Un nuovo appuntamento con i test di laboratorio realizzati da Image Engineering, partner tecnico di TIPA e riferimento europeo nella misurazione strumentale della qualità d’immagine. Stavolta tocca alla Sony RX1R III, la compatta premium con sensore da 61MP, ottica 35mm f/2 firmata Zeiss e autofocus con riconoscimento del soggetto avanzato basato su AI. Dopo la prova sul campo realizzata in estate, è arrivato il momento di confrontare le nostre impressioni con i dati oggettivi. Vediamo come se l'è cavata in laboratorio.
Le prove sul campo condotte quest’estate con l’ultima compatta premium di Sony hanno portato a un giudizio finale tutto sommato positivo, sebbene la RX1R III sia penalizzata da due fattori critici: un’ottica ormai datata e un prezzo di 4.900 euro che la espone a scomodi paragoni. Questo posizionamento, infatti, la schiaccia tra il fascino collezionistico e la tenuta del valore di una Leica Q3 e il “carattere” della large format Fujifilm GFX100RF, senza contare la concorrenza interna della A7CR. Dopo aver saggiato il prodotto sul campo, siamo passati a un approccio scientifico: in questo articolo scopriremo se le rilevazioni strumentali in laboratorio confermeranno le impressioni raccolte durante le nostre prove pratiche.
Sony RX1R III: le caratteristiche tecniche principali
La nuova fotocamera compatta di Sony si basa su un connubio tra tecnologia moderna e lavorazioni classiche. Il cuore della RX1R III è il sensore Exmor R BSI CMOS full frame da 61MP mutuato dalla recente tecnologia mirrorless dell’azienda (lo stesso di modelli come la A7CR e A7RV), affiancato dal processore BIONZ XR e da una unità di elaborazione AI dedicata. Tuttavia, il comparto ottico conferma un protagonista del passato: l’obiettivo fisso da 35mm f/2 è lo stesso Zeiss impiegato nel modello di dieci anni fa, una scelta che – come abbiamo visto nel test sul campo – non premia la massimizzazione delle prestazioni in accoppiata con un sensore ultramoderno e ad altissima risoluzione. Ciò detto, proprio l’elevata risoluzione della RX1R III permette al fotografo di realizzare direttamente in ripresa dei ritagli digitali, simulando le focali di 50mm e 70mm partendo proprio da 35mm. Sfruttare l’elevata risoluzione del sensore per guadagnare versatilità nell’inquadratura è una scelta sempre più diffusa sulle compatte a ottica fissa con abbondanza di megapixel. Per quanto riguarda il versante video, la RX1R III registra filmati fino al 4K30p, mentre in Full HD (1080p) arriva a 120 fotogrammi al secondo.

Infine un rapido cenno all’ergonomia e in particolare ai sistemi di mira: la compatta premium di Sony rinuncia al caratteristico EVF a periscopio dei precedenti modelli in favore di un mirino elettronico fisso di concezione più classica. E anche il monitor sul dorso diventa di tipo fisso abbandonando il sistema di basculaggio della RX1R II. Sono due rinunce che a distanza di mesi dal lancio della fotocamera non abbiamo ancora digerito.
RX1RM3: scheda tecnica sintetica
- Struttura: alluminio e magnesio
- Risoluzione: 61MP, sensore full frame
- EVF: 2,36MP, 0,70x
- Monitor: LCD fisso da 2,35MP
- Otturatore: meccanico ed elettronico, fino a 1/800-30sec.
