• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
lunedì, 29 Dicembre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home CULTURA INTERVISTE

Abayomi Shogbade: fotografare l’identità africana

Il fotografo nigeriano narra la memoria africana, i suoi riti e le sue tradizioni, per ridare la giusta voce a una cultura troppo spesso soggetta alla colonizzazione occidentale.

Francesca Orsi di Francesca Orsi
26 Settembre 2025
in INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Abayomi Shogbade

I colori delle immagini di Abayomi Shogbade sono accesi, vibranti, espressioni della forza dei rituali dell’Africa, delle sue tradizioni orali. Tutto ha un significato nei ritratti del fotografo nigeriano: i dettagli della messa in scena, le pose dei suoi soggetti, gli indumenti, le ambientazioni, tesi a creare delle narrazioni che possano tramandare una cultura che finora è stata fin troppo oscurata dalla dominazione occidentale. Nelle sue fotografie Abayomi rivive la sua infanzia, i suoi ricordi, gli insegnamenti che l’hanno reso adulto. Abbiamo chiacchierato con lui per farci raccontare le storie che stanno alla base dei suoi progetti.

banner nikon winter instant saving

Qual è il pensiero che congiunge l’intera tua produzione fotografica?

La mia fotografia affonda sempre le sue radici nella memoria, nella cultura e nell’ambiente che mi ha plasmato da bambino. Crescendo in Nigeria, sono stato circondato da tradizioni, storie e modi di vedere il mondo Yoruba che continuano a definire il mio linguaggio artistico ancora oggi. Ecco perché troverete sempre elementi dell’identità africana nel mio lavoro, che si tratti della bellezza della pelle nera, della moda e dello stile, o della spiritualità e dei rituali. Per me, la fotografia è più di una semplice estetica, è un modo di raccontare storie.

Eclipse of colours. © Abayomi Shogbade
Grace in Balance copia. © Abayomi Shogbade

Ritorno spesso ai ricordi della mia infanzia e alle filosofie culturali, intrecciandoli in narrazioni visive che esplorano l’identità, la spiritualità e l’ambiente. Progetti come Whispers of the Tides o Ata Ire lo dimostrano, perché attingono al mio background culturale e trasformano tradizioni orali o esperienze vissute in immagini che le persone possono vedere e sentire. Il mio lavoro è sempre ‘mio’ e ‘nostro’, nasce dalla mia esperienza, ma appartiene anche a un’identità africana più ampia, viva, in evoluzione e profondamente spirituale.

banner vetrina libri fotocult.it

La tua produzione è connotata, come ci dicevi, da una profonda riflessione sull’identità africana. Hai iniziato a fotografare già con questa idea in mente?

Sì, assolutamente. Fin dall’inizio, l’identità africana è stata centrale nel mio lavoro. Quando ho preso in mano una macchina fotografica per la prima volta, più di dieci anni fa, sapevo che quello che volevo fare era più che scattare semplicemente immagini. Volevo creare fotografie che riflettessero chi siamo come africani, in cosa crediamo e come esistiamo nel mondo. Per me, questo ha sempre significato enfatizzare la ricchezza della pelle nera, la forza delle tradizioni africane e la spiritualità insita nella vita quotidiana.
In Shades of Sovereignty, ad esempio, mi sono concentrato sulla bellezza delle tonalità della pelle nera, trattandole non semplicemente come attributi fisici, ma come emblemi di dignità e sovranità. Volevo che quei ritratti parlassero di identità e presenza, ma anche di resistenza alla cancellazione.

Dalla serie Ata Ire. © Abayomi Shogbade
Dalla serie Shades of Sovereignty. © Abayomi Shogbade

Come il tuo vissuto personale si è inserito nella creazione della tua estetica visiva?

