I due pesi massimi della ripresa video “sportiva”, DJI e Insta360, hanno iniziato a sfidarsi duramente anche nel campo della ripresa a 360°. Questo da quando DJI, leader indiscusso nel campo dei droni, ha annunciato la sua prima action cam con capacità di ripresa sferica, Osmo 360. Un prodotto che entra in diretta competizione con la X5 di Insta360, marchio che ha reso le riprese sferiche un fenomeno di massa. Entrambi i modelli si posizionano ai vertici della categoria, ma la nostra analisi comparativa rivela come arrivino a questo risultato attraverso percorsi radicalmente diversi.
Al cuore dell'immagine: sensori e obiettivi a confronto
La prima, fondamentale differenza la troviamo nel cuore pulsante di ogni fotocamera: il sensore. DJI sceglie una strada audace e intrigante, equipaggiando la sua Osmo 360 con un sensore CMOS quadrato da 1,1 pollici. Questo formato 1:1 nativo è intrinsecamente più efficiente per la cattura di un’immagine sferica. A differenza dei sensori rettangolari tradizionali, infatti, permette di sfruttare quasi tutta l’intera area sensibile senza sprecare preziosi pixel periferici che, inevitabilmente, cadrebbero al di fuori del cerchio immagine proiettato dall’obiettivo.
Insta360, dal canto suo, rimane fedele a un approccio più tradizionale e collaudato, con un sensore CMOS 3:2 – più piccolo – da 1/1,28″. Anche l’obiettivo della Osmo 360 vanta un’apertura appena maggiore della X5, di f/1,9 anziché f/2. Un margine apparentemente minimo, ma che sul campo, al calar del sole o in interni con poca luce, può tradursi in migliori prestazioni complessive.
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Questa superiorità tecnica si riflette anche sul fronte della post-produzione, dove DJI alza l’asticella offrendo una registrazione con profondità colore a 10 bit e profilo D-Log fino alla risoluzione massima di 8K. Per chi mastica color grading, queste parole significano una cosa sola: una gamma dinamica e una ricchezza tonale superiori, che consentono di “tirare” le curve in fase di editing con una flessibilità impensabile per il pur valido I-Log a 8 bit della Insta360, limitato peraltro al 5,7K. È un punto che sposta l’ago della bilancia verso DJI per i professionisti e i videomaker più esigenti. Entrambi i dispositivi possono essere connessi via Wi-Fi ai sistemi microfonici tascabili proposti dai due Costruttori, ma chi volesse affidarsi al solo audio registrato direttamente in camera, sappia che la Insta360 è la sola a integrare un filtro antivento fisico.
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Ergonomia e design: due filosofie costruttive
Maneggiandole, le differenze si dovrebbero certamente notare. Con i suoi 183 grammi, la DJI è leggermente più compatta e leggera dei 200 grammi della Insta360. Una minuzia? Non per chi pensa di montarla su un drone FPV o su un casco, dove ogni grammo conta. Entrambe hanno un monitor: quello della DJI Osmo 360 è OLED, mentre quello della Insta360 X5 è “solo” LCD, seppur di diagonale superiore e orientato in verticale.
Interessante anche la scelta sullo storage: DJI integra 105GB di memoria interna, espandibile via MicroSD. Una sicurezza in più che salva da dimenticanze. Insta360 fa una scelta di campo opposta: nessuna memoria interna, tutto è affidato alla scheda MicroSD.
Un altro spunto di riflessione riguarda la riparabilità, un tema caldo per strumenti destinati all’azione. Insta360 ha fatto tesoro dell’esperienza e propone sulla X5 obiettivi modulari e sostituibili dall’utente. Un graffio sulla lente si risolve con l’acquisto di un nuovo modulo. DJI, invece, opta per obiettivi fissi, offrendo un servizio di sostituzione a pagamento – o la Care Refresh per un anno a 28 euro – che, seppur più economico del ricambio fai-da-te di Insta360, implica un’assistenza e tempi di attesa. Anche la resistenza all’acqua segna un distinguo: la Osmo 360 è certificata per immersioni fino a 10 metri, mentre la X5 si spinge fino a 15 metri senza bisogno di custodie aggiuntive. Un vantaggio netto per gli amanti delle immersioni.
Prestazioni video e arsenale creativo
Entrambe le contendenti sfoggiano una capacità di registrazione in video di 8K/30fps. Ma solo la Osmo 360 si spinge fino a 8K/50fps. La Insta360 X5 risponde con una specializzazione sullo slow-motion a risoluzioni inferiori, raggiungendo i 120fps in 4K contro i 100fps della rivale. La scelta, qui, dipende puramente dallo stile di ripresa e dalle esigenze narrative del singolo creator. Sul fronte fotografico, invece, la differenza è quasi abissale: i 120 megapixel ottenuti tramite stitching dalla DJI surclassano i 72MP della X5, offrendo fotogrammi sferici con un livello di dettaglio che li rende molto più versatili per la stampa o per pesanti ritagli.
DJI Osmo 360 | Insta360 X5 | |
---|---|---|
Sensore | CMOS 1:1 da 1,1” | CMOS 3:2 da 1/1,28” |
Apertura diaframma | f/1,9 | f/2 |
Peso | 183g | 200g |
Memoria interna | 105GB + MicroSD | Solo Micro SD |
Autonomia 8K/30 | Fino a 100 minuti | Fino a 93 minuti |
Tipo di schermo | OLED | LCD |
Attacco filettato | 1/4” nella parte inferiore | 1/4” nella parte inferiore |
Ricambio obiettivi | Sostituibili in assistenza | kit fai-da-te disponibile |
Protezione lente | Supporta protezioni | Supporta protezioni |
Resistenza all’acqua | Fino a 10 metri | Fino a 15 metri |
Protezione dal vento | Nessuna protezione fisica | Presente filtro antivento |
Audio esterno | Compatibile via Wi-Fi | Compatibile via Wi-Fi |
Risoluzione massima | 8K/50 | 8K/30 |
Risoluzione ad alto framerate | 4K/100 | 4K/120 |
Profondità colore | 10 bit | 8 bit |
Gamma Log | D-Log disponibile fino a 8K | I-Log disponibile fino a 5,7K |
Stabilizzazione | Rocksteady 3.0 | Flowstate |
Foto | 120MP | 72MP |
Modalità notturna | Supernight | Pure Video |
Prezzo indicativo (agosto 2025) | 480 euro | 589 euro |
Prezzo e verdetto
Arriviamo infine al nodo cruciale, quello che per molti determinerà la scelta finale: il prezzo. Qui, DJI sferra un attacco deciso. Con un prezzo di listino di 480 euro per il kit base, che include già alcuni accessori, la Osmo 360 si posiziona in modo aggressivo, quasi a voler democratizzare l’accesso a riprese a 360° di altissimo livello. È una strategia chiara, mirata a conquistare un’ampia fetta di mercato, dai vlogger ai professionisti attenti al budget. La Insta360 X5, con i suoi 589 euro, si colloca su una fascia superiore. Un prezzo giustificato da un ecosistema più maturo, un’app di editing universalmente apprezzata per la sua immediatezza e, soprattutto, dalla modularità dei suoi obiettivi.
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