È fissata per sabato 22 ottobre a Ibla (RG) la presentazione della collettiva dei primi cinque classificati della seconda edizione del concorso Young Photographers from Italian Academies. La competizione è rivolta a tutte le scuole di fotografia italiane, ed è prodotta da Ragusa Foto Festival e dall’Accademia di Belle Arti di Catania. In occasione del vernissage sarà annunciato il nome del vincitore assoluto fra gli autori in mostra, che riceverà un premio in denaro di 500 euro, voluto e istituito dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa.
Tra le 52 candidature provenienti da 15 scuole italiane sono stati premiati i seguenti progetti:
When you hear hoofbeats think of horses, not zebras di Claudia Amatruda – Accademia di Belle Arti di Foggia
Split land di Michelle Davis – Fondazione Marangoni di Firenze
Era solo un complimento di Sara Dilettoso – Fondazione Marangoni di Firenze
À l’ombre des forêts di Alessio Pellicoro – ISIA di Urbino
Imperfection di Giuseppe Sannino – Accademia di Belle Arti di Napoli
Il 22 ottobre sarà presentato anche il catalogo contenente i lavori dei dodici finalisti selezionati dalla giuria, pubblicato da LetteraVentidue e curato da Rosario Antoci, con l’impaginazione grafica di Gianni Latino, direttore e docente di Design per l’Editoria dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
Claudia Amatruda
When you hear hoofbeats think of horses, not zebras di Claudia Amatruda (Foggia, 1995) dell’Accademia di Belle Arti di Foggia è un progetto in prima persona dove il corpo è protagonista di una messa in scena. La fotografia fa da strumento visuale, permettendo all’autrice di esplorare le relazioni tra malattia e corpo.
Claudia spiega, nel suo sito claudiamatruda.com, l’origine del titolo del suo progetto:
“Il titolo del progetto fa riferimento a un principio coniato dal Prof. Theodore Woodward (Università del Maryland), che istruiva così i suoi specializzandi: Quando sentite rumore di zoccoli dietro di voi, pensate a un cavallo, non aspettatevi di vedere una zebra.
Zebra nel gergo medico significa arrivare a una diagnosi medica sorprendentemente rara quando di solito è più probabile una spiegazione più comune. Questo principio mi è stato ripetuto più e più volte dai miei medici, ma in questo caso sono la loro zebra”.
Giuseppe Sannino
Imperfection di Giuseppe Sannino dell’Accademia di Belle Arti di Napoli è un progetto autobiografico che esplora il senso di appartenenza e di identità. Racconta una storia di viaggio e di ritorno in Italia, dopo tanti anni all’estero, in luoghi che appartengono a una memoria lontana che ricordano un mondo scomparso.
Alessio Pellicoro
À l’ombre des forêts di Alessio Pellicoro (1991) dell’ISIA di Urbino, analizza il legame tra uomo e natura attraverso la costruzione di un atlante visivo che descrive la complicità di scienziati e giardinieri che operano nell’Orto Botanico di Urbino, Marche, per apprendere il linguaggio ecosistemico delle diverse specie che esso accoglie e per provare a garantirne la conservazione.
Sara Dilettoso
Era solo un complimento di Sara Dilettoso (Firenze 1993) della Fondazione Studio Marangoni, è una ricerca intimistica che utilizza più tecniche e linguaggi visivi per una riflessione interessante sul tema e sugli stereotipi dell’identità femminile.
Michelle Davis
Split land di Michelle Davis della Fondazione Marangoni di Firenze prende il nome da “Yoknapatawpha”, la contea immaginaria creata da William Faulkner in cui si verificano eventi che riflettono un Paese dall’identità profondamente lacerata. Le immagini di Split Land hanno radici fortemente letterarie che evocano una narrazione mai scritta, solo immaginata, fotografata. Un incontro tra cinema, fantasmi e luoghi naturali equivalenti e speculari.
Young Photographers from Italian Academies #2
- Palazzo La Rocca, via Capitano Bocchieri, 35 Ibla (RG)
- dal 22 ottobre al 20 novembre 2022
- tutti i giorni, 9-19
- ingresso libero
- ragusafotofestival.com