Crescendo, ho osservato come la cultura e la spiritualità plasmassero la vita delle persone non solo nei rituali, ma anche nei gesti quotidiani. Questi momenti mi sono rimasti impressi e ora trovano spazio nelle mie immagini. Prendiamo, ad esempio, la filosofia Yoruba sulle spezie. In Ata Ire ho esplorato questa idea culturale secondo cui le spezie non riguardano solo il cibo, ma rafforzano lo spirito. In Yoruba c’è un detto: ‘Emi ti o je ata, emi yepere mi’ – ‘uno spirito che non mangia spezie è debole’.

banner canon

Non è solo un proverbio della mia infanzia, ma una pratica vissuta. Ogni volta che mi ammalavo, infatti, mia madre cucinava un pasto piccante, dicendo: ‘Lascia che io condisca il tuo spirito prima di qualsiasi altra medicina’. Questo mi è rimasto impresso e l’ho trasformato in arte. In Ata Ire ho rappresentato le donne Yoruba come radici delle piante, custodi di questa conoscenza culturale. Le loro acconciature sono diventate rami e i peperoni frutti, simboli della fortuna che portano con sé per la comunità. Quella serie non parlava solo di cibo o memoria, ma di come le nostre madri e donne trasmettano le tradizioni culturali di generazione in generazione.

Dalla serie Kinship. © Abayomi Shogbade
Dalla serie Kinship. © Abayomi Shogbade

In gran parte della tua produzione il colore aiuta a esaltare la sacralità e ritualità dell’identità africana che tu metti in scena, ma compaiono anche immagini in bianco e nero. Che apporto dà il bianco e nero al significato del tuo lavoro?

Il colore è molto importante nella mia fotografia. Lo uso non solo per il piacere visivo, ma come parte della storia. In Ata Ire il colore porta con sé un simbolismo culturale: il rosso del peperone e la ricchezza della pelle nera. Questi colori accentuano le qualità spirituali ed estetiche delle fotografie, rendendole più vive e ricche di significato.
Ma ci sono momenti in cui trovo il colore distraente. È allora che mi rivolgo al bianco e nero. Nel mio progetto Kinship, ho deliberatamente eliminato il colore per approfondire l’atmosfera di mortalità, saggezza ancestrale e unità uomo-animale. Il bianco e nero aggiunge peso, atemporalità e concentrazione. Rimuove il rumore e permette all’osservatore di concentrarsi sulla forma, sul simbolismo e sull’emozione.

banner laowa contest

Qual è il rapporto con i tuoi soggetti? Quanto la loro messa in scena è guidata dai tuoi suggerimenti e quanto dal loro istinto?

Il mio rapporto con i soggetti è sempre collaborativo e rispettoso. Mi assicuro di condividere la storia con loro prima di fotografare, in modo che comprendano la visione alla base del progetto. In questo modo, non si limitano a posare, ma diventano parte di una narrazione. Quando scelgo i modelli lo faccio con attenzione. A volte lavoro con modelli professionisti che scopro sui social media, altre volte con amici che ritengo incarnino lo spirito del progetto. Per me, non è solo una questione di apparenza, ma di presenza, di riuscire a dirigerli e posizionarli per dare vita alla storia. Di solito scelgo io l’abbigliamento, gli oggetti di scena e le pose, ma lascio anche spazio all’istinto del soggetto. Questo equilibrio mantiene l’opera autentica. L’immagine è la mia visione, ma la loro presenza le dà vita.

Dalla serie Whispers of the Tides. © Abayomi Shogbade
Dalla serie Whispers of the Tides. © Abayomi Shogbade

Ci racconti nello specifico la produzione del lavoro Whispers of the Tide, il suo significato concettuale, ma anche come, nella praticità, hai lavorato con il tuo soggetto, con le luci, l’ambientazione e la post produzione?

Whispers of the Tides è nato dalla mia curiosità infantile e dalla mia memoria culturale. Nelle tradizioni africane oceani, fiumi, montagne e colline sono considerati luoghi sacri dove le preghiere vengono ascoltate più rapidamente. Le persone spesso testimoniano di sentirsi più vicine a Dio in questi ambienti. Questa convinzione mi affascinava da bambino ed è rimasta impressa nella mia immaginazione. Per incarnare questo concetto nella fotografia, ho utilizzato un’autentica maschera africana. Nelle tradizioni Yoruba, le maschere rappresentano gli spiriti: quando qualcuno indossa una maschera non è più sé stesso, ma si trasforma in un essere spirituale. In Whispers of the Tides, Eric, il soggetto della serie, è un ricercatore quando è senza maschera e diventa un messaggero degli spiriti quando la indossa.

