• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
sabato, 6 Dicembre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home CULTURA INTERVISTE

Wulz, il ritratto dell’evoluzione fotografica

Una mostra che ripercorre la storia fotografica della famiglia Wulz, che dalla seconda metà dell’Ottocento al 1981 ha raccontato la società triestina e l’evoluzione stessa del linguaggio fotografico.

Francesca Orsi di Francesca Orsi
11 Gennaio 2025
in INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Fotografia Wulz. Trieste, la famiglia, l’atelier

Nella storia della fotografia la famiglia Wulz, con il suo atelier aperto alla fine dell’Ottocento a Trieste, dimostra come il linguaggio fotografico sia anche un’eredità intergenerazionale. La mostra al Magazzino delle Idee di Trieste, Fotografia Wulz. Trieste, la famiglia, l’atelier, visitabile fino al 27 aprile, ricalca il percorso storico e formale di uno stile ritrattistico familiare, quello che da Giuseppe fino alle nipoti Wanda e Marion ha permesso alla famiglia Wulz di essere riconosciuta e apprezzata.

banner laowa contest

Se per il fondatore Giuseppe Wulz la fotografia era semplicemente uno strumento per raccontare la società triestina, con la modernità e le sperimentazioni delle correnti avanguardistiche diventò, per le giovani Wanda e Marion, un linguaggio di espressione identitaria e di genere. La fotografia dell’atelier Wulz, quindi, si manifesta come testimonianza di un periodo storico, oltre a fare da termometro rispetto all’andamento degli stili e gusti fotografici nell’arco di un secolo. Ne abbiamo parlato con Federica Muzzarelli, curatrice della mostra insieme ad Antonio Giusa.

Giuseppe Wulz, Ritratto di un ciclista in sella al suo penny-farthing, Trieste, ca. 1880
Giuseppe Wulz, Il Palazzo Municipale in un giorno di mercato, Trieste, ca. 1876

Qual è la storia dello studio fotografico Wulz di Trieste?

Raccontare la produzione dell’atelier Wulz significa ripercorrere oltre un secolo di storia della città di Trieste, sullo sfondo dei suoi cambiamenti sociali, politici ed economici. Parallelamente significa seguire l’evoluzione della storia della fotografia italiana nelle sue tendenze, nelle tecniche, nei formati e nei materiali: stampe all’albumina, aristotipi e gelatine ai sali d’argento; carte de visite, cabinet portrait e stereoscopie; vintage, lastre di negativi e strumenti di incisione e ritocco.

banner canon

Le fotografie della famiglia Wulz raccontano anche i cambiamenti del gusto e delle tendenze stilistiche: dal romanticismo al pittorialismo di tardo Ottocento e inizio Novecento, per arrivare fino alle sperimentazioni del secondo Futurismo degli anni Trenta e al proseguimento dell’attività ritrattistica da studio. Tutto questo seguendo tre generazioni di una stessa famiglia: dagli esordi del fondatore Giuseppe Wulz, nella seconda metà dell’Ottocento, per giungere, attraverso l’attività del figlio Carlo che prese in mano l’atelier fino alla prematura scomparsa nel 1928, alle nipoti Wanda e Marion che portarono avanti lo studio fotografico fino alla sua chiusura nel 1981.  

Carlo Wulz, Ritratto del pittore Arturo Rietti, Trieste, 1927
Carlo Wulz, Serie di ritratti di uno schermidore nelle posizioni dell’esercizio Jaeger, Trieste, anni Venti

Nella produzione di Giuseppe, Carlo, Marion e Wanda cosa li distingue uno dall’altro e cosa li ricongiunge in una stessa estetica familiare?

Giuseppe ha lasciato una cospicua produzione fotografica capace di documentare la vita di Trieste, sia da un punto di vista paesaggistico (le vedute marine, il castello di Miramare, l’urbanistica), sia sociale, testimoniando i più significativi eventi cittadini. Carlo fu altrettanto interessato alla ritrattistica, che seppe interpretare con un raffinato gusto pittorialista, ottenendo premi e prendendo parte a importanti esposizioni. Le sorelle Wanda e Marion portarono avanti l’attività di ritrattistica della società triestina, che diventò per loro una costante specifica con poche, anche se importanti, eccezioni come il reportage che Marion realizzò nelle settimane in cui Trieste visse la fine del secondo conflitto mondiale.