- Cadenza di scatto: fino a 5fps
- Stabilizzazione: no
- Gamma ISO: 100-32.000 (espandibile a ISO 50-102.400)
- Autofocus: con rilevamento di fase e riconoscimento di soggetti (Automatico, Umano, Animale, Volatile, Insetto, Auto, Treno, Aeroplano)
- Video: 4K/30p, Full HD/120p
- Archiviazione: scheda di memoria SD

La tecnologia utilizzata dal laboratorio tedesco è di assoluto rilievo e altamente scientifici sono i protocolli utilizzati per i test, caratteristiche operative che assicurano comparabilità tra i risultati ottenuti su più fotocamere, da diversi operatori e in tempi differenti. È interessante notare che le analisi condotte da Image Engineering di cui daremo conto sono relative ai soli JPG generati dalle varie fotocamere con tutti i parametri standard, insomma così come escono dalla fabbrica. Ciò per due motivi fondamentali: mostrare anche i dati numerici relativi al RAW avrebbe poco senso per le infinite variabili applicabili in fase di sviluppo; puntare l’attenzione sul JPG standard è uno stimolo potentissimo verso le industrie fotografiche affinché i loro prodotti arrivino tra le mani dei fotografi nella loro configurazione ottimale, capaci di produrre immagini della migliore qualità, a prescindere dalle personalizzazioni che i singoli utilizzatori potranno apportare. L’analisi dei RAW, la loro malleabilità, il divario qualitativo con i JPG che un fotografo di medie capacità può evidenziare in fase di sviluppo restano orgogliosamente appannaggio della nostra redazione, la cui analisi verso la fotocamera, sia chiaro, non viene minimamente condizionata o anche solo alleggerita dall’integrazione degli iQ lab – Camera Test (questa la loro denominazione ufficiale).
Sony RX1R III: il grafico della risoluzione
Il grafico della Risoluzione mostra la perdita del contrasto (sull’asse verticale y) in funzione della frequenza spaziale espressa in coppie di linee per altezza immagine, indicate dal rapporto LP/PH, ossia Line pairs/Picture height (asse orizzontale x). Più la curva si protende verso destra prima di piegare verso il basso, migliore è la risoluzione a quella data sensibilità. La risoluzione limite per ogni valore ISO può essere trovata laddove la curva attraversa la linea nera spessa, ossia dove il contrasto è pari a 0,1. La linea rosa verticale è un riferimento che rappresenta invece la “frequenza di Nyquist”, ossia il limite teorico massimo di risoluzione, pari alla metà dei pixel in altezza di ogni sensore. La risoluzione della Sony RX1RM3 alla minima sensibilità testata (50 ISO) raggiunge il 90% del massimo teorico e 2847 coppie di linee per millimetro risolte, ma resta consistente almeno fino a1600 ISO, valore in cui si registra un decremento di appena 5 punti percentuali. A 6400 ISO la RX1RIII si esprime al 78% del potenziale e scende al 74% a 12.800 ISO.
I dettagli ad alto contrasto a 50 ISO sono riprodotti con il 90% dell’MTF50 misurato al disco di Siemens (centro del fotogramma) e il 22% di artefatti, quelli a basso contrasto al 76% e con il 27% di artefatti. A 400 ISO il comportamento della fotocamera in presenza di dettagli ad alto contrasto è simile a quando regolata a 50 ISO, mentre segna una capacità di riproduzione delle trame a basso contrasto del 58%, con il 41% di artefatti. A 1600 ISO i numeri rilevati sono i seguenti: dettagli ad alto contrasto 63% con 39% di artefatti, dettagli a basso contrasto 40% con il 52% di artefatti. Infine, spingendosi verso i 6400 ISO, la RX1R III mostra una capacità di riprodurre dettagli ad alto contrasto con il 40% dell’MTF50 misurato sul disco di Siemens e il 58% di artefatti, e le trame a basso contrasto con il 35% e il 74% di artefatti.
Sony RX1R III: come si comporta alle varie sensibilità

Nella ragnatela qui sopra mostriamo il comportamento della Sony RX1R III in termini di comparsa del rumore a varie sensibilità ISO (rappresentate nel grafico dalle linee colorate) in funzione della luminosità dell’immagine target, che è indicata dalla densità dei cerchi posizionati lungo la circonferenza. Quelli più scuri rappresentano le aree in ombra di un’immagine, mentre i più chiari indicano le alteluci. Maggiore è l’area circoscritta dalle linee colorate, maggiore è il rumore. Nel caso della Sony RX1RM3, il controllo del rumore è buono per le immagini visualizzate su uno schermo piccolo o anche su stampe di grande formato, ma meno apprezzabile a monitor con ingrandimento al 100%. In quest’ultima condizione, il rumore risulta visibile già a 400 ISO (vedi carosello di immagini in alto).