banner nikon winter instant saving

Questa dualità esprime il dialogo tra l’umano e il divino. Lavorare con lui, che ho conosciuto per caso, è stata una benedizione. Fin dal momento in cui ci siamo incontrati ha compreso il progetto e si è impegnato pienamente. Il giorno delle riprese ci siamo recati a Three Cliffs Bay, un luogo che per me era già carico di significato. Le sue scogliere, i suoi cieli e le sue acque hanno creato un palcoscenico naturale per la storia. Eric è stato paziente, coraggioso e generoso; si è seduto nell’acqua, si è mosso con determinazione e si è lasciato andare nell’incarnare lo spirito che avevo immaginato. Tecnicamente, cerco di fare il più possibile sul set. Preferisco catturare l’atmosfera direttamente attraverso la luce naturale e una regia attenta, piuttosto che affidarmi pesantemente alla post-produzione, attraverso cui, in Whispers of the Tides, ho aggiunto solo piccoli dettagli per bilanciare i toni, in particolare la tavolozza blu-verde che rappresenta l’acqua, la natura e la spiritualità.

Adumaradan. © Abayomi Shogbade
Regal blooms. © Abayomi Shogbade

Chi ti ha influenzato maggiormente nel tuo lavoro?

Quando ho iniziato la mia carriera, più di dieci anni fa, ho osservato attentamente le opere di artisti come Adrian McDonald (Lexonart) e Àsìkò. La loro capacità di fondere cultura, simbolismo e narrazione mi ha profondamente ispirato. Ma le mie influenze vanno oltre la fotografia, visto che sono stato plasmato anche dalle tradizioni orali Yoruba, dai proverbi e dagli insegnamenti quotidiani di mia madre. Queste lezioni culturali, come il significato delle spezie o il potere del mascheramento, sono influenti quanto quelle di qualsiasi artista visivo. Anche la musica e la letteratura giocano un ruolo: ritmi, testi e storie riecheggiano spesso nella mia mente quando creo immagini. Col tempo, ho trasformato queste influenze nel mio linguaggio, radicato nell’identità, nella memoria e nella spiritualità africana.

banner laowa contest

Molti sono i fotografi che, nella contemporaneità, lavorano con progetti sull’identità nera per cercare di sanare dei buchi storici, prodotti, nel tempo, dalla cultura occidentale del “dominatore bianco”. Anche il tuo lavoro ha questa intenzione?

Sì, il mio lavoro fa parte di questo processo di guarigione. Considero la mia fotografia un modo per affermare l’identità, celebrare la cultura e contrastare le cancellature del dominio occidentale. Enfatizzando la bellezza della pelle nera, delle tradizioni Yoruba e della spiritualità africana, il mio obiettivo è creare un archivio visivo che mostri chi siamo, non attraverso la lente della colonizzazione, ma attraverso le nostre storie. Per questo i miei progetti sono spesso radicati sia nella memoria personale che nel simbolismo culturale. Parlano a me come individuo, ma anche a un’identità collettiva che è sopravvissuta e continua a prosperare.

Ulteriori fotografie e informazioni sul lavoro di Abayomi Shogbade sono disponibili sul sito del fotografo, abayomishogbade.com.

banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Josh Aronson Florida Boys
INTERVISTE

Josh Aronson: non tutti i social network vengono per nuocere

Con le fotografie di "Florida Boys"...

di Francesca Orsi
22 Dicembre 2025
Le Montagne del lupo Stefano Unterthiner
IN LIBRERIA

Dagli Appennini alle Alpi: Stefano Unterthiner e “Le montagne del lupo”

Intervista con il fotografo naturalista Stefano...

di Lello Piazza
17 Dicembre 2025
Piergiorgio Branzi. Verso sud mostra fotografica ICCD Roma
IN PROGRAMMA

Piergiorgio Branzi: i primi passi furono verso sud

dal 3 dicembre 2025 al 16...

di Francesca Orsi
15 Dicembre 2025
La Piscine, Ondria, Mia le Journal 2020. © Roberta Krasnig
INTERVISTE

Roberta Krasnig: il surrealismo si affaccia nella fotografia di moda

Un viaggio nella brillante estetica di...

