New York
Dal 28 gennaio al 15 marzo 2025
C’era una volta Wim Wenders, in viaggio tra le remote terre della Valley of the Gods, nello Utah, nel 1977. Vide un’auto con una gomma a terra ferma sul ciglio della strada e accostò. Sotto al veicolo, un uomo sdraiato, in procinto di capire che no, l’autonoleggio non aveva previsto una ruota di scorta. L’uomo era Martin Scorsese, poco dopo Wenders scattò una fotografia.
Wim Wenders e la nascita di Once
Tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, il celebre regista tedesco fotografava di frequente le sue esperienze di viaggio in America e i suoi incontri hollywoodiani. Con la medesima attenzione allo storytelling che si ritrova nelle sue opere cinematografiche, Wenders accompagnava spesso le immagini con degli appunti testuali, aneddoti che il più delle volte esordivano con “Once, I…” (“Una volta, …”) per poi registrare esperienze vissute con straordinarie comitive di attori e registi che incrociavano il suo cammino, tra i quali John Lurie, Jim Jarmusch, Dennis Hopper, Claire Denis, Elia Kazan, Isabella Rossellini, Harry Dean Stanton e, naturalmente, Martin Scorsese. Fu così che nacque la serie fotografica intitolata Once (1977-1984).
Written in the West: appunti di Wim Wenders nell’American West
Nel 1983 accadeva qualcosa di simile: Wenders viaggiava nell’American West, ufficialmente in cerca di ambientazioni per il suo iconico film Paris, Texas (1984) e scattava fotografie. Di fatto, il regista non si stava limitando alla selezione di paesaggi sconfinati e desolati tra Texas, Arizona, New Mexico e California, ma ne stava studiando la luce. Da quel viaggio ebbe origine la serie Written in the West (1983-1987), esposta per la prima volta nel 1986, al Centre Pompidou di Parigi.
In un’intervista del 2015 riportata nel suo libro fotografico Written in the West Revisited (Schirmer/Mosel & D.A.P.) Wenders ricorda: “Era un altro modo di preparare il film, una ricerca di natura differente, che aveva più a che fare con la luce del West che con i suoi luoghi. Non avevo mai girato un film in quel paesaggio e speravo che scattandone delle fotografie potessi ottenere una percezione più nitida della luce in quell’ambientazione e un senso di empatia con ciò che avevo davanti agli occhi. Quindi, anche se le fotografie sono state scattate in relazione al film che abbiamo girato in quella zona del Paese, si tratta di immagini abbastanza indipendenti […]. Quelle foto scattate con medioformato erano il mio modo personale e privato di prepararmi al film”.
Written Once in mostra a New York
Fino al 15 marzo 2025, la Howard Greenberg Gallery di New York ospita una mostra fotografica dedicata alle due serie di Wim Wenders citate in questo articolo, intitolata Written Once.
Così, chi dovesse trovarsi a passeggiare tra la 5th Avenue e Park Avenue potrà apprezzare dal vivo una selezione di scatti accompagnati dagli appunti del regista, intriganti note poetiche che raccontano molto sul suo processo di filmmaking e sulla sua quotidianità vissuta nel mondo del cinema.
Qualcosa in più su Wim Wenders
Oggi i film di Wenders Paris, Texas (1984) e Il cielo sopra Berlino (1987) fanno oggi parte del patrimonio cinematografico internazionale, così come i suoi innovativi documentari Pina, Buena Vista Social Club e Il sale della terra (dedicato al grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado). I suoi due lavori più recenti sono stati presentati in anteprima mondiale al Festival di Cannes nel 2023: Anselm, un documentario in 3D su Anselm Kiefer, e Perfect Days un lungometraggio per il quale il protagonista Kōji Yakusho ha ricevuto il premio come miglior attore a Cannes. Perfect Days è diventato il film di Wenders di maggior successo internazionale ed è stato candidato agli Oscar nella categoria “Miglior film internazionale” nel 2024.
Nel 2012, Wim Wenders e sua moglie, Donata Wenders, hanno istituito la Wenders Foundation nella città natale del regista, Düsseldorf. La fondazione, senza scopo di lucro, raccoglie l’opera cinematografica, fotografica e letteraria dell’artista e la rende permanentemente accessibile al pubblico. La Fondazione è anche impegnata nell’educazione al cinema in ambito scolastico e sostiene la promozione di giovani talenti nel campo della narrazione cinematografica innovativa con una borsa di studio.
Wim Wenders: c'è molto da vedere, anche gratis...
Su Amazon Prime Video è possibile gustare gratuitamente il celebre documentario “Il sale della Terra“, dedicato a Sebastião Salgado: anche se non si dispone di un abbonamento Prime, è possibile attivarne uno di prova della durata di 30 giorni.
Disponibili per il noleggio o l’acquisto in versione digitale sono invece “Buena Vista Social Club” e “Perfect days“.
Chi invece volesse arricchire la propria collezione di Blu-Ray o DVD può trovare non solo i tre film appena citati, ma anche “Anselm“.
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Wim Wenders. Written Once
- Howard Greenberg Gallery, 41 E 57th St – New York (Stati Uniti)
- dal 28 gennaio al 15 marzo 2025
- mar-ven 10-18, sab 11-17
- ingresso gratuito
- howardgreenberg.com
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