Mentre viaggia verso il secolo di storia, Canon affronta le nuove sfide legate all’evoluzione della comunicazione per immagini. Sfide non solo tecnologiche, ma anche psicologiche, per affrontare compiutamente il mercato e comprendere tendenze ed esigenze di chi vive, per passione e professione, il mondo dell’imaging. La creazione di un ecosistema è da sempre una mossa vincente. Ma in ambito fotografico e video può non essere così semplice. Anche per la presenza sempre più diffusa dell’intelligenza artificiale. Abbiamo chiesto a Giuseppe D’Amelio qualche chiarimento sul pensiero di Canon in quest’epoca di transizione e forte ibridazione.
Canon parla di “Total Imaging Experience” come di una visione strategica. Può spiegarci cosa significa esattamente questo concetto?
La Total Imaging Experience è molto più di una semplice strategia: è una visione profonda e inclusiva che guida ogni scelta di Canon, dalla tecnologia ai servizi. Immaginatela come un grande albero: le sue radici affondano in oltre 90 anni di innovazione e passione per l’immagine, mentre i suoi rami si estendono verso il futuro, abbracciando ogni forma di espressione visiva.
Ogni ramo rappresenta un elemento dell’ecosistema Canon — fotografia, video, stampa, gestione e condivisione — che si intrecciano per offrire un’esperienza fluida, completa e coinvolgente. Ma ciò che rende questa visione davvero unica è il suo impatto sulla vita delle persone: professionisti e amatori, creativi e narratori, tutti trovano in Canon un compagno fidato che li accompagna nel loro percorso, arricchendo ogni momento e stimolando la loro immaginazione.
Non si tratta dunque solo di fotocamere e stampanti. Qual è l’obiettivo concreto di questa visione?
La Total Imaging Experience non si limita a fornire strumenti: ispira, connette e trasforma. È il filo invisibile che lega l’atto di catturare un’emozione alla possibilità di condividerla, stamparla, conservarla e riviverla. È il modo in cui Canon dà forma alle storie di ognuno di noi.
FOTO Cult da sempre sostiene la stampa, non solo con ambizioni fine art, ma anche semplicemente per continuare a scrivere per immagini la memoria delle nostre vite, delle nostre famiglie. Qual è il punto di vista di Canon?
La stampa è il punto di arrivo naturale di ogni processo creativo legato all’immagine. È il momento in cui l’intangibile diventa tangibile, in cui l’emozione catturata prende forma e diventa parte della nostra memoria visiva. Canon crede profondamente nel valore della stampa, non solo in ambito professionale o fine art, ma anche come strumento quotidiano per raccontare le nostre vite. Per questo investiamo in soluzioni che rendano la stampa accessibile, versatile e di altissima qualità, come le imagePROGRAF PRO-1100 e PRO-310, capaci di restituire ogni dettaglio con fedeltà cromatica e profondità. Stampare significa dare valore all’immagine, renderla duratura, e Canon vuole continuare a essere il partner tecnologico di chi sceglie di farlo.
La Total Imaging Experience non si limita al singolo prodotto, ma crea un vero e proprio insieme di dispositivi e servizi pensati per chi ama raccontare storie per immagini. Al centro ci sono la qualità visiva, la libertà di espressione e la possibilità di trasformare ogni idea in qualcosa di concreto — che tu sia un appassionato alle prime armi o un professionista del settore. È un modo di vivere l’immagine che rende tutto più semplice, fluido e ispirante.
Come si traduce questa filosofia in termini concreti per l’utente finale?
La filosofia Canon si concretizza in un ecosistema pensato per essere modulare, scalabile e inclusivo, capace di accompagnare ogni utente lungo il proprio percorso creativo, qualunque sia il livello di esperienza. I neofiti possono iniziare con soluzioni semplici e intuitive come EOS R100, EOS R50 ed EOS R8, mentre i creator e i vlogger trovano risposte alle loro esigenze con prodotti “video-first” come PowerShot V10, PowerShot V1 ed EOS R50 V, che offrono funzionalità avanzate in un formato accessibile.
