• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
domenica, 28 Dicembre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home CULTURA INTERVISTE

Il reportage dall’inferno di fuoco del Quebec vale al canadese Ouellet il World Press Photo nella sezione “Singles”

Charles Ouellet è entrato negli incendi divampati nel 2023 in Canada, raccontandoli con il progetto fotografico “Ligne de foudre”: ecco la nostra intervista.

Francesca Orsi di Francesca Orsi
29 Agosto 2024
in INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Matei Dumais Bédard accompagna la sua squadra al punto di raccolta per una rapida evacuazione, nel momento in cui insorge un temporale. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Matei Dumais Bédard accompagna la sua squadra al punto di raccolta per una rapida evacuazione, nel momento in cui insorge un temporale. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Charles Ouellet si è sempre interessato al tema ambientale, alla natura, e alla rappresentazione di come il mondo stia cambiando con la crisi climatica e una presenza umana sempre più devastante. Non è un caso che i suoi lavori colgano l’uomo solo in maniera indiretta. In Ligne de foudre, progetto che quest’anno ha vinto il World Press Photo nella sezione “Singles”, relativamente al Nord e Centro America, il fotografo canadese è intervenuto in prima persona per aiutare a spegnere gli incendi che hanno devastato il Canada orientale nel 2023. 

Nelle sue immagini, però, non si ritrova un semplice reportage degli eventi, ma anche la carica simbolica ed evocativa del progetto, in linea con l’intenzione dell’autore di raccontare le dinamiche più profonde di come la natura resista e persista all’uomo e alle sue azioni distruttive.

Incendio a nord del Lac Saint-Jean, nella provincia del Quebec. Paesaggio forestale bruciato sul bordo della linea del fuoco, 2023. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Incendio a nord del Lac Saint-Jean, nella provincia del Quebec. Paesaggio forestale bruciato sul bordo della linea del fuoco, 2023. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

In Ligne de foudre, per raccontare gli incendi che hanno devastato il Quebec lo scorso anno, usi una narrazione documentaria ma anche molto evocativa e simbolica. Fa parte del tuo stile far dialogare modalità di narrazioni differenti?

Il mio lavoro non è ancorato a un unico tipo di narrazione e mi piace esplorare il confine tra un approccio documentaristico e il fotogiornalismo, a volte fino al limite dell’astrazione. Le mie immagini sono spesso come schizzi e mi piace combinare immagini imperfette dove tutto sembra sul punto di andare in pezzi, con immagini che hanno una forte costruzione visiva. Mi piace creare narrazioni in cui avvertiamo un passaggio tra la sensazione del tempo che ci sfugge e la sua fissità.

Matei Dumais Bédard, caposquadra di Sopfeu, scava in profondità attorno alle radici degli alberi per inumidire il terreno. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Matei Dumais Bédard, caposquadra di Sopfeu, scava in profondità attorno alle radici degli alberi per inumidire il terreno. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Al di là dell’attualità, degli incendi nella fattispecie, il simbolismo a cosa di riferisce?

Gran parte del mio lavoro passato si concentra sulla rappresentazione della forza degli elementi naturali. Sebbene gli esseri umani siano spesso presenti nei miei progetti, non costituiscono il soggetto principale. Ligne de foudre è una serie di immagini che va oltre il tema della lotta agli incendi, è soprattutto una serie che parla di convivenza con l’elemento del fuoco e della rigenerazione delle foreste. Il titolo (letteralmente traducibile in “linea di fulmine”, ndr) si riferisce alla zona geografica colpita dal fulmine che ha innescato gli innumerevoli incendi boschivi nel Canada orientale nel 2023. L’argomento è molto più ampio e affronta la nostra comprensione della natura e la nostra capacità di convivere con gli indomabili fenomeni naturali.

banner offerte fotocult

In un’immagine si vede un uomo che dorme disteso a terra. La posizione del capo e le mani congiunte fanno pensare allo scatto di Hippolyte Bayard, inventore della stampa positiva diretta, "Self Portrait as a Drowned Man" del 1840. È un caso? Come la storia della fotografia ha influenzato il tuo lavoro?

Attraverso il mio lavoro mi piace far riecheggiare la storia della fotografia, a volte  metaforicamente, a volte in modo più evidente e diretto. A volte mi capita, come in questo caso particolare, di vedere una scena che mi ricorda un’immagine impressa nella memoria collettiva e anche nella storia della fotografia. Immagini di un soldato addormentato durante la guerra del Vietnam, ad esempio.  Nello specifico, quando ho scattato questa fotografia avevo in testa un’immagine di Paul Schutzer, Soldati americani che dormono, Batagan, Vietnam, 1965. Quando ho visto questa scena, ho iniziato a pensare allo sfinimento, sia della natura, sia del pompiere. La scena mi ha colpito molto: un momento di tranquillità che descrive lo stato contingente della situazione.