La ritrattistica è, senza dubbio, la costante intergenerazionale della fotografia dei Wulz, che si è evoluta negli stili e nel gusto. Proprio questa costante è la cornice entro cui è stata progettata la mostra. Il ritratto, nella dimensione anche privata del loro album di famiglia, accompagnò l’attività professionale in un rituale tramesso da Giuseppe a Carlo, e da lui a Wanda e Marion che, rimaste sole a condurre l’atelier, realizzarono ritratti reciproci e autoritratti come forme di evasione immaginaria e per esprimere desideri di mutuo rispecchiamento identitario. È questa dimensione relazionale e mnemonica della pratica ritrattistica fotografica a essere l’aspetto più affascinante e unificante del loro lavoro.

Carlo Wulz, Marion e Wanda Wulz, Trieste, 1927
Marion Wulz, Wanda Wulz, Trieste, ca. 1930

Come il lavoro di Wanda e Marion è stato importante sia per l’evoluzione del riconoscimento sociale della donna sia, dal punto di vista contenutistico, per una nuova visione sul corpo femminile?

Le sorelle Wulz continuarono anche da adulte a fotografarsi reciprocamente, ma usarono la fotografia anche per ritrarre la modernità di altre donne, il loro uso del corpo libero e dinamico in qualità di sportive, ballerine, ginnaste e danzatrici (Irene Camber, Nini Perno, Olga Reich). Il tema del corpo libero delle donne e della danza, ebbe in quegli anni una consonanza potente anche con le esperienze delle artiste futuriste (Valentine de Saint-Point, Giannina Censi) e con altre produzioni fotografiche internazionali (di Anne Brigman e di Charlotte Rudolph). Non si trattava esclusivamente di soggetti nuovi ma anche di nuovi sguardi e prospettive: quelli delle donne sul corpo di altre donne. L’obiettivo delle sorelle si soffermò anche su altre figure femminili di artiste, poetesse, scrittrici e attrici, da Leonor Fini a Paola Borbone, da Pia Rimini a Ketty Daneo.

banner nikon winter instant saving

In questo scenario un ruolo speciale giocò il rapporto esistenziale e fotografico con l’amica Anita Pittoni. Scrittrice, editrice e designer, la Pittoni entrò nella fotografia delle Wulz in diversi modi: come soggetto fotografato e come ideatrice di una nuova idea di moda moderna che lei e le sorelle indossarono a turno fotografandosi come prime modelle del suo progetto di ricostruzione estetica dell’abito. Le immagini delle due sorelle Wulz possono essere lette come l’occasione di visualizzare concretamente i progressivi mutamenti dell’identità delle donne, che nei primi decenni del Novecento intrapresero una delle fasi più importanti del loro percorso di emancipazione e di indipendenza.

Wanda Wulz, Io + gatto, Trieste, 1982
Wanda Wulz, Io + gatto, Trieste, 1982

Una delle foto più famose, all’interno dell’archivio Wulz, è sicuramente Io + gatto, Trieste, 1932 di Wanda Wulz. Ci puoi raccontare quell’immagine e come si inserisce nel panorama fotografico del periodo?

Tra il 1° e il 17 aprile del 1932 Wanda Wulz partecipò alla Mostra Nazionale di Fotografia Futurista a Trieste, organizzata da Bruno Giordano Sanzin, sotto l’egida dell’Esposizione Permanente del Sindacato delle Belle Arti. Nel catalogo, Wanda Wulz venne menzionata come autrice di sei fotografie: Colazione futurista, Ritratto, Jazz-band, Io + gatto, Esercizio, ‘Wenn die Elisabeth nicht so schöne Beine hätt’ (da ‘Wunder-Bar’). Delle sei fotografie esposte a Trieste nel 1932, gli Archivi Alinari conservano oggi quella che è la traccia più preziosa e iconica: i due negativi di Io + gatto, ancora composti nel modo stabilito da Wanda, sovrapponendo un suo autoritratto al volto dell’amato gatto Mucincina.

