Secondo i dati GfK, fra gennaio e maggio 2022 il mercato italiano dei beni tecnologici è cresciuto complessivamente dello 0,7% in termini di fatturato; come sempre, il trend è espresso a valore e rapportato al medesimo periodo dell’anno precedente.
Alla prestazione ha contribuito pesantemente l’elettronica di consumo (+30,9%), che comprende l’audio-video: la transizione al DVB-T2, ossia la TV digitale di seconda generazione, ha fatto accelerare le vendite di televisori (+31,6%) ed esplodere quelle dei decoder (+248%). I numeri, però, dicono pure che in assenza dell’apporto del settore appena citato, il trend sarebbe stato negativo (-2,9%), e questo dato rende difficili le previsioni per i mesi a venire.
Fra i risultati davvero brillanti ci sono pure quelli dell’Home Comfort (+25,6%, con i climatizzatori già al +34,6% ben prima che si verificasse l’ondata di caldo torrido di quest’estate), mentre al contrario l’Information Technology/Office ha perso il 14,5% (ma l’anno scorso era “drogata” da home working e didattica a distanza).
Leggeri discostamenti da una condizione mediamente stabile si sono registrati per gli elettrodomestici grandi (-0,5%) e piccoli (-0,8%) e per la telefonia (+0,7%), la quale, comunque, pesa il 34% dell’intero settore. A una sola cifra, ma da considerare buona, la crescita del 3,4% che ha riguardato la fotografia, reduce da anni di sofferenza.
Da rimarcare che, nel suddetto periodo, il mercato della tecnologia di consumo in Italia ha movimentato 6,4 miliardi di euro, dato da accogliere positivamente poiché significa il 18,7% in più rispetto al valore relativo allo stesso periodo del 2019, anno di riferimento pre-pandemico. Quanto, infine, alle abitudini d’acquisto, il +5,2% fatto segnare dalle vendite online sembra confermare un trend ormai consolidato, che peraltro vede i negozi fisici in leggera flessione (-0,8%): oggi in rete si genera oltre un quarto (per l’esattezza, il 25,7%) del fatturato tech.