Fino al 6 agosto sul lungomare di Senigallia (AN) appassionati di cultura e musica anni '40 e '50 animeranno l'edizione numero 23 del Summer Jamboree. Instax, sponsor del festival, partecipa con le sue analogiche a sviluppo istantaneo, tra cui la Instax Square SQ40 che abbiamo utilizzato per raccontare l'evento.
A Senigallia in questi giorni è in corso una grande festa a cielo aperto con concerti dal vivo, Dance e Boot Camp, sfilate d’auto e moto d’epoca, esposizioni fotografiche, Burlesque Cabaret. L’edizione numero 23 del Summer Jamboree riunisce appassionati di cultura e musica anni ’40 e ’50, ma pure giornalisti, fotografi e youtuber a caccia di volti e di storie da raccontare. Tra questi ci siamo anche noi di fotocult.it che, in controtendenza rispetto al resto della “ciurma” radunata per l’occasione da Fujifilm Italia, abbiamo preferito rinunciare del tutto alla vlog camera e ai microfoni, alle schede SD e ai treppiedi, ai led e alle batterie, e utilizzare solamente una fotocamera a sviluppo istantaneo. Imbracciata la Instax SQ40 e indossata una sgargiante camicia a fiori per passare il più possibile inosservati, ci siamo calati nella festa a caccia di “cartoline” e golosi aneddoti.

Fearless Devid Motordrome, l’ultimo e unico motordrome rimasto in Italia, datato 1937.
Realizzato nel 1937 e unico in Italia (solo altri 20 sono sparsi nel mondo) il Fearless Devid Motordrome è un suggestivo e gigantesco barile in legno alto 5 metri e dal diametro di 10, al cui interno si inseguono e gareggiano due assi del motociclismo acrobatico. Nel 2019 si sono celebrati i primi 100 anni di questa attrazione, vista per la prima volta nello storico Luna Park di Coney Island a New York City e oggi di base sul lungomare di Senigallia.
Jacat e Davide sono le due star del Fearless Devid Motordrome, che percorrono oltre 40 volte al minuto guidando le loro motociclette senza mani, seduti di lato o in piedi sulle pedane. A volte, se gli va, procedendo anche affiancati. Davide ci racconta che raggiunta la massima velocità, il pilota deve sopportare un’accelerazione gravitazionale superiore ai 2G, ossia un peso oltre due volte maggiore a quello del proprio corpo. Jacat è più schivo, non parla italiano e conosce poco l’inglese. Ma è considerato da tutti gli addetti ai lavori, compreso Davide, il Valentino Rossi di questa disciplina.
Jay Ernest: il tributo a Johnny Cash
Jay Ernest è invece il talentuoso cantante dei Church of Cash, una band tributo dedicata a Johnny Cash. Si esibisce sul palco centrale di Senigallia a tarda sera, cappello in testa e chitarra alla mano. La musica è stata una presenza costante per tutta la vita di Ernest: “Canto da quando ero molto giovane” assicura. “La mia voce è cambiata un anno in anticipo rispetto ai miei compagni di classe e quando cantavamo nel coro, il direttore sapeva immediatamente che ero io. Da ragazzo lavoravo in campagna per mettere da parte i soldi necessari ad acquistare la prima chitarra. Avevo 13 anni. Amavo già la voce di Johnny Cash”.
Summer Jamboree 2023: altre storie dal festival
Per le vie della città abbiamo incontrato tantissime persone disposte a regalarci un sorriso e a raccontarci la loro storia in cambio del ricordo di una foto stampata all’istante dalla nostra Instax Square. Come Guido, fresco proprietario di una Dune Buggy rosso fiammante dal quale, però, non riesce a scendere se non con fatica. Ha un cane di nome Fiocco di Neve, ma lui lo chiama Titty perché “altrimenti non si gira”. Ci sono poi Marta e Hichem, ragazzi che oltre alla casa da quest’anno condividono anche la passione per lo Swing. Elias, il DJ, ama la techno ma fa ballare tutti sulle note di Benny Goodman dal suo camioncino azzurro degli anni ’60. Nel frattempo i ragazzi dell’Hawaiian Bar dissetano i ballerini scesi in pista. Tra i più scalmanati incontriamo le due sorelle Valentina e Michela, che quest’anno hanno convinto anche Moira a partecipare per la prima volta al festival.
Al Summer Jamboree non manca nemmeno il barbiere. Ma guai a chiedergli un taglio moderno. C’è poi chi sfoggia tatuaggi e chi preferisce mostrare al pubblico comicità e doti canore. Piero e Vasco, invece, sono appassionati di storia militare e arrivano in piazza guidando un residuato bellico del 1942 al cui restauro hanno lavorato per ben tre anni.
La fotografia digitale ha rivoluzionato le nostre vite e per certi versi reso superflua la stampa. Conserviamo le nostre storie fotografiche solo nella memoria smartphone, dimenticandoci di mettere in sicurezza, su carta stampata, le giornate più belle della nostra vita. Collezionare ricordi tangibili è invece un’iniziativa davvero consigliabile e il “metodo” che abbiamo sposato durante il festival è risultato divertente, coinvolgente ed efficace.



Frida Kahlo e Nickolas Muray: fotografie di un amore clandestino
dal 15 marzo al 20 luglio 2025

Tutto Joel Meyerowitz, dalla street photography agli autoritratti con la frittata
dal 25 marzo al 24 agosto 2025
