Il fotografo paesaggista Stefano Pellegrini ha rispolverato un vecchio scatto del 2019 per reinterpretarlo con un nuovo processo di elaborazione. “Era il 3 novembre di due anni fa – racconta l’autore – e sono stato così fortunato da essere alla guida dell’ultima automobile ammessa a percorrere la strada per il rifugio Auronzo, presso le Tre Cime di Lavaredo, prima che questa fosse chiusa. Il tempo era pessimo, e presto la pioggia battente si è trasformata in una bufera di neve, ma il panorama era mozzafiato. Le Tre Cime erano completamente avvolte da nuvole e neve, e l’unico obiettivo di cui disponevo per riprendere la maestosa scena davanti ai miei occhi era un 24mm. Per ampliare la visuale ho optato per una panoramica verticale, abbassando il più possibile il punto di ripresa per includere nell’inquadratura le rocce innevate a terra a fare da linea guida verso la montagna”. Stefano ha esteso la profondità di campo fino a ridosso del punto di ripresa realizzando un focus stacking delle rocce in primo piano, mentre per eliminare i fiocchi di neve in caduta libera ha sottratto da una pila di immagini (30 scatti realizzati su treppiedi, senza variazioni di inquadratura né di messa a fuoco) tutti i puntini bianchi in sospensione. Ha concluso fondendo le due immagini finali in una panoramica verticale. “Con questo nuovo editing – conclude l’autore – ho cercato di riprodurre un’atmosfera cupa che richiamasse alcuni scenari della saga di Tolkien, The Lord of the Rings, di cui sono un grande appassionato”.
- reflex full frame Nikon D850
- Tokina AT-X 24-70mm f/2,8 PRO FX
- 1/80sec
- f/8
- 100
- telecomando e treppiedi
- composizione di una panoramica verticale realizzata tramite la fusione di due immagini – primo piano e sfondo – generate tramite due differenti tecniche di stacking