Giunge alla terza generazione la mirrorless di punta del sistema SL di Leica, una fotocamera costruita intorno all'innesto L-Mount condiviso con Sigma e Panasonic. Prende il nome di Leica SL3 (Type No.5404) e costa 6.800 euro solo corpo. Il prezzo è più basso del previsto, ma comunque superiore ai 6.100 euro richiesti, al lancio, per la SL2 del 2019.
La nuova Leica SL3, fotocamera certificata IP54 per essere utilizzata anche in condizioni climatiche non ottimali, resta caratterizzata da un’impugnatura profonda e ben sagomata, dalla presenza di un joystick multifunzione di dimensioni più che generose e dai soli tre pulsanti sul dorso tra cui un tasto Fn liberamente assegnabile. Sulla calotta continua a campeggiare il display monocromatico di servizio tanto caro ai professionisti – e sempre più una rarità anche per i modelli in fascia alta come questa mirrorless – accompagnato non più da una, ma da ben due ghiere mute che in quanto tali saranno liberamente riconfigurabili dal fotografo. Nel complesso la mirrorless risulta più compatta del modello di precedente generazione, ma non è certo miniaturizzata, tantomeno leggera; pesa infatti 769,7 grammi senza batteria e schede di memoria. A proposito di archiviazione, i supporti accettati sono due e più nello specifico uno di tipo SD, l’altro CFexpress tipo B.
Farà felici i fotografi di studio la presenza della classica presa flash Prontor-Compur sul fianco sinistro del mirino elettronico.
La SL3, più compatta e leggera della SL2, resta finemente realizzata in ogni suo aspetto. Leica con un certo orgoglio mostra l’assemblaggio della fotocamera realizzato in Germania.
La qualità dei sistemi di mira non cambia, ma il monitor diventa basculabile
Non cambia per caratteristiche rispetto alla SL2 del 2019 la qualità dei sistemi di mira, quindi quella del mirino elettronico sul dorso, da 5,76MP di risoluzione, 0,78x ingrandimento e 21mm di distanza di accomodamento dell’occhio, e del monitor LCD touch da 3,2” e 2,1MP di risoluzione che, però, è ora montato su uno snodo che ne consente il basculaggio verso l’alto e il basso.
Leica SL3: la risoluzione è altissima, la cadenza di scatto meno
Differenze più sostanziali si trovano all’interno, a partire dal sensore, ossia il più recente CMOS full frame retroilluminato e senza filtro passabasso, con tecnologia a tripla risoluzione da 60MP, 36MP e 18MP: è montato su un supporto oscillante per compensare le vibrazioni introdotte dalla mano del fotografo – su 5 assi – con un’efficacia fino a 5EV.
Non ritroviamo il multishot hi-res della SL2, nonostante il supporto stabilizzato: la presenza di un sensore di maggior densità e di un nuovo otturatore ha per ora impedito l’implementazione della funzione; ma non si esclude il suo arrivo con un aggiornamento firmware.
La Leica SL3 fotografa lungo una scala delle sensibilità ISO che spazia da 50 a 100.000, mentre la cadenza di scatto arriva a 15fps. Bisogna scendere a 5fps, però, per mantenere attivi l’otturatore meccanico e la messa a fuoco continua.
Restando in tema di AF, quello della Leica SL3 è di tipo ibrido e riconosce perfettamente i soggetti umani e i loro volti/occhi, ma non ancora gli animali; nel momento in cui ne diamo notizia, infatti, ancorché presente tale funzione viene classificata ancora in fase Beta. Attendiamo sviluppi.
Leica SL3: connessioni complete, standard video 8K
Sul fronte video segnaliamo anzitutto la presenza delle due connessioni più utili ai videomaker, vale a dire l’ingresso per il microfono e l’uscita per le cuffie, alla quale la Leica SL3 affianca anche la porta HDMI di taglia standard. Non mancano inoltre, Bluetooth e Wi-Fi con tecnologia MIMO per abbinare la fotocamera a uno smartphone tramite l’app Leica FOTOS. La risoluzione massima supportata per la registrazione video in camera è il C8K/30p, 4:2:0 a 8 bit (300Mbps), in alternativa al quale sono selezionabili anche il 4K (fino a 60p con campionamento colore 4:2:2, 10 bit e 600Mbps) e il Full-HD anche a 120fps.