I migliori scatti provenienti dai concorsi internazionali più prestigiosi, votati da voi lettori sui nostri canali Facebook e Instagram, raccontati direttamente dagli autori: un'avvincente galleria realizzata con il supporto di EIZO.
Si fa sempre più corposa la galleria delle immagini scelte da voi lettori tramite una votazione sui nostri canali social (Facebook e Instagram). È la volta di Barry Webb, appassionato di macrofotografia che ha ottenuto diversi riconoscimenti in occasione del Close-up Photographer of the Year 2023. Vincitore della categoria Fungi & Slime Moulds della quinta edizione del concorso, Webb ha piazzato altre due immagini tra le finaliste della stessa sezione della competizione, una delle quali (Lamproderma on Bramble Thorn) raccontata dall’autore stesso in questo articolo dopo la vostra selezione.
Le cinque immagini selezionate dalla redazione di fotocult.it tra gli scatti vincitori e finalisti del Close-up Photographer of the Year 2023. La scelta del pubblico votante è ricaduta su “Lamproderma on Bramble Thorn” di Barry Webb.
Barry Webb fotografa stravaganti corpi fruttiferi
Barry Webb vive nel South Buckinghamshire (Regno Unito) ed è interessato alla macrofotografia da molti anni. Nel novembre 2019, durante un’escursione con il gruppo micologico locale di cui fa parte, ha trovato il suo primo fungo mucillaginoso (Myxomycete), rimanendone affascinato. I funghi mucillaginosi non sono né piante né funghi, sono protozoi particolari che prendono la forma delle amebe e vivono nel legno o nel terreno, nutrendosi di materiale organico in decomposizione. Alcuni, in determinate circostanze, sviluppano corpi fruttiferi (sporangi) deputati alla disseminazione delle spore (mixospore), ed è per questo motivo che spesso, in passato, sono stati assimilati ai funghi. Sono proprio i corpi fruttiferi a stimolare la creatività fotografica di Webb, prestandosi come soggetti perfetti per le sue sessioni di macrofotografia.
Macrofotografia: la ricerca del soggetto ideale
Lamproderma on Bramble Thorn è stata scattata in una riserva naturale inglese, i cui sentieri erano stati ricoperti dal cippato dei pioppi abbattuti. Lungo i bordi di questi sentieri erano presenti diverse specie di funghi mucillaginosi, tra cui quelle iridescenti fotografate da Webb, alte 1mm e di colore blu: le Lamproderma scintillans. “Nei giorni successivi”, ha raccontato il fotografo, “ho trascorso molte ore alla ricerca di formazioni interessanti, che potessero dare vita a piacevoli immagini fotografiche. Durante la mia ricerca, mi sono imbattuto in un gruppo che si era arrampicato su un rovo, formando i corpi fruttiferi su una delle spine. Mi è piaciuta subito l’idea di una fotografia in cui includere la spina come punto di riferimento per comprendere immediatamente le dimensioni del mio soggetto”.
Tubi di prolunga e Raynox DCR-250 per incrementare le prestazioni di un obiettivo Macro
Una volta individuati gli affascinanti microrganismi da ritrarre, Webb ha posto tra la sua OM System OM-1 e l’obiettivo Macro M. Zuiko 60mm f/2.8 una combinazione di tre tubi di prolunga, accessori a forma di anello di spessore variabile e privi di lenti con lo scopo di ridurre la distanza di messa a fuoco e aumentare, di conseguenza, l’ingrandimento del soggetto. Non soddisfatto, il fotografo ha poi anteposto all’obiettivo un Raynox DCR-250, aggiuntivo per la macrofotografia da otto diottrie (composto da tre lenti organizzate in due gruppi). Ipotizzando che la lunghezza della spina si aggirasse intorno agli 8mm, stimiamo che, con l’impiego degli accessori appena citati, Webb abbia ottenuto un rapporto di riproduzione di circa 1,5:1.
L’attrezzatura per la macrofotografia di Barry Webb e uno dei suoi piccoli soggetti sul tronco di un albero abbattuto.
Aumentare la zona nitida con la tecnica del focus stacking
Per fotografare soggetti estremamente piccoli è necessario lavorare a forti ingrandimenti e fare i conti con una profondità di campo criticamente ridotta. Per accertarsi di riprendere in modo soddisfacente ogni dettaglio dei suoi curiosi soggetti Webb ha scelto di ricorrere alla tecnica del focus stacking, scattando ben ottantotto fotografie, confezionate in sequenza spostando la messa a fuoco, di posa in posa, dal punto del soggetto più prossimo all’obiettivo a quello punto più lontano.
L’autore ha lavorato con la fotocamera posizionata su un treppiedi, e la funzione integrata di focus bracketing della sua fotocamera gli ha permesso di fare a meno di una slitta micrometrica per variare il piano di messa a fuoco. Tutte le fotografie sono state infine elaborate in Zerene Stacker, un software specializzato in focus stacking, che combina tutte le aree nitide per ottenere un’unica immagine finale in cui l’intero soggetto è a fuoco.
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Altre tre fotografie realizzate da Barry Webb con l’obiettivo M.Zuiko 60mm macro, tre tubi di prolunga e il Raynox DCR-250. Tutte le altre fotografie presenti in questo articolo sono state scattate montando solo un obiettivo M. Zuiko 90mm Macro su una Olympus OM-1.
Dati di scatto di Lamproderma on Bramble Thorn
- mirrorless Micro QuattroTerzi Olympus OM-1
- Olympus M. Zuiko 60mm f/2.8 Macro
- 1/6sec
- f/3,5
- 200
- treppiedi Gitzo, scatto remoto, tre tubi di prolunga e lente addizionale macro Raynox 250
- ottimizzazione delle immagini in Adobe Lightroom, unione di 88 pose tramite Zerene Stacker e riduzione del rumore con Topaz DeNoise
Le gallerie complete delle immagini vincitrici e finaliste del concorso sono disponibili sul sito ufficiale del Close-up Photographer of the Year 2023.
Questo dedicato a Barry Webb rientra nel piano di articoli realizzati da fotocult.it con il supporto di EIZO per la categoria Top Shot. L’iniziativa vede protagonisti appassionati o professionisti del settore dell’imaging nominati vincitori, finalisti o semifinalisti di concorsi fotografici internazionali. Le fotografie raccontate sono scelte dal pubblico di fotocult.it sui canali social ufficiali di Facebook e Instagram tramite votazione.
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