Torino
Dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026
Ad alcune protagoniste della fotografia del Novecento vengono dedicate tantissime mostre ogni anno. Senza ombra di dubbio, Lee Miller fa parte della cerchia.
Nata a Poughkeepsie, nello Stato di New York, nel 1907, Lee Miller incontra Condé Nast per le strade di Manhattan nel 1927. Esordisce come modella, finisce sulla copertina di Vogue, ma poi – determinata a diventare una fotografa – si trasferisce a Parigi. Convince Man Ray ad accoglierla come assistente nel suo studio e tra i due si instaura un duraturo rapporto: saranno collaboratori, amanti e più tardi grandi amici.
Lee Miller e il surrealismo
Miller si avvicina al mondo surrealista, diventa amica e musa ispiratrice di Pablo Picasso, Max Ernst e Paul Éluard e stringe rapporti con artiste del calibro di Eileen Agar, Leonora Carrington, Dorothea Tanning. Realizza alcune delle immagini più significative della storia della fotografia surrealista, contribuendo anche alla scoperta della solarizzazione, una tecnica che lei e Man Ray sapranno sfruttare al meglio.
Intorno a metà anni Trenta Lee Miller si sposa e si trasferisce per qualche anno in Egitto, dove realizza immagini di paesaggio dal sapore enigmatico, per poi tornare in Europa alla vigilia del conflitto mondiale.
Collaboratrice di Vogue, realizza per la celebre rivista di moda non solo i classici servizi dedicati al mondo della haute couture, ma anche – in coincidenza con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale – inattese immagini che uniscono stile e vita quotidiana nella Londra ferita dai bombardamenti tedeschi.
I reportage alla fine della Seconda Guerra Mondiale
È al termine della guerra che Lee Miller realizza i suoi servizi più noti, le tragiche immagini dei campi di concentramento e quelle del disfacimento della Germania nazista, con gli ufficiali suicidi, le fiamme che divorano la dimora estiva di Hitler e le città distrutte. L’esperienza dietro quegli scatti segna in maniera indelebile la vita della fotografa, che dal dopoguerra si ritira insieme al nuovo marito Roland Penrose nella campagna del Sussex, dove accoglie gli amici artisti, mettendo da parte il suo impegno fotografico fino a abbandonarlo.
Lee Miller. Opere 1930-1955
Sull’intensa attività fotografica di Lee Miller tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento è incentrata la mostra Lee Miller. Opere 1930-1955, in programma dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 a Torino, presso gli spazi espositivi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.
La mostra, curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini, presenterà oltre centosessanta immagini, tutte provenienti dai Lee Miller Archives.
Il catalogo è edito da Dario Cimorelli Editore ed è previsto un programma di iniziative di educazione all’immagine, condivisione e partecipazione rivolte a pubblici diversi per età e formazione.
Lee Miller. Opere 1930-1955
- A cura di Walter Guadagnini
- CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine, 18 – Torino
- dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026
- tutti i giorni 11-19, giovedì 11-21
- intero 13 euro, ridotto 10 euro
- www.camera.to
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