A sei anni di distanza dal lancio della K-3 II (era l’aprile del 2015), Pentax annuncia la K-3 III, versione aggiornata della sua reflex di punta con sensore APS-C, che affonda le radici nel lontano 2013. Il rinnovamento è radicale e interessa tutte le componenti principali a partire dal sensore, che sale da 24 a 26MP di risoluzione. Di tipo CMOS, è montato su un supporto oscillante, il che vuol dire che anche con ottiche non stabilizzate i fotografi potranno scattare a mano libera con tempi superiori di 5,5EV rispetto a quello di sicurezza suggerito dalla focale utilizzata: è appena il caso di sottolineare che a differenza delle mirrorless, nelle quali l’immagine mostrata nell’EVF è quella catturata dal sensore, nelle reflex l’effetto della compensazione del movimento è visibile solo in foto e non anche durante la ripresa, perché qui l’immagine proiettata nell’oculare del mirino ottico è quella intercettata dallo specchio. E a proposito di mirino ottico, quello della K-3 III è a dir poco esclusivo: si tratta infatti del primo in grado di offrire un ingrandimento 0,7x effettivo, il più alto mai visto in una reflex con sensore di taglia APS-C. Tornando per un attimo al CMOS, da segnalare è l‘assenza del filtro passabasso, del quale la fotocamera è in grado di simulare digitalmente l’effetto così da scongiurare il moiré solo qualora necessario. Il balzo evolutivo di questa fotocamera è esteso anche al comparto autofocus, che passa da 27 a ben 101 punti di rilevazione; inoltre, in combinazione con la rinnovata CPU vengono spinte in alto anche le prestazioni di raffica, ora possibile fino a 12fps (11 con AF continuo) anziché 8,3fps come nei modelli precedenti.
Il lancio della Pentax K-3 III (disponibile a partire da 2.000 euro in versione solo corpo, nera o argentata) segue quello della versione speciale J Limited 01 della K-1II, reflex full frame sulla breccia dal 2018 e contraddistinta da un sensore stabilizzato da 36MP e dal corpo tropicalizzato. La K-1II J Limited 01, al momento disponibile su richiesta solo in Giappone (non comunicato il prezzo), ha finiture extra-serie, come ad esempio la colorazione in blu, rosso, nero o argento, e una copertura aggiuntiva in ottone che cambia l’aspetto della calotta.
Esclusivi pure l’impugnatura Miroku Techno Wood Co. in legno di noce nordamericano intagliato artigianalmente e verniciato a nove strati (che si accompagna a rivestimenti in gomma ridisegnati) e il bocchettone portaottiche con superficie indurita al titanio e oro ionizzati (con procedimento Duratect Gold della Citizen Watch Co. Ltd.). Infine, ci sono gli inediti modi di scatto PH-Yoshimura e PH-T, personalizzati sulle impostazioni dei fotografi paesaggisti Kazutoshi Yoshimura and Takukei Seo.
Annunciati pure tre obiettivi HD Pentax-FA Limited: si tratta del 31mm f/1,8 (1.099 euro), del 43mm f/1,9 (649 euro) e del 77mm f/1,8 (799 euro), proposti con finitura argento oppure nera. Sono tutte focali in precedenza disponibili in versione “non HD” e presentano vari aggiornamenti, fra i quali appunto il trattamento High- Definition delle lenti (che promette prestazioni ottiche migliorate, specie in controluce) e lo strato Super Protect per gli elementi frontali (antipolvere e antisporco); rivisto pure il diaframma, ora dai contorni più regolari (migliora l’aspetto delle zone fuori fuoco), per il quale è stata mantenuta la tradizionale ghiera di controllo.