Milano
Dal 29 novembre 2022 al 22 aprile 2023
La mostra GIAN PAOLO BARBIERI: UNCONVENTIONAL, dedicata a uno dei maestri della fotografia di moda tra i più emulati e ammirati al mondo, è visitabile fino al 22 aprile presso la galleria 29 ARTS IN PROGRESS di Milano. Le venticinque fotografie a colori selezionate per l’esposizione – per la maggior parte inedite – sono state scattate tra gli anni Sessanta e gli anni Duemila. Queste immagini regalano uno sguardo inedito sulla produzione meno nota dell’artista, vincitore nel 2018 del premio Lucie Award come miglior fotografo di moda internazionale.
Il percorso espositivo propone al pubblico immagini innovative in termini di ambientazioni e stile, frutto dell’inconfondibile ingegno dell’autore: una fotografia ironica e allo stesso tempo colta, ricercata e provocatoria insieme, ricca di rimandi alla storia dell’arte, di eclettici set outdoor in location esotiche e citazioni cinematografiche eco dell’esperienza giovanile agli studi di Cinecittà a Roma.
Gian Paolo Barbieri: dal ritratto intimistico alle campagne pubblicitarie.
In mostra scatti intimi e spontanei di modelle e celebrity come Eva Herzigova, Isa Stoppi
e Donatella Versace si alternano ad iconiche fotografie che Barbieri – tra i più brillanti
interpreti del Made in Italy – ha concepito per alcune delle più leggendarie campagne pubblicitarie per brand di moda italiani e internazionali come Versace, Ferrè, Vivienne Westwood, Dolce & Gabbana, Valentino e Armani.
Internazionalmente conosciuto per i suoi scatti in bianco e nero, le cui protagoniste appaiono quasi inarrivabili nella loro raffinata severità, Barbieri racconta, tramite il colore, la sua personale e ironica interpretazione della moda e della bellezza femminile: le donne delle immagini in mostra si liberano per l’occasione delle pose più canoniche della fotografia di moda, per farsi portavoce di una nuova eleganza non convenzionale che ne rivela il lato più disinvolto e sensuale.
Le opere esposte, tra ritratti inediti e immagini dipinte a mano, raccontano la creatività e l’irriverenza di un personaggio per cui le arti hanno sempre rappresentato un mezzo imprescindibile di valorizzazione e di supporto alla moda, elevata ben oltre il proprio valore d’uso. Gli studi e le ricerche condotti sono stati di così vasta portata che, in una carriera lunga più di 60 anni con più di un milione di scatti, sarebbe difficile trovare anche un solo intervento senza allusioni, punti di riferimento o ispirazione alle arti visive, al cinema e ai grandi maestri dell’arte e della fotografia.
Gian Paolo Barbieri: l’arte come musa ispiratrice
“Da sempre amo l’arte, in tutte le sue declinazioni. Fin da piccolo l’ispirazione al teatro e al cinema furono una spinta importante. Poi leggendo tanto, studiando l’arte classica, guardando ai maestri del passato o semplicemente guardandomi intorno e prendendo spunto da ciò che si animava intorno a me, sviluppavo il mio occhio artistico. Immaginavo e disegnavo nella mia mente ciò che avrei voluto fosse il risultato del servizio, costruivo i miei set in maniera impeccabile, sempre con una citazione, più o meno esplicita, all’arte, al cinema o all’architettura”.
La curatrice Giulia Manca a proposito del metodo creativo di Gian Paolo Barbieri
“Barbieri sperimenta, inventa e poi smonta per poi ricomporre a suo piacimento ciò che lo circonda: prende in prestito atmosfere e situazioni da dipinti che da sempre apprezza, da film che lo tengono ancora incollato allo schermo e da poesie che non riesce a far a meno di recitare. Con un fascino sfrenato per i riferimenti e le citazioni, è consapevole che attraverso il suo sguardo prende forma una dimensione parallela, nuova, frutto della sua immaginazione, tanto impossibile quanto convincente.
Gian Paolo colpisce per la sua imprevedibilità di utilizzo dei materiali: dalla plastica che veste la modella Frauke Quast in acqua, alle maschere del servizio in Venezuela, al plexiglass ornato di piccoli diamanti da cui emerge il volto di Isa Stoppi.
Di fatto la sua fotografia non è mai stata la fotografia della realtà. Il mondo che descrive è sempre l’enfatizzazione di qualcos’altro: Barbieri dipinge con la macchina fotografica una teatralizzazione enfatica. Interpreta, traduce e crea, costringendo il pubblico a sognare la realtà. Egli non ha mai seguito le mode, è sempre riuscito a mantenere la propria identità pur piegandosi a idee nuove, a soluzioni suggerite da mutamenti sociali e culturali. Barbieri non dimentica mai che la moda rimane sempre la messa in scena della desiderabilità. Al centro di questa scena c’è sempre la donna, animata da una ludica e irriverente ironia, che non sarà mai del tutto rivelata”.
Qualcosa in più su Gian Paolo Barbieri
Da oltre 60 anni, Gian Paolo Barbieri (Milano, 1935) è uno dei fotografi internazionali più influenti nell’ambito della moda. Collaborando alla realizzazione delle più grandi campagne pubblicitarie per marchi internazionali come Valentino, Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Giorgio Armani, Bulgari, Chanel, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana e Vivienne Westwood, il lavoro di Barbieri ha riempito con scatti iconici e senza tempo, per interi decenni, le pagine di Vogue Italia, Vogue Paris, Vogue America, L’Officiel, GQ e Vanity Fair. Classificato come uno dei migliori quattordici fotografi di moda dalla rivista Stern, Barbieri è un artista sempre più presente all’interno di prestigiose collezioni museali, tra cui il Victoria and Albert Museum e la National Portrait Gallery di Londra, il Kunstforum di Vienna, Palazzo Reale di Milano, il MAMM di Mosca e l’Erarta Contemporary Art Museum di S. Pietroburgo, il Musée du quai Branly di Parigi e la Nicola Erni Collection in Svizzera. Nel 2018 Gian Paolo Barbieri ha ricevuto a New York il Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale (Outstanding Achievement in Fashion). Nel giugno 2022, L’uomo e la bellezza, il primo film-documentario realizzato sull’opera e la vita dell’artista vince il premio del pubblico nella sezione Biografilm Art & Music del Biografilm Festival 2022 di Bologna.
Gian Paolo Barbieri. Unconventional
- A cura di Giulia Manca
- 29 ARTS IN PROGRESS gallery, via San Vittore, 13 (MI)
- dal 29 novembre 2022 al 22 aprile 2023
- martedì-sabato, 11-19
- ingresso gratuito
- fondazionegianpaolobarbieri.it