, all’età di 94 anni.
Qualcosa in più su Lorenzo Zelaschi
Nato a Bergamo nel 1985, Lorenzo Zelaschi è fotografo e storyteller freelance, con un lungo lavoro da graphic designer e video maker alle spalle. Nel 2019 è stato incaricato dall’Istituto Diocesano in Amazzonia per documentare la vita delle popolazioni locali in preparazione del Sinodo dell’Amazzonia voluto da Papa Francesco. Nel 2021 ha esposto presso il Cimitero Monumentale di Bergamo il suo reportage sulla pandemia da Covid-19 dal titolo “Primavera”. Collabora con la rivista Orobie.

Titolo India dei villaggi, 1980-2025
Fotografie di Gianni Berengo Gardin e Lorenzo Zelaschi
Formato 18x25cm
Pagine 192
Prezzo 40 euro
Lingua italiano
Editore Contrasto
Data pubblicazione settembre 2025
ISBN 9788869659850
FOTO Cult partecipa al Programma Affiliazione Amazon. Acquistando tramite i nostri link, potresti aiutarci a sostenere il sito, senza costi aggiuntivi per te.
Addio a Gianni Berengo Gardin, l’occhio che ha raccontato l’Italia
Si è spento a Genova il...
Nicola Sansone e la “banda” romana di fotogiornalisti liberi
dal 19 febbraio al 6 maggio...
Maggiolino e fotocamera: “Gli Italiani” di Bruno Barbey in mostra a Torino
dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio...
Alfredo Camisa: ‘amatore impegnato’ nella cerchia di Mario Giacomelli e Piergiorgio Branzi
dal 21 giugno al 10 novembre...


























