Evoluzione e ibridazione: queste le linee che ispirano il nuovo zoom supergrandangolare full frame destinato alle mirrorless Sony. Il FE PZ 16-35mm f/4 G ha la zoomata motorizzata per andare incontro alle esigenze dei videomaker e la costruzione, leggera e resistente, che apprezzano reporter e paesaggisti. Eccolo all’opera.
Come abbiamo più volte notato, si sta finalmente concretizzando la potenzialità della tecnologia mirrorless in termini di compattezza e leggerezza del sistema. Se qualche anno fa le ottiche destinate alle senza-specchio erano spesso quelle nate per le reflex con l’aggiunta di un “tubo di prolunga”, quindi per assurdo più grandi e ingombranti delle progenitrici, adesso si moltiplicano le proposte di obiettivi progettati ex novo. Sony è molto attiva su questo fronte e il penultimo modello presentato lo dimostra pienamente. Si tratta di uno zoom autofocus supergrandangolare a formato pieno, chiamato FE PZ 16-35mm f/4 G e in vendita a 1.500 euro. Vediamo cosa porta in dote.
- Nitidezza ottima anche ai bordi e a tutta apertura a qualsiasi focale
- Bokeh eccellente
- Costruzione compatta, leggerissima e resistente alle intemperie
- Autofocus rapidissimo e silenzioso
- Abbondanza di comandi diretti e personalizzabili
- Sensibilità al controluce
- Distorsione molto evidente al netto di correzioni digitali
Scheda tecnica Sony FE PZ 16-35mm f/4 G
- Prezzo 1.500 euro (agosto 2022)
- Importatore Sony Italia, Via Rizzoli, 4 – 20132 Milano; sony.it
- Matricola 4301069
- Apertura massima f/4
- Apertura minima f/22
- Schema ottico 13 lenti in 12 gruppi
- Angolo di campo (35mm) 107°-63°
- Angolo di campo (APS-C 15,6×23,7mm) 83°-44°
- Minima distanza di messa a fuoco 0,28-0,24m
- Ingrandimento massimo 1:4,3
- Lamelle del diaframma 7
- Diametro filtri 72mm
- Paraluce a corolla con innesto a baionetta (in dotazione)
- Dimensioni diametro 80,5mm, lunghezza 88,1mm
- Peso 353g
- Innesti disponibili Sony E
Sony FE PZ 16-35mm f/4 G: zoom motorizzato
Se FE, come noto, indica la compatibilità con le mirrorless formato pieno, meno conosciuto è l’acronimo PZ, che sta per Power Zoom. Il nuovo obiettivo, che copre un angolo compreso tra 107° e 63°, ha la variazione di focale affidata esclusivamente a motori incorporati di tipo lineare, per inciso, incredibilmente silenziosi. Non c’è quindi accoppiamento meccanico tra la ghiera della zoomata (quella di mezzo, nel barilotto) e le lenti. Tantomeno tra queste ultime e il cursore sul fianco sinistro, che riporta le lettere T e W (tele e wide). Se per la composizione fotografica la ghiera resterà il mezzo preferito, il cursore rappresenta una validissima alternativa durante le riprese video, perché consente di zoomare (a velocità variabile a seconda dell’ampiezza del movimento sul cursore stesso) con bassissimo rischio di far vibrare la fotocamera e assicurando fluidità di movimento. La zoomata è anche pilotabile tramite telecomando e la sua reattività, sia in stand-by che in ripresa, è gestibile tramite il menu della fotocamera. Di certo l’azionamento elettrico drena parte dell’energia accumulata nella batteria della fotocamera. Durante il nostro test, condotto con una Alfa 7 Mark IV, non abbiamo però notato significative riduzioni dell’autonomia, che resta uno dei punti forti di tutto il sistema mirrorless Sony Alfa.
Il 16-35mm PZ si affianca a un altro zoom motorizzato, con focale 28-135mm e luminosità f/4, ma quest’ultimo ha una vocazione spiccatamente videografica, è voluminoso e pesante (162,5mm di lunghezza e quasi 1,5kg di massa), e costa quasi il doppio dell’altro (2.800 euro).
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