Brescia
Dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025
“Come quando sei morto e improvvisamente ritorni in vita”, dice il migrante siriano di nome Ayman nel documentario Where are you? Dimmi dove sei del National Geographic. Le sue parole descrivono il momento in cui, dopo dodici giorni di tempesta, lui e i suoi compagni di viaggio stipati in un barcone a venti miglia dalle coste libiche avvistarono l’elicottero della Marina Militare Italiana in missione di salvataggio. Era il 6 giugno 2014 e da quell’elicottero, in quel preciso momento, Massimo Sestini scattava l’iconica Mare Nostrum.
Mare Nostrum: l'iconica fotografia di Massimo Sestini
Mare Nostrum, quella ripresa zenitale del fotografo toscano, è diventata l’immagine simbolo dei viaggi della speranza di chi mette a repentaglio la propria vita per cercare di raggiungere l’Europa dalle coste africane. Lo scatto ha vinto il World Press Photo Award 2015 nella categoria General News, è stata inserita da TIME tra le Top 10 images del 2014 e pubblicata da numerose testate in tutto il mondo (tra cui Photo France, The Guardian, Internazionale, The Economist, L’Espresso, Die Zeit, Time, National Geographic).
La mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia
La celebre Mare Nostrum fa parte della mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia, in programma al Museo di Santa Giulia di Brescia dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025.
La rassegna si inserisce nella 7ª edizione del Brescia Photo Festival, quest’anno incentrata sul tema Testimoni, a voler sottolineare il significativo ruolo dei fotografi nella documentazione dei più importanti accadimenti della Storia.
Quarant’anni di Storia nelle fotografie di Massimo Sestini
L’esposizione inedita presenta una selezione di immagini che raccontano oltre quarant’anni di carriera di un fotografo che sin da giovanissimo si è dedicato alle vicende che hanno segnato il passato recente del nostro Paese. La rassegna dedica particolare attenzione ai temi più cari a Sestini, come l’immigrazione e i principali episodi della storia italiana contemporanea: la strage di Capaci, il naufragio della Costa Concordia, il terremoto de L’Aquila, la tragedia della Moby Prince, i funerali di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.
Le acrobazie fotografiche di Massimo Sestini
La mostra approfondirà anche l’inedita modalità acrobatica con la quale il fotografo ha prodotto gli scatti iconici che lo hanno reso famoso nel mondo, applicata sia nel contesto dei grandi eventi italiani, come il Giro d’Italia o la Mille Miglia, sia nei rapporti tra la fotografia aerea e le inconsuete visioni del nostro grande patrimonio monumentale e archeologico, come nel caso della città di Firenze o delle surreali visioni subacquee del patrimonio archeologico sommerso.
Massimo Sestini: fotografia aerea prima dell’avvento dei droni
Il titolo della rassegna, Zenit della fotografia, si riferisce alla capacità di Sestini, prima dell’avvento dei droni, di riconoscere il potere della fotografia aerea e acrobatica di cui è diventato uno dei maestri indiscussi, esplorando angoli e punti di vista insoliti. Il fotografo si è lanciato in voli vertiginosi, sospeso tra cielo e terra, e si è tuffato nei mari più gelidi e profondi per immortalare la vita umana da altezze irraggiungibili o dal cuore degli abissi.
La mostra propone anche una fotografia inedita dedicata a Brescia, realizzata da Massimo Sestini appositamente per questo appuntamento e che rende omaggio a due icone della città: Brixia Parco archeologico di Brescia romana e la 1000 Miglia. Il progetto, realizzato lo scorso 11 giugno, nel giorno della partenza di una delle gare automobilistiche più affascinanti al mondo, si è avvalso della collaborazione della stessa 1000 Miglia e della Guardia di Finanza.
Qualcosa in più su Massimo Sestini
Massimo Sestini (Prato, 1963) è uno dei più importanti fotogiornalisti internazionali. Reporter infiltrato in certi casi e fotografo ufficiale in altri, Sestini ha raccontato come nessun altro quattro decenni di storia del costume, della politica e della società italiana. Ha esordito nel 1980 a Firenze con la mostra di ritratti rock Un diciassettenne ed il suo obiettivo.
I suoi primi scoop risalgono a metà anni Ottanta: Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, Licio Gelli ripreso a Ginevra mentre è portato in carcere appena costituitosi dopo la fuga in Argentina, l’attentato al Rapido 904 nella galleria di San Benedetto Val di Sambro, con cui ha ottenuto la sua prima copertina sul settimanale tedesco Stern.
Sestini ha mantenuto negli anni una grande attenzione per la cronaca e ha fondato un’agenzia che porta il suo nome e forma giovani fotoreporter.
Da sempre il fotografo ha puntato a essere sulla notizia, qualunque fosse il mezzo per arrivarci, sfruttando un costante aggiornamento tecnologico, intuendo prestissimo quali fossero le vantaggiose opportunità offerte dal digitale. Le fotografie aeree sono divenute un tratto distintivo del suo lavoro, anticipando le più recenti riprese zenitali.
Where are you?: il progetto nato da Mare Nostrum
In seguito ai riconoscimenti ricevuti per la fotografia Mare Nostrum Sestini ha avviato il progetto Where are you? per il quale nel corso del quinquennio successivo, ha rintracciato e fotografato (dall’alto e perpendicolarmente) una decina dei migranti che erano sul natante ripreso il 6 giugno 2014, ritratti nella loro vita definitiva, in giro per l’Europa. Dal progetto è nato un documentario realizzato con National Geographic e trasmesso in tutto il mondo.
La mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia, curata da Angelo Bucarelli e realizzata con la collaborazione di Freccianera Fratelli Berlucchi, main partner dell’iniziativa, si inserisce nella 7ª edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana.
Massimo Sestini. Zenit della fotografia
- A cura di Angelo Bucarelli
- Museo di Santa Giulia, via dei Musei, 81/b – Brescia
- dal 24 settembre 2024 al 2 marzo 2025
- mar-dom come segue: fino al 30 settembre 10-19; dal 1° ottobre al 2 marzo 10-18
- ingresso incluso nel biglietto UNESCO – Museo di Santa Giulia e Parco archeologico (dettagli sul sito della mostra)
- bresciamusei.com
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