di Francesca Orsi
8 Dicembre 2025
Birds of a Feather Claire Rosen libro fotografico uccelli
IN LIBRERIA

Claire Rosen fotografa il meraviglioso mondo degli uccelli

“Birds of a Feather” indaga l’estetica...

di Francesca Orsi
5 Dicembre 2025
Zsófia Pályi
INTERVISTE

Tra pop e documentazione: la fotografia di Zsófia Pályi

L’ungherese Zsófia Pályi indaga l’identità del...

di Francesca Orsi
23 Novembre 2025
banner sigma
Tags: Fotografia di ritrattoStaged Photography
Articolo precedente

Il futuro di Canon passa attraverso la Total Imaging Experience: facciamo chiarezza

Articolo successivo

In pausa dalla frenesia cittadina con Gian Paolo Barbieri

Articolo successivo
Gian Paolo Barbieri, mostra fotografica Eternal Elegance – The Timeless Photography of Gian Paolo Barbieri Milano

In pausa dalla frenesia cittadina con Gian Paolo Barbieri

Login login per unirti alla discussione
banner laowa contest
banner WhatsApp fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio
banner canon

Articoli recenti

Colpevole di inquadrare la felicità a quattro anni: quando la privacy spegne la passione nella culla

Colpevole di inquadrare la felicità a quattro anni: quando la privacy spegne la passione nella culla

29 Dicembre 2025
Migliore fotocamera del 2025

La mia fotocamera dell’anno non è la “migliore”, ma quella che mancava

28 Dicembre 2025
Magnum America. United States mostra fotografica Forte di Bard

L’America dei fotografi Magnum

28 Dicembre 2025
Lorenzo Shoubridge gatto selvatico

Il gatto selvatico: la perla dei boschi

27 Dicembre 2025
Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio mostra Venezia

I pionieri della fotografia di viaggio che giravano il mondo nell’Ottocento

26 Dicembre 2025
Vivian-Maier-the-exhibition-mostra-fotografica-Roma

Vivian Maier incontra i tesori del Museo del Genio di Roma

25 Dicembre 2025
Fotosintesi. Fotografie dalla collezione Carla Sozzani mostra fotografica

Un mucchio di giganti della storia della fotografia in una sola collezione

24 Dicembre 2025
Trump bandisce i droni cinesi dagli USA - Evidenza

Trump contro DJI: gli USA bandiscono i droni costruiti all’estero per colpire i cinesi

23 Dicembre 2025

Canon Eos R5 Mark II: l’ammiraglia “di fatto” alla prova dei fatti

23 Dicembre 2025
VILTROX 35mm F1.2 LAB con attacco Z per Nikon Z fotocamere Full Frame

Viltrox AF 35mm F1.2 LAB: ora è disponibile anche per le mirrorless full frame Nikon Z

22 Dicembre 2025
Josh Aronson Florida Boys

Josh Aronson: non tutti i social network vengono per nuocere

22 Dicembre 2025
Mostre di fotografia da visitare a Natale e per tutto l'inverno 2025-2026

Mostre di fotografia da visitare a Natale e durante tutto l’inverno 2025-2026

21 Dicembre 2025
Intelligenza artificiale e mercato dell'arte libro Jo-Lawson-Tancred

L’intelligenza artificiale sta forzando la serratura del mercato dell’arte?

20 Dicembre 2025
7artisans 50mm f1,2 aps-c

Anche 7artisans propone il suo 50mm f/1.2 “luminoso” che si vede al buio

19 Dicembre 2025
Ricoh GR IV HDF

Ricoh GR IV HDF: sacrificare volontariamente la nitidezza per inseguire la moda del vintage

19 Dicembre 2025

Naviga per tag

Amazon APS-C Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Lumix S Macrofotografia Maestri della fotografia Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Colpevole di inquadrare la felicità a quattro anni: quando la privacy spegne la passione nella culla

Colpevole di inquadrare la felicità a quattro anni: quando la privacy spegne la passione nella culla

29 Dicembre 2025
Migliore fotocamera del 2025

La mia fotocamera dell’anno non è la “migliore”, ma quella che mancava

28 Dicembre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?