Roma
Dal 25 giugno al 19 ottobre 2025
Una sera del 1925, a Parigi, George Hoyningen-Huene beveva in compagnia di Paul Outerbridge, Man Ray e Berenice Abbott. Presto furono raggiunti dal fotografo Adolf de Meyer, gli artisti Pablo Picasso e Francis Picabia, la cantante d’opera Ganna Walska e il compositore Igor’ Stravinskij. Erano tutti al bar dell’hotel Ritz, al tempo frequentato da Marcel Proust e Gabrielle “Coco” Chanel.
In quel bar, quella sera, c’era l’essenza dell’arte fotografica di George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900 – Los Angeles 1968), un raffinato cocktail di cultura ed eleganza, armonia e avanguardia, moda e inarrestabile ricerca della bellezza.
George Hoyningen-Huene prima di Parigi
A Parigi, Huene ci era arrivato dopo una lunga serie di tappe. Terzo figlio – primo maschio – del barone estone Barthold von Hoyningen-Huene e dell’aristocratica americana Anne “Nan” Lothrop, George Hoyningen-Huene era nato il 4 settembre 1900 a San Pietroburgo.
La sua infanzia e la sua adolescenza, costellate di viaggi con la famiglia in giro per l’Europa, erano culminate con una serie di trasferimenti iniziati nel 1917, a ridosso della Rivoluzione d’ottobre. Si era spostato in Inghilterra, nel sud della Russia, in Francia e in Estonia per poi tornare in Francia, a Parigi appunto, nel 1920.
George Hoyningen-Huene, Man Ray e la compagnia surrealista
Erudito e poliglotta, Huene era a quel tempo un giovane cresciuto nella cultura classica e circondato dal fermento delle innovazioni artistiche.
Non stupisce, quindi, che quando si stabilì nella Ville Lumière, guadagnò un invidiabile posto d’onore nella ristretta cerchia surrealista di Man Ray, al fianco di Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau.
Dai primi disegni alle più celebri riviste di moda
Nel 1922, mentre viveva nella soffitta della casa di moda fondata dalla sorella Betty, disegnava abiti. All’età di venticinque anni, poi, aveva pubblicato alcuni disegni su Harper’s Bazaar e firmato un contratto da illustratore con Vogue Francia. Un anno dopo, ancora per Vogue e per Vanity Fair, George Hoyningen-Huene aveva iniziato a scattare fotografie, avviando una carriera che avrebbe segnato la storia.
A Roma, fino al 19 ottobre, è in programma una mostra che ripercorre in dieci sezioni tematiche quella carriera strabiliante e traboccante di attività artistiche, eppure ancora troppo poco conosciuta dal pubblico contemporaneo.
La mostra, intitolata George Hoyningen-Huene. Art. Fashion. Cinema, è allestita presso le sale del Museo di Roma a Palazzo Braschi ed è curata da Susanna Brown.
Fotografia di alta moda intrisa di arte e cultura
Perché si possa avere un’idea della rilevanza della produzione fotografica di George Hoyningen-Huene potrebbe essere sufficiente sapere che Richard Avedon lo riteneva un genio e un maestro.
In effetti, nel contesto della fotografia di moda a Parigi negli anni Venti e Trenta, Hoyningen-Huene fu pioniere di uno stile imbevuto di arte classica e affamato di innovazione e sperimentazione e si dimostrò capace di produrre una raffinata “ricetta personale” per esaltare il buon gusto delle grandi case di moda haute couture per cui realizzava servizi fotografici. Collaborò con brand come Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e Cartier, mentre portava avanti un’attività parallela nell’ambito del cinema amatoriale.
Nei suoi scatti Huene lasciava confluire ogni forma di bellezza di cui era stato testimone; che attingesse alla storia dell’arte, all’architettura, all’opera o al balletto, riusciva sempre a esaltare i suoi soggetti tramite un impeccabile utilizzo della luce, appreso nel tempo all’interno degli studi cinematografici. Sapeva perfettamente come appagare il desiderio di nitidezza fotografica del celebre editore Condé Nast, fondatore dell’omonima casa editrice – proprietaria di Vogue e Vanity Fair – e come ritoccare ogni singola immagine prima della pubblicazione per scongiurare il benché minimo difetto.
Atleta ed entusiasta della forma fisica, ricercava gli ideali classici di equilibrio, armonia e compostezza, ma era altrettanto affascinato dall’idea di fotografare le donne immortalando l’inizio o la fine di un loro movimento spontaneo piuttosto che ritraendole in posa statica.
Le amicizie stellari di George Hoyningen-Huene
Impressionante la lista di personaggi noti con i quali George Hoyningen-Huene seppe instaurare rapporti personali oltreché professionali: tra questi, il compagno e poi amico Horst P. Horst, l’amante Herbert List, le amiche Joan Crawford, Sophia Loren e Greta Garbo e la sopracitata comitiva surrealista. Nel 1954 condivise un’esperienza estetica sotto effetto della mescalina con Aldous Huxley e Gerald Heard (in un esperimento controllato e monitorato da un medico); nel 1953 si lanciò nell’attività di coordinatore del colore al fianco del grande amico e regista George Cukor, dando consigli sulle combinazioni cromatiche nel design delle scenografie e dei costumi e nell’illuminazione.
Immancabile, in mostra, il leggendario scatto intitolato Divers (Tuffatori), che ritrae Horst P. Horst e Lee Miller di spalle su quello che sembra essere un molo proteso verso il Mediterraneo della Costa Azzurra, ma è di fatto uno degli ingegnosi artifici di Huene, ottenuto sul tetto del suo studio a Parigi.
La foto, a detta dell’iconica direttrice di Vogue America, Anna Wintour, è una delle quattro fotografie più straordinarie mai apparse sulla rivista.
L’esposizione spazia dalla fotografia di moda ai nudi maschili, dai ritratti delle celebrità del tempo e degli artisti alle più creative contaminazioni surrealiste. Il visitatore avrà occasione di osservare anche gli scatti realizzati da Huene nel corso delle sue numerose avventure di instancabile viaggiatore, in Tunisia, Algeria, Egitto, Grecia, Spagna e Stati Uniti.
A chi volesse immergersi nelle sfaccettature dell’incredibile vita privata e professionale di un artista eccellente e inesauribile, consigliamo la lettura dell’ampio catalogo che accompagna la mostra, edito da Moebius edizioni.
L’esposizione George Hoyningen-Huene. Art. Fashion. Cinema è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata da CMS.Cultura, con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Institut Français Italia, in collaborazione con l’Archivio George Hoyningen-Huene (Stoccolma, Svezia). È previsto il servizio gratuito di audioguida in italiano e in inglese.

Titolo George Hoyningen-Huene
A cura di Susanna Brown
Fotografie di George Hoyningen-Huene
Formato 24,5x32cm
Pagine 208
Prezzo 39 euro
Lingua italiano
Editore Moebius
Data pubblicazione febbraio 2025
ISBN 979-1256920143
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George Hoyningen-Huene. Art. Fashion. Cinema
- A cura di Susanna Brown
- Museo di Roma – Palazzo Braschi, piazza di S. Pantaleo, 10 – Roma
- dal 25 giugno al 19 ottobre 2025
- intero 13 euro, ridotto 11 euro
- ingresso gratuito
- museodiroma.it
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