Dopo Sony con AP e Leica, anche Nikon procede nello sviluppo di tecnologie anti-fake, volte a garantire l’autenticità delle immagini.
È di oggi l’annuncio che vede affiancate Nikon e l’agenzia di stampa parigina Agence France-Press (AFP) in un’inedita collaborazione. I fotografi dell’agenzia potranno avvalersi di una nuova funzione che certifica la provenienza di un’immagine. I risvolti sono diversi e con vantaggi sia per i fotografi, che troppo spesso vedono falsificate o indebitamente utilizzate le proprie fotografie, sia per i cittadini, che fino a prova contraria potranno letteralmente credere ai propri occhi.
Nikon va oltre il protocollo C2PA grazie a una nuova filigrana digitale elettronica
Oltre ad aderire al protocollo C2PA nato in seno alla CAI, Nikon sta però sviluppando un ulteriore sistema che si aggiunge a tale protocollo garantendo la riconoscibilità dell’immagine nel caso i metadati vengano cancellati. Si tratta quindi di una sorta di filigrana elettronica (o watermark per dirla all’inglese) generata direttamente dalla fotocamera e capace rafforzare la verifica dell’autenticità del contenuto. Questa funzione verrà implementata nei modelli futuri e, si spera, in quelli esistenti tramite aggiornamento firmware, essendo indipendente dalla presenza di processori dedicati (cosa che avviene, ad esempio, nella Leica M11-P).