banner laowa contest

Di questa operazione si conservano anche i due singoli vintage dell’Autoritratto di Wanda e del ritratto del gatto che la fotografa titolò, non senza ironia e intelligenza, Gatto meno io, oltre alla stampa di Io + gatto realizzata nel 1982 da Wanda su richiesta di Italo Zannier. L’originale di Io + gatto, esposto a Trieste nel 1936 è, invece, conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
Wanda non ebbe interesse e occasione per proseguire la produzione futurista, eppure in quell’unica esperienza riuscì a lasciare, unica donna fotografa dell’avanguardia italiana, un’eccezionale testimonianza in cui le sue sperimentazioni della tecnica (solarizzazione, sovraimpressione, fotodinamismo) servirono anzitutto a uno scopo individuale, e femminista, di costruzione/ricostruzione identitaria e di genere.

Marion Wulz, “In guardia”, Irene Camber, Trieste, 1952
Wanda Wulz, Autoritratto, Trieste, 1932

Cosa l’archivio Wulz ha lasciato in eredità alla società contemporanea e al linguaggio fotografico contemporaneo?

La ricchezza di stampe, negativi, documenti e materiali vari riconducibili alle attività private e professionali dello studio Wulz costituisce oggi un patrimonio fotografico e documentario, custodito presso gli Archivi Alinari di Firenze, che può essere finalmente approfondito. In particolare, per quanto riguarda l’eredità non trovo che ci siano esperienze davvero paragonabili a quanto le sorelle Wulz svilupparono nel loro uso della ritrattistica fotografica.

banner nikon winter instant saving

Per trovare dimensioni concettuali simili, si deve pensare alle immagini familiari di Clementina Hawarden, oppure all’originale produzione fotografica di coppia di Claude Cahun e Marcel Moore. Certo, Wanda e Marion sono senz’altro leggibili come anticipatrici di un’identità del fotografico in senso autobiografico che ha trovato in molte artiste e fotografe un’eredità importante, come in Anna di Prospero o Simona Ghizzoni solo per fare esempi italiani. Credo però che il loro lascito più importante stia in una complessiva e precoce intuizione del potere del fotografico come strumento di emancipazione sociale, identitaria e performativa.

banner home page fotocult

Fotografia Wulz. Trieste, la famiglia, l’atelier

  • A cura di Federica Muzzarelli e Antonio Giusa
  • Magazzino delle Idee, Corso Camillo Benso di Cavour 2, Trieste
  • dal 14 dicembre 2024 al 27 aprile 2025
  • mar-dom 10-19. Lunedì chiuso
  • intero 8 euro
  • magazzinodelleidee.it
Potrebbero interessarti anche
Tazio Secchiaroli mostra fotografica festival del cinema di Porretta
IN PROGRAMMA

Tazio Secchiaroli: da “scattino” ai set del cinema con Fellini, Petri e Sophia Loren

In mostra al Festival del Cinema...

di Redazione Fotocult
5 Dicembre 2025
Birds of a Feather Claire Rosen libro fotografico uccelli
IN LIBRERIA

Claire Rosen fotografa il meraviglioso mondo degli uccelli

“Birds of a Feather” indaga l’estetica...

di Francesca Orsi
5 Dicembre 2025
Elio Ciol Sguardi e silenzi mostra Museo Diocesano Milano
IN PROGRAMMA

Volti del Neorealismo, paesaggi e contrasti nella fotografia di Elio Ciol

dal 14 novembre 2025 al 15...

di Redazione Fotocult
4 Dicembre 2025
Walter Rosenblum, mostra fotografica Milano
IN PROGRAMMA

L’anello di congiunzione tra Lewis Hine e Paul Strand si chiamava Walter Rosenblum

dal 3 dicembre 2025 al 19...

di Redazione Fotocult
3 Dicembre 2025
Paolo Di Paolo mostra fotografica Genova
IN PROGRAMMA

Paolo Di Paolo: il padre di un archivio fotografico da più di duecentomila immagini

dal 23 ottobre 2025 al 6...

di Redazione Fotocult
30 Novembre 2025
Steve McCurry Orizzonti lontani mostra fotografica Parma
IN PROGRAMMA

