Napoli
Dal 13 aprile al 1° settembre 2025
Più di cinquanta fotografie di Napoli scattate da Mimmo Jodice dialogano con i dipinti metafisici di Giorgio de Chirico nella mostra Mimmo Jodice. Napoli metafisica.
Archi, ombre, statue e monumenti rappresentano gli elementi di contatto tra i due artisti e rimarcano la capacità di Jodice di ritrarre i luoghi come se fossero pezzi di imprevedibili nature morte.
La personale – allestita fino al 1° settembre presso la Cappella Palatina, la Cappella delle Anime del Purgatorio e l’Armeria di Castel Nuovo (NA) – è il primo appuntamento di Napoli contemporanea 2025, il programma di mostre e installazioni voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione. L’iniziativa è volta a rafforzare la vocazione al contemporaneo della città di Napoli, con progetti pensati appositamente per gli spazi pubblici da protagonisti dell’arte del nostro tempo.
Qualcosa in più su Mimmo Jodice
Mimmo Jodice è nato nel 1934 a Napoli, dove tuttora vive. Fotografo di avanguardia fin dagli anni Sessanta, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione e al riconoscimento della fotografia italiana anche in campo internazionale. Negli anni Cinquanta, spinto dalla passione per l’arte, il teatro e la musica, si è dedicato da autodidatta al disegno e alla pittura e nei primi anni Sessanta ha scoperto la fotografia.
Ha iniziato una serie di sperimentazioni, usando il mezzo fotografico non come strumento descrittivo, ma creativo, realizzando lavori di matrice concettuale. Tra gli anni Sessanta e Settanta, Jodice ha fotografato i più importanti artisti delle neoavanguardie, da Warhol a Beuys, da De Dominicis a Paolini, Kosuth, LeWitt, Kounellis, Nitsch. Negli stessi anni si è impegnato in un’indagine socio-antropologica sulla ritualità, sfociata nel 1974 nella realizzazione del libro Chi è devoto.
Dal 1970 Jodice ha iniziato a tenere corsi sperimentali all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha insegnato fino al 1994. Negli anni Settanta il suo forte impegno sociale e politico si è manifestato in una fotografia documentaria capace di raccontare drammi, tensioni e speranze della città partenopea e dei suoi abitanti. Nel 1980 Jodice ha abbandonato la fotografia sociale e ha pubblicato Vedute di Napoli, una nuova indagine, sottilmente visionaria, sulla realtà degli spazi urbani e del paesaggio. Nel 1985 ha iniziato una lunga ricerca sul mito del Mediterraneo.
Mimmo Jodice: esposizioni e riconoscimenti
Il lavoro di Mimmo Jodice è stato esposto in prestigiose sedi in Italia e nel mondo, come il Museo del Louvre di Parigi, la Fondazione MAST di Bologna, le Gallerie d’Italia a Torino, la Fondazione Forma di Milano, Museo Madre di Napoli e il museo Eretz di Tel Aviv.
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti dal fotografo ricordiamo il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei, assegnato nel 2003 per la prima volta a un fotografo, la laurea honoris causa in architettura ricevuta nel 2006 dall’Università degli Studi Federico II di Napoli e la nomina nel 2011 a Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres conferitagli dal Ministero della Cultura francese. Nel 2023 è pubblicato da Contrasto il suo racconto autobiografico Saldamente sulle nuvole.
Il progetto espositivo Napoli metafisica è finanziato dalla Regione Campania con i fondi del Programma Operativo Complementare e promossa dal Comune di Napoli con l’organizzazione e la comunicazione della casa editrice Electa, e la collaborazione dello Studio Mimmo Jodice e della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Mimmo Jodice. Napoli metafisica
- A cura di Vincenzo Trione
- Castel Nuovo, via Vittorio Emanuele III – Napoli
- dal 13 aprile al 1° settembre 2025
- lun-sab 10-18. Domenica chiuso
- intero 6 euro, ridotto 3 euro
- comune.napoli.it
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