Torino
Dal 16 febbraio al 16 aprile 2023
La GAM di Torino ospita una mostra dedicata a un film e un libro di Micheal Snow ((Toronto, 1928-2023), intitolati rispettivamente Wavelength, 1967/2003 e Cover to Cover, 1975. Le due opere, considerate due capolavori della storia del cinema e del libro d’artista, sintetizzano con efficacia il pensiero visivo dell’autore canadese e la sua necessità di sfidare continuamente la percezione, a prescindere dal supporto scelto per esprimere la propria creatività. “Snow – recita il comunicato stampa della mostra – dichiarò che Wavelength era il tentativo di sintetizzare in forma di puro spazio e tempo il suo sistema nervoso, le sue credenze religiose e le sue idee estetiche”.
La zoomata lenta di “Wavelength, 1967/2003”
La versione originaria di Wavelenght consiste in uno zoom a macchina fissa girato nell’arco di un giorno e mezzo e trasformato in un montaggio di 45 minuti. In questo lasso di tempo si parte dalla visione totale dell’interno di un loft per stringere gradualmente su una piccola foto che rappresenta una superficie marina appesa sulla parete opposta alla cinepresa, tra quattro grandi finestre. L’avanzamento costante dello zoom è enfatizzato dal crescendo di un suono elettronico di un’onda sinusoide che accompagna le immagini, mentre alcuni filtri cromatici e delle enigmatiche apparizioni di donne e uomini agiscono nel loft senza dar luogo a una vera e propria narrazione: gli accadimenti, anche se drammatici, si riducono a marginali accidenti rispetto all’asettica progressione dello sguardo della macchina.
Michael Snow rivisita “Wavelenght” e sfida la linearità del tempo
Nel 2003 Snow decise di realizzare una nuova versione contratta, intitolata WVLNT, presente in mostra e nella collezione della VideotecaGAM. L’autore divise l’opera originaria in tre segmenti da 15 minuti ciascuno e li sovrappose l’uno all’altro come si trattasse di riconoscere, nell’apparente linearità della percezione visiva, il ruolo della prefigurazione e della memoria: il movimento attraverso lo spazio è fatto contemporaneamente di visione presente, di ricordo della percezione appena passata e di anticipazione dello spazio che stiamo per raggiungere. Ripiegando il tempo su sé stesso, Snow trasformò quella forma filmica di puro spazio e tempo che aveva immaginato nel ’67 in una versione più evoluta.
“Cover to Cover, 1975”: il libro di Michael Snow
A qualche anno di distanza dalla realizzazione di Wavelength, Snow applicò la medesima lucidità di analisi al processo di creazione del libro Cover to Cover per le edizioni del Nova Scotia College of Art and Design, che in quel periodo raccoglieva i contributi di alcuni tra i più importanti artisti della nuova avanguardia. Il volume è composto esclusivamente da immagini, un un’ampia sequenza di fotografie comprese tra una prima di copertina che raffigura una porta chiusa vista dall’interno di una stanza e una quarta di copertina che restituisce la visione esterna della medesima porta. Tra le due immagini di inizio e fine si susseguono attraversamenti spaziali e temporali, in un succedersi di riprese che mostrano spesso la stessa scena vista da due prospettive diametralmente opposte. Non mancano fotografie di fotografie, inversioni di orientamento dell’immagine che obbligano il lettore a capovolgere il libro e altri escamotage che disorientano il pubblico conquistandone l’attenzione.
L’esemplare di Cover to Cover in esposizione è stato recentemente acquisito dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Fondo Giorgio Maffei conservato nella collezione di libri d’artista della GAM. Accanto all’originale del 1975 il pubblico potrà sfogliare una riedizione dell’opera che Michael Snow pubblicò nel 2020.
Michael Snow
- GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, via Magenta, 31 (TO)
- dal 16 febbraio al 16 aprile 2023
- martedì-domenica, 10-18
- ingresso gratuito
- gamtorino.it