Sony RX1R III: la fedeltà cromatica
La riproduzione del colore è mostrata nel grafico qui sopra in due modi. Con i tasselli colorati si confronta un colore di riferimento (la metà destra) con quello riprodotto dalla fotocamera (rappresentato della metà sinistra). Nella tabella inferiore, invece, sono riportati i valori numerici dello scostamento cromatico tra il target di riferimento e la riproduzione cromatica della fotocamera. I marcatori in rosso indicano forti deviazioni di colore, quelli in verde chiaro una deviazione evidente e in verde scuro sono invece evidenziate le deviazioni di entità moderata. Dalla riproduzione dei colori della Sony RX1R III emerge una deviazione significativa in sette tonalità, specialmente nei rossi e nei magenta, toni che si discostano notevolmente dai valori di riferimento. Il risultato, tuttavia, resta comunque apprezzabile e al di sopra della media rilevata con modelli simili.
Sony RX1R III: come si piazza in classifica
Il punteggio finale assegnato a ciascuna fotocamera è differenziato per fotografia e video ed è determinato per il 60% dalle misurazioni oggettive effettuate in laboratorio in condizioni controllate (risoluzione e riproduzione dei dettagli, nitidezza e riproduzione del colore, rumore visivo). Pesano un ulteriore 20% le valutazioni soggettive espresse rispetto a una checklist di componenti e soluzioni (ergonomia, sistemi di mira, archiviazione, autonomia, organizzazione del menu…). L’ultimo quinto viene determinato dall’analisi comparativa dei dati espressi in scheda tecnica.
| Test in laboratorio | Valutazioni soggettive | Analisi comparata scheda tecnica |
| 60% | 20% | 20% |
Nella speciale classifica stilata da Image Engineering, con un punteggio “foto” di 73 e “video” di 72, la Sony Rx1RIII si posiziona al di fuori delle prime posizioni della classifica. La fotocamera non sfigura nelle misurazioni oggettive di qualità d’immagine, ma viene “penalizzata” nelle valutazioni soggettive (ergonomia, mirino, ecc.) che ne abbassano il punteggio complessivo posizionandola più in basso in classifica.
| Modello | Punteggio (foto) |
| Fujifilm GFX100 II | 81 |
| Sony A7R V | 81 |
| Sony A1 | 80 |
| Sony A1 II | 80 |
| Fujifilm GFX100S | 79 |
| Nikon Z9 | 79 |
| Nikon Z5II | 79 |
| Sony A7C II | 79 |
| Fujifilm GFX100RF | 78 |
| Canon Eos R1 | 78 |
| Canon Eos R3 | 78 |
| Canon Eos R5 Mark II | 78 |
| Canon Eos R6 Mark II | 78 |
| Fujifilm X-H2 | 78 |
| Nikon Z8 | 78 |
| Sony A9 III | 78 |
| Nikon Z6 III | 77 |
| Nikon Z7 II | 77 |
| Nikon Zf | 77 |
| Sony A7 IV | 76 |
| Fujifilm X-S20 | 75 |
| OM OM-1 | 75 |
| Panasonic Lumix S5 II | 75 |
| Modello | Punteggio (video) |
| Sony A1 II | 87 |
| Canon Eos R5II | 84 |
| Nikon Z6 III | 84 |
| Nikon Z8 | 84 |
| Panasonic S5 II | 84 |
| Sony A1 | 84 |
| Sony A7R V | 84 |
| Sony A9 III | 84 |
| Fujifilm X-H2 | 83 |
| Fujifilm GFX 100 II | 82 |
| Nikon Z9 | 82 |
| Sony A7 IV | 82 |
| Nikon Z5II | 81 |
| Nikon Z7II | 81 |
| Canon Eos R1 | 80 |
| Canon Eos R6 II | 80 |
| Fujifilm X-S20 | 80 |
| Sony A7C II | 80 |
| Canon Eos R7 | 79 |
| Fujifilm X-H2S | 79 |
| Leica SL3 | 79 |
| Nikon Zf | 79 |
| Fujifilm GFX100S | 78 |
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