Esausto per le lunghe ore e le lunghe giornate, Clement Dutitre cerca di riposare. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Esausto per le lunghe ore e le lunghe giornate, Clement Dutitre cerca di riposare. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Producendo questo lavoro come ti sei dovuto organizzare per entrare nei boschi e seguire da vicino chi interveniva per spegnere gli incendi?

Prima di iniziare Ligne de foudre stavo già lavorando a un progetto sul ciclo di rigenerazione della foresta dopo e attraverso gli incendi. Avevo già seguito l’addestramento di base per diventare un pompiere ausiliario, per andare sul campo e intervenire accanto alle persone. Quando è iniziata la stagione 2023, la situazione era veramente molto grave, gli incendi divampavano ovunque, inoltre non c’erano abbastanza persone ad aiutare, così, visto che avevo le competenze per farlo, ho preso parte all’azione di spegnimento degli incendi. Il progetto è iniziato proprio con questa partecipazione all’azione sul campo.

Nei tuoi lavori usi spesso, per non dire sempre, il bianco e nero. Perché?

Non vedo l’uso del bianco e nero come una restrizione, un modello prestabilito da seguire. Penso che le mie immagini in bianco e nero siano il risultato di un mio pensiero sulla geometria e sulla luce. Il mio occhio si occupa di strutturare le immagini, mentre la mia testa dà forma ai contenuti.

Theo Dagnaud scruta l’orizzonte al termine del pattugliamento di un’area – successivamente contrassegnata come controllata sulle mappe della Sopfeu – per assicurarsi che non ci siano bucanieri. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Theo Dagnaud scruta l’orizzonte al termine del pattugliamento di un’area – successivamente contrassegnata come controllata sulle mappe della Sopfeu – per assicurarsi che non ci siano bucanieri. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Quest’anno, con Ligne de foudre, hai vinto il World Press Photo nella sezione “Singles”, relativamente al Nord e Centro America. Quanto conta per la carriera di un fotografo ai giorni nostri vincere premi di questo genere? Pensi che l’apertura del World Press Photo degli ultimi anni verso linguaggi fotografici multidisciplinari possa aderire meglio al linguaggio contemporaneo?

Direi che è un grande onore ricevere questo premio. È stato anche inaspettato, soprattutto se si considera la quantità di grandi opere realizzate nell’America settentrionale e centrale. È un importante riconoscimento internazionale da parte del mondo della fotografia.

banner vetrina libri fotocult.it

Il nuovo format del World Press Photo, diviso per aree geografiche, con un’apertura a un linguaggio fotografico più ampio, è sicuramente una buona cosa. In un certo senso, è un orientamento che si adatta a un movimento più ampio volto a decolonizzare la cultura visiva. Questa apertura al linguaggio visivo contemporaneo mostra anche che le pratiche fotografiche che interagiscono con la realtà non sono statiche, sono sempre in evoluzione. Dobbiamo andare oltre i confini delle tradizionali rappresentazioni degli eventi.

Matei Dumais Bédard utilizza le manichette antincendio per massimizzare il raggio d'azione della sua squadra. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Matei Dumais Bédard utilizza le manichette antincendio per massimizzare il raggio d'azione della sua squadra. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Il problema degli incendi attanaglia il mondo intero, pensi che il tuo progetto sul Canada possa essere esteso anche ad altri Paesi?

Non credo che l’estensione ad altri Paesi sia la soluzione giusta. Capisco il problema degli incendi che dobbiamo affrontare qui in Nord America e penso di poter offrire una nuova prospettiva sull’argomento proprio perché vivo in questo territorio. La documentazione degli incendi boschivi che si espandono nel mondo sono ben coperti da molti altri fotoreporter internazionali e ogni anno vediamo immagini straordinarie. Direi che mi interesserebbe di più aprire un dialogo con loro, con gli altri fotografi, unendo i nostri progetti. Sarebbe, ad esempio, un ottimo modo per presentare diversi approcci al tema.

Mathieu Tremblay, caposquadra a capo di un’unità di quattro vigili del fuoco, affonda le mani nella terra calda per rompere le ultime braci nascoste nel terreno. Quest’ultima fase a terra è di vitale importanza per eliminare ogni possibilità che l’incendio si ripresenti dopo le operazioni termografiche. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Gli aghi di un abete rosso al centro della linea del fuoco ricoprono il terreno dopo che una folata di vento li ha spostati. Questa situazione agevola la ripresa del fuoco poiché gli aghi sono un combustibile facile da riattivare. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Olivier Gobeil taglia le radici e rivolta il terreno con un pulaski per raffreddare le braci di un punto caldo. © Charles Ouellet, Ligne de foudre
Il leader della squadra della Sopfeu, Jean-François Gobeil, attraversa un fiume su un ponte improvvisato con alberi caduti per raggiungere un’altra sezione della linea di fuoco. I membri della protezione forestale devono fare i conti con la geografia del nord e usare il loro ingegno sul campo. © Charles Ouellet, Ligne de foudre

Ulteriori informazioni sul lavoro di Charles Ouellet sono disponibili sul suo sito charlesouellet.ca.

banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Magnum America. United States mostra fotografica Forte di Bard
IN PROGRAMMA

L’America dei fotografi Magnum

dall’8 dicembre 2025 all’8 marzo 2026

di Redazione Fotocult
28 Dicembre 2025
Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio mostra Venezia
IN PROGRAMMA

I pionieri della fotografia di viaggio che giravano il mondo nell’Ottocento

dal 15 ottobre 2025 al 12...

di Redazione Fotocult
26 Dicembre 2025
Vivian-Maier-the-exhibition-mostra-fotografica-Roma
IN PROGRAMMA

Vivian Maier incontra i tesori del Museo del Genio di Roma

dal 31 ottobre 2025 al 15...

di Redazione Fotocult
25 Dicembre 2025
Fotosintesi. Fotografie dalla collezione Carla Sozzani mostra fotografica
IN PROGRAMMA

Un mucchio di giganti della storia della fotografia in una sola collezione

dal 18 ottobre 2025 al 22...

di Redazione Fotocult
24 Dicembre 2025
Josh Aronson Florida Boys
INTERVISTE

Josh Aronson: non tutti i social network vengono per nuocere

Con le fotografie di "Florida Boys"...

di Francesca Orsi
22 Dicembre 2025
Mostre di fotografia da visitare a Natale e per tutto l'inverno 2025-2026
IN PROGRAMMA

Mostre di fotografia da visitare a Natale e durante tutto l’inverno 2025-2026

Mancano pochi giorni a Natale e...

di Redazione Fotocult
21 Dicembre 2025
banner whatsapp fotocult.it
Tags: Fotografia documentariaFotoreportage
Articolo precedente

Il “ritratto” del nuovo mediotele Sony 85mm f/1,4 GM II

Articolo successivo

Cosa non sappiamo del cibo nel nostro piatto? Ce lo raccontano i fotografi di Yeast Photo Festival 2024

Articolo successivo
Yeast Photo Festival 2024 © Katerina Sysova

Cosa non sappiamo del cibo nel nostro piatto? Ce lo raccontano i fotografi di Yeast Photo Festival 2024

Login login per unirti alla discussione
banner laowa contest
banner WhatsApp fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio
banner laowa

Articoli recenti

Migliore fotocamera del 2025

La mia fotocamera dell’anno non è la “migliore”, ma quella che mancava

28 Dicembre 2025
Magnum America. United States mostra fotografica Forte di Bard

L’America dei fotografi Magnum

28 Dicembre 2025
Lorenzo Shoubridge gatto selvatico

Il gatto selvatico: la perla dei boschi

27 Dicembre 2025
Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio mostra Venezia

I pionieri della fotografia di viaggio che giravano il mondo nell’Ottocento

26 Dicembre 2025
Vivian-Maier-the-exhibition-mostra-fotografica-Roma

Vivian Maier incontra i tesori del Museo del Genio di Roma

25 Dicembre 2025
Fotosintesi. Fotografie dalla collezione Carla Sozzani mostra fotografica

Un mucchio di giganti della storia della fotografia in una sola collezione

24 Dicembre 2025
Trump bandisce i droni cinesi dagli USA - Evidenza

Trump contro DJI: gli USA bandiscono i droni costruiti all’estero per colpire i cinesi

23 Dicembre 2025

Canon Eos R5 Mark II: l’ammiraglia “di fatto” alla prova dei fatti

23 Dicembre 2025
VILTROX 35mm F1.2 LAB con attacco Z per Nikon Z fotocamere Full Frame

Viltrox AF 35mm F1.2 LAB: ora è disponibile anche per le mirrorless full frame Nikon Z

22 Dicembre 2025
Josh Aronson Florida Boys

Josh Aronson: non tutti i social network vengono per nuocere

22 Dicembre 2025
Mostre di fotografia da visitare a Natale e per tutto l'inverno 2025-2026

Mostre di fotografia da visitare a Natale e durante tutto l’inverno 2025-2026

21 Dicembre 2025
Intelligenza artificiale e mercato dell'arte libro Jo-Lawson-Tancred

L’intelligenza artificiale sta forzando la serratura del mercato dell’arte?

20 Dicembre 2025
7artisans 50mm f1,2 aps-c

Anche 7artisans propone il suo 50mm f/1.2 “luminoso” che si vede al buio

19 Dicembre 2025
Ricoh GR IV HDF

Ricoh GR IV HDF: sacrificare volontariamente la nitidezza per inseguire la moda del vintage

19 Dicembre 2025
Peppe Tambè ritratto fotografico da studio luce flash

Luce flash sulla dea scarlatta in uno studio fotografico

19 Dicembre 2025

Naviga per tag

Amazon APS-C Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Lumix S Macrofotografia Maestri della fotografia Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Migliore fotocamera del 2025

La mia fotocamera dell’anno non è la “migliore”, ma quella che mancava

28 Dicembre 2025
Magnum America. United States mostra fotografica Forte di Bard

L’America dei fotografi Magnum

28 Dicembre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?