Roma
Dall’11 settembre al 10 novembre 2024
Prorogata al 12 gennaio 2025
Intorno alla metà degli anni ’70 esplodeva la ribelle e carismatica corrente punk; pochi anni dopo fioriva la cultura dark, riconducibile non tanto ad un’unica tendenza musicale, quanto a un look costruito intorno a un colore di valenza simbolica: il nero. L’aspetto esteriore diveniva un messaggio per la società: abbigliamento, accessori, acconciatura e make-up contribuivano a una definizione identitaria non convenzionale.
Negli anni ’80 il fotografo romano Dino Ignani ha ritratto le persone, i luoghi e gli eventi legati alla scena dark di Roma, tra moda musica e poesia. Da queste fotografie del lato ombroso della Capitale nasce la mostra Dino Ignani. 80’s Dark Rome, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere dall’11 settembre al 10 novembre 2024 (prorogata al 12 gennaio 2025).
I ritratti dark di Dino Ignani
Il nucleo centrale del progetto espositivo è costituito dal ciclo di ritratti, denominato Dark Portraits, che Ignani ha dedicato ai giovani che animavano la vita notturna dell’epoca.
Si tratta prevalentemente di ritratti in posa realizzati su set allestiti nei bar, nelle discoteche storiche e nuove di Roma (Piper, Black Out, Uonna Club, Olimpo, Supersonic, Angelo Azzurro, X-Club, Venice) e nei locali di altro genere, come la vineria Fidelio a Trastevere.
Per il suo progetto personale Ignani ha prodotto un archivio di circa cinquecento immagini, perlopiù in bianco e nero.
Nel gennaio del 1985 i Dark Portraits di Ignani furono esposti per la prima volta in uno spazio pubblico a Palazzo Braschi – sotto forma di slideshow nell’ambito della mostra collettiva Immagini per Roma. Archivio fotografico e divenire urbano – con il titolo Invito alla notte. Tre mesi dopo i ritratti vennero pubblicati sul mensile Rockstar, ad accompagnare un articolo di Roberto D’Agostino intitolato “Gente di notte”. Lo stesso D’Agostino scrisse poi un testo critico ad hoc sul lavoro del fotografo.
Dino Ignani fotografa la poesia
La mostra Dino Ignani. 80’s Dark Rome comprende anche altri lavori realizzati negli anni ’80 da Ignani, in vario modo riconducibili al suo sguardo su una Roma notturna, in ombra, periferica e camaleontica. Ai ritratti dei giovani dark si affiancano volti e corpi di donne e uomini coinvolti nel mondo della poesia. Tra le persone fotografate in quegli anni da Ignani c’è Porpora Marcasciano, riconosciuta oggi come figura storica del movimento LGBTQ, attivista, scrittrice. Porpora era ancora una studentessa universitaria, giovane pittrice, quando Ignani la scelse come prima modella di un progetto, poi interrotto, sulla comunità trans romana.
Il percorso espositivo di 80’s Dark Rome
La prima sala della mostra 80’s Dark Rome è interamente dedicata ai Dark Portraits, con un mosaico di oltre cento fotografie analogiche in bianco e nero.
Nella seconda sala vengono presentate alcune stampe vintage (ovvero eseguite all’epoca dello scatto), ma anche fotografie di formato più grande, tratte dalle diapositive originali.
Nelle teche trovano invece spazio cataloghi, riviste, libri e altre pubblicazioni che documentano il percorso creativo del fotografo, dagli esordi lungo tutti gli anni Ottanta e oltre.
Qualcosa in più su Dino Ignani
Dino Ignani è nato nel 1950 a Roma, dove vive tutt’oggi. Ha iniziato a occuparsi di fotografia a metà degli anni ’70, concentrandosi sulla documentazione della scena artistica e culturale. Nel 1979 ha partecipato alla collettiva Roma città viva promossa dal quotidiano Paese Sera al Museo del Folklore di Piazza S. Egidio. Tre anni dopo, insieme ai tre fotografi romani Aldo Venga, Stefano Fontebasso De Martino e Maurizio De Rosa, Ignani è tornato a esporre negli spazi dell’attuale Museo di Roma in Trastevere, in occasione della mostra Universo urbano, curata da Diego Mormorio.
Un evento determinante nell’evoluzione del percorso creativo di Ignani fu il Festival internazionale dei poeti, svoltosi nel 1979 sulla spiaggia di Castelporziano. Da allora il fotografo ritrae i poeti italiani, dai nomi già consacrati (alcuni ormai scomparsi, come Giorgio Caproni, Attilio Bertolucci, Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Patrizia Cavalli, Valentino Zeichen) agli autori emergenti.
Negli stessi anni in cui iniziò a fotografare i poeti Ignani avviò un ciclo di ritratti all’interno delle discoteche romane, in particolare nei club e nelle serate legati all’universo dark.
Una selezione di duecento fotografie del ciclo Dark Portraits è risultata tra i vincitori del bando PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, ed è entrato nelle collezioni della Sovrintendenza Capitolina di Roma Capitale.
La mostra, a cura di Matteo Di Castro, è promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Alla mostra 80’s Dark Rome si accompagna la pubblicazione del libro Dark Rome 1982-1985. Dino Ignani, edito da Viaindustriae, a cura di Matteo Di Castro, con testi di Daniela Amenta, Diego Mormorio, Emanuele De Donno e un’intervista a Dino Ignani.
Dino Ignani. 80’s Dark Rome
- A cura di Matteo Di Castro
- Museo di Roma in Trastevere, piazza S. Egidio 1/b – Roma
- dall’11 settembre al 12 gennaio 2025
- mar-dom 10-20. Lunedì chiuso
- intero 7,50 euro (residenti 5 euro); ridotto 5 euro (residenti 4 euro)
- www.museodiromaintrastevere.it
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