La nuova Sony Alfa 9 III realizza il sogno di fotografi sportivi e naturalistici: 120 fotogrammi al secondo, anche in RAW e AF, ed effetto rolling shutter azzerato. Il nuovo sensore resta a 24 megapixel come quello della A9II, ma i vantaggi della nuova tecnologia sovrastano il mancato aumento di densità . Costa 7.000 euro.
Siamo andati ad Antalya, in Turchia, con una selezione internazionale di giornalisti, per provare in anteprima la nuova Sony A9 III. La velocissima mirrorless costituisce una prima assoluta: mai prima d’ora, infatti, una fotocamera per usi civili era stata dotata di un otturatore “global”, cosa che impone subito qualche spiegazione.Â
Global shutter e rolling shutter: quali sono le differenze
Quando al sensore, oltre al compito di registrare l’immagine, è delegato in esclusiva anche il compito di determinare la durata dell’esposizione si parla di otturatore elettronico. I normali sensori con tecnologia rolling shutter assolvono questo incarico scansionando la scena una fila di pixel dopo l’altra. Per completare questa lettura servono diversi millisecondi. Se in questo intervallo di tempo il soggetto ripreso cambia la propria posizione relativa nel fotogramma, la sua forma viene distorta. Le pale dell’elicottero, nel video che segue, vengono curvate nella ripresa eseguita con un sensore “normale”, mentre con un global shutter sono riprodotte correttamente.
Il sensore con global shutter legge i pixel tutti nello stesso istante e i vantaggi non si limitano a quanto appena visto, ma si estendono all’eliminazione del flickering sotto luci artificiali, vista la possibilità di “sincronizzare” l’accensione dell’otturatore con il picco di luminosità della fonte di luce. Per non parlare del fatto che, essendo il sensore attivo sull’intera superficie durante qualsivoglia esposizione, potrebbe sincronizzarsi con il flash su tempi estremamente rapidi.
Fino ad oggi questa tecnologia non si è diffusa perché ha diverse controindicazioni, tra cui il rumore, che richiede una seconda lettura di “pulizia” tra un fotogramma e l’altro, dimezzando di fatto la cadenza di scatto nominale. Per compensare questo limite servono, in ogni caso, processori di elevatissima potenza, con effetti sul calore e sui consumi, quindi con ricadute sui costi di produzione.
Inoltre i sensori con global shutter non offrono la stessa qualità di immagine di quelli con rolling shutter, soprattutto in termini di efficienza nelle ombre o in bassa luce ambiente.
Questo fino a oggi.Â
Sony A9 III: i dati tecnici principali
Le enormi difficoltà insite nella progettazione di un sensore con global shutter hanno indotto Sony a mantenere a 24 megapixel la densità del sensore. Considerato che questa fotocamera si indirizza prevalentemente ai fotografi sportivi (le olimpiadi di Parigi 2024 sono alle porte), questa risoluzione appare persino ridondante per le attuali infrastrutture. Mentre potrebbe essere un elemento determinante per molti poter scattare a 120 fotogrammi al secondo.
Ecco in sintesi le caratteristiche salienti della nuova mirrorless:
- Sensore CMOS stacked full frame da 24,6 megapixel con memoria integrata
- Global shutter con tempi fino a 1/80.000 di secondo
- Sincro flash fino a 1/80.000sec
- Cadenza di scatto massima 120 fotogrammi al secondo, anche in RAW e AF continuo
- Stabilizzatore fino a 8 stop
- Gamma ISO 250-25.600
- Autofocus basato su AI con frequenza di aggiornamento fino a 120fps
- Funzione Pre-Capture fino a 1 secondo
- video 4K/120p senza ritaglio
- 4K/60p sovracampionato da 6K
- ergonomia migliorata
- nuova impugnatura VG-C5
- slot per due CFexpress o due SD
Sony A9 III: niente otturatore meccanico e sincro flash totale
La nuova A9 III non ha più, quindi, l’otturatore meccanico. Tutto è svolto dal sensore CMOS stacked da 24,6 megapixel effettivi. Incredibile il tempo di scatto più rapido, pari a 1/80.000 di secondo (sì, un ottantamillesimo di secondo), che scende a 1/16.000 di secondo in scatto continuo. Ma la cosa più interessante è che, per il momento solo con alcuni lampeggiatori Sony tra cui HVL-F60RM2 e HVL-F46RM, la luce flash è sincronizzabile anche con tali tempi ultrarapidi, incluso 1/80.000 di secondo.Â
A tanti numeri non siamo in grado di aggiungere quelli relativi alla gamma dinamica: i responsabili Sony, interrogati a tal proposito, non hanno potuto comunicare il dato. Come anticipato, i sensori con global shutter sono teoricamente inferiori a quelli con rolling shutter sotto questo profilo. Verificheremo quando potremo testare in redazione una A9 III con firmware definitivo.
Raffiche fino a 120 fotogrammi al secondo
La cadenza di scatto massima è impressionante: 120 fotogrammi al secondo. Ma anche in questo caso è il corollario a stupire: non c’è blackout del mirino e la A9 III offre diverse modalità di gestione della latenza per dare priorità alla prontezza nello scatto o alla visualizzazione a mirino o a monitor.
Interessante, anche se non inedita, la possibilità di recuperare un evento accaduto fino a 1 secondo prima della pressione del pulsante di scatto con la funzione Pre-Capture; pratica anche la modalità Continuous Shooting Speed Boost che permette di variare la velocità dello scatto continuo con il semplice movimento di un dito.Â
Di tale velocità beneficia l’autofocus, che è in grado di aggiornarsi fino a 120 volte al secondo. Aumentata anche la flessibilità del sistema, con aree di messa a fuoco disponibili in due nuove taglie, XS e XL, oltre alle consuete S, M e L. Ottima anche la sensibilità , che scende fino a -5EV.Â
Le prestazioni video
Il global shutter è fondamentale anche, se non soprattutto, in video: l’assenza di distorsioni apre la via a riprese di soggetti in rapido movimento senza, in questo caso, rinunciare alla qualità d’immagine. La A9 III registra in 4K fino a 120p senza ritaglio dell’immagine, mentre scende a 60p se si opta per il sovracampionamento del 4K partendo dai 6000 pixel di base del sensore.
La A9 III eredita dalla Sony Venice la funzione S-Cinetone, offrendo al contempo il profilo S-Log3 e la possibilità di visualizzare le LUT importate dall’utente.Â
L'ergonomia della A9 III
Accantonato il mito della miniaturizzazione estrema, Sony migliora progressivamente l’ergonomia delle proprie fotocamere: la A9 III vede ridisegnata la forma dell’impugnatura e consente di aggiungere il vertical grip VG-C5 (opzionale). Il monitor sul dorso è orientabile su 4 assi, quindi è ribaltabile anche in avanti, oltre a essere ovviamente touch. Ottimo anche il mirino OLED da 9,44 milioni di punti, con ingrandimento 0,9x.
Facciamo rientrare nel capitolo relativo all’ergonomia anche la funzione filtro che permette di selezionare rapidamente le immagini scattate in sequenza, magari da inviare prontamente in redazione con il Wi-FI a 5GHz: vista la mole di scatti che la mirrorless è in grado di produrre in pochi istanti, questa possibilità è a dir poco gradita.
Sony A9 III: disponibilità e prezzi
La nuova mirrorless sarà ordinabile da domani, con consegna a partire da gennaio, al prezzo di 7.000 euro.
L’impugnatura VG-C5 segue lo stesso iter e sarà in vendita a 450 euro.