Steve McCurry: il reporter che fotografa i fili invisibili del mondo

dal 22 novembre 2025 al 12...

di Redazione Fotocult
25 Novembre 2025
banner nital winter promo
Tags: Autoritrattomostre fotograficheRitrattoStoria della fotografia
Articolo precedente

Il surfista di Jerome Brouillet vola in cima alla classifica dei vincitori dei World Sports Photography Awards 2025

Articolo successivo

Adottare lo standard USB-C è diventato obbligatorio per vendere le fotocamere in Europa

Articolo successivo
Anche i Costruttori di fotocamere dovranno adeguarsi alla direttiva che impone l'utilizzo dell'USB-C sui dispositivi elettronici come porta utile anche per la ricarica.

Adottare lo standard USB-C è diventato obbligatorio per vendere le fotocamere in Europa

Login login per unirti alla discussione
banner laowa contest
banner WhatsApp fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio
banner laowa

Articoli recenti

Dreaming of the Dolomites libro

Ci entrano le Dolomiti in un libro fotografico?

6 Dicembre 2025
Tazio Secchiaroli mostra fotografica festival del cinema di Porretta

Tazio Secchiaroli: da “scattino” ai set del cinema con Fellini, Petri e Sophia Loren

5 Dicembre 2025
Birds of a Feather Claire Rosen libro fotografico uccelli

Claire Rosen fotografa il meraviglioso mondo degli uccelli

5 Dicembre 2025
Antigravity A1, un solo volo per infiniti punti di vista: quanto è facile pilotare, riprendere e montare con il primo drone 360°

Antigravity A1, un solo volo per infiniti punti di vista: quanto è facile pilotare, riprendere e montare con il primo drone 360°

4 Dicembre 2025
Pergear Obiettivo a messa a fuoco manuale F1.2 APS-C da 50 mm per fotocamera Nikon Z Mount: edizione con cifre fosforescenti.

Pergear 50mm F1.2 APS-C: “luminoso” in tutti i sensi. È l’obiettivo che si vede al buio.

4 Dicembre 2025
Elio Ciol Sguardi e silenzi mostra Museo Diocesano Milano

Volti del Neorealismo, paesaggi e contrasti nella fotografia di Elio Ciol

4 Dicembre 2025
Vincitori International Landscape Photographer of the Year 2025

Dune, neve e piante in decomposizione vincono l’International Landscape Photographer of the Year 2025

3 Dicembre 2025
Walter Rosenblum, mostra fotografica Milano

L’anello di congiunzione tra Lewis Hine e Paul Strand si chiamava Walter Rosenblum

3 Dicembre 2025

Nuova Sony Alpha 7 Mark V: migliora in tutto senza strafare. Anche nel prezzo

2 Dicembre 2025
realme GT 8 Pro Series copertina evidenza

Realme GT 8 Pro, è arrivato lo smartphone da “street” targato Ricoh GR

2 Dicembre 2025
Offerte Amazon Cyber Monday tech smartphone laptop portatili monitor Black Friday 2025

È il Cyber Monday: super offerte tecnologiche a tutto tondo, per fotografi e non

1 Dicembre 2025
sigma 20-200mm DG

Sigma 20-200mm DG: il pentatleta della fotografia

1 Dicembre 2025
Amazon Black Friday Black Week offerte obiettivi flash low cost compatibili USB-C 2025 Evidenza

Ottiche e flash low cost: con il Black Friday è il momento giusto per comprare

30 Novembre 2025
Paolo Di Paolo mostra fotografica Genova

Paolo Di Paolo: il padre di un archivio fotografico da più di duecentomila immagini

30 Novembre 2025
Libri di fotografia da regalare a Natale 2025

I libri di fotografia da regalare a Natale 2025

29 Novembre 2025

Naviga per tag

Amazon Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Lumix S Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Dreaming of the Dolomites libro

Ci entrano le Dolomiti in un libro fotografico?

6 Dicembre 2025
Tazio Secchiaroli mostra fotografica festival del cinema di Porretta

Tazio Secchiaroli: da “scattino” ai set del cinema con Fellini, Petri e Sophia Loren

5 Dicembre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?