
Pur non offrendo la risoluzione esuberante della A7R IV, le capacità video della A7S III né la velocità della A9 II o dell’ammiraglia A1, la nuova Sony A7 IV sale da 24 a 33MP di risoluzione e migliora in vari aspetti, così da cogliere un equilibrato mix di prestazioni che la rende efficace in qualsiasi genere di ripresa: quel che è lecito attendersi da una mirrorless dichiaratamente destinata ai “pro” e venduta a 2.800 euro solo corpo.
- Corpo tropicalizzato
- Mirino e monitor di qualità
- Ottima ergonomia complessiva
- Velocità operativa
- Doppio slot per le schede
- Completezza del reparto connessioni
- Tracking della pupilla anche in video
- JPG eccellenti anche alle sensibilità medio-alte
- RAW ricchi e malleabili anche agli alti ISO
- Stabilizzatore integrato efficace
- Scatto a raffica fino a 10fps
- 4K/60p disponibile in modalità ritaglio Super 35mm
- Rolling shutter evidente in modalità scatto silenzioso e in video
- Autonomia buona, ma inferiore al modello precedente
Rispetto ai primi mesi del 2018, periodo in cui Sony presentò la sua mirrorless professionale A7 aggiornata alla versione III, di cose ne sono cambiate parecchie. A differenza di allora, la Casa giapponese non corre più da sola nel territorio delle “senza specchio” full frame, perché nel frattempo il relativo segmento di mercato è letteralmente esploso: Canon, Nikon, Panasonic e Leica sono entrate a gamba tesa e in quattro anni hanno presentato ben 17 nuovi modelli successivi alla A7 III, almeno 4 dei quali (Eos R6, Z6 II, Lumix S5 e SL2-S) allineati per specifiche e – tedesca a parte – prezzi. Con la nuova A7 IV, Sony cerca di riguadagnare il vantaggio sulla concorrenza, mettendo in campo un sensore con risoluzione più elevata sia rispetto a quello del precedente modello, sia a quanto offerto dalle concorrenti; inoltre, schiera sistema IS, dispositivi di mira e autofocus aggiornati e un corpo macchina ridisegnato con forme più generose, così da avvicinarsi anche nel look e nell’ergonomia alle più evolute sorelle della serie 7R e 9. La cura ricostituente ha, però, riflessi pure sul portafogli, giacché il prezzo di listino cresce di ben 500 euro rispetto a quello della “Mark III”: per acquistare la protagonista della nostra prova, in confezione solo corpo, servono 2.800 euro. A conti fatti sono 100 euro in più rispetto alla Eos R6, 600 euro in più rispetto alla Z6 II e addirittura 800 se il metro di paragone è la Panasonic Lumix S5. L’unica rivale rispetto alla quale questa A7 IV è più abbordabile risulta – manco a doverlo specificare – la Leica SL2-S, che vola oltre 4.600 euro di listino.
Questo è un articolo premium.
Sei nuovo su fotocult.it?
Registrati e leggi gratis per 30 giorni! Non è richiesta carta di credito.
Se hai già usufruito del periodo di prova gratuito, abbonati o acquista dei FOTO Credit.
Fai Login se sei registrato, se hai un abbonamento o dei FOTO Credit.