A completare l’esperienza, Canon propone anche soluzioni portatili per la stampa, come le stampanti SELPHY e Zoemini, che permettono di trasformare immediatamente i contenuti digitali in ricordi tangibili. Queste stampanti compatte e connesse sono ideali per chi desidera condividere la propria creatività ovunque, in tempo reale, rendendo la stampa parte integrante del processo creativo.
In questo modo, Canon non offre solo prodotti, ma un ecosistema fluido e coerente che consente a ogni utente di esprimersi, evolvere e condividere, dalla cattura dell’immagine alla stampa finale.
A proposito di accessibilità, a Canon va riconosciuto il merito di aver introdotto fotocamere abbordabili, ma la maggior parte delle ottiche ha un’aura di “esclusività”, in particolare la serie L. Possono gli amatori aspettarsi un ampliamento della gamma di obiettivi con un rapporto prezzo/prestazioni più favorevole?
È vero, la serie L incarna il massimo della qualità Canon, pensata per i professionisti più esigenti. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo investito molto per rendere il nostro ecosistema RF più accessibile anche agli appassionati e ai creativi emergenti.
Un esempio concreto è l’introduzione di obiettivi come lo zoom RF 28-70mm f/2.8 IS STM, che offre luminosità costante f/2.8 in un corpo leggero e compatto, pensato per chi cerca prestazioni elevate senza dover necessariamente investire nei modelli top di gamma. In abbinata con lo zoom grandangolare RF 16-28mm f/2.8, forma una coppia ideale per chi desidera alta qualità e luminosità, ma con un formato più contenuto e accessibile. Inoltre, la gamma RF-S continua ad espandersi, proponendo soluzioni compatte e leggere per chi utilizza fotocamere APS-C come EOS R50 o R100.
Il nostro obiettivo è chiaro: rendere la qualità Canon accessibile a un pubblico sempre più ampio, senza compromessi sull’esperienza d’uso. E sì, possiamo anticipare che ci sono novità in arrivo: stiamo lavorando per ampliare ulteriormente la gamma con ottiche che combinano performance, versatilità e un rapporto prezzo/prestazioni pensato proprio per gli appassionati.
E per i professionisti, l’offerta è all’altezza delle attese?
Direi proprio di sì. I professionisti oggi trovano in Canon un ecosistema pensato per rispondere alle esigenze più avanzate. Parliamo di strumenti come la EOS R5 Mark II, la EOS R1 e le videocamere EOS C80 e EOS C400, o la recentissima EOS C50, che offrono prestazioni di altissimo livello. A tutto questo si affianca un parco ottiche RF in continua espansione, che garantisce flessibilità e qualità in ogni situazione.
Ma il vero valore aggiunto è l’integrazione tra hardware e software: fotocamere, obiettivi, piattaforme cloud come image.canon, software di editing come Canon DPP e soluzioni di stampa professionale lavorano insieme in modo fluido. È un ecosistema completo, che accompagna il professionista lungo tutto il processo creativo, dalla cattura dell’immagine alla sua finalizzazione.
Negli ultimi anni il videomaking ha conosciuto un’esplosione senza precedenti. Come si è mossa Canon in questo scenario?
Il videomaking ha vissuto una rivoluzione profonda, diventando parte integrante della comunicazione quotidiana. Dai social media al vlogging, il linguaggio video è ormai universale: milioni di persone lo utilizzano per raccontare storie, condividere esperienze e costruire community. In questo contesto, Canon ha saputo interpretare il cambiamento con una visione chiara e una proposta tecnologica evoluta, capace di rispondere alle esigenze di creator, professionisti e appassionati.
Che risposte ha fornito Canon a questa nuova domanda di contenuti video?
Canon ha ampliato la propria gamma con soluzioni pensate per ogni livello di esperienza e ambizione creativa. Dopo il successo della PowerShot V10, sono arrivati due nuovi strumenti per i content creator: la PowerShot V1, compatta e potente, ideale per chi crea contenuti per YouTube, TikTok o Instagram con uno stile distintivo; e la EOS R50 V, una mirrorless con obiettivi intercambiabili, perfetta per chi vuole fare un salto di qualità nella produzione video, mantenendo semplicità e portabilità.
Ma la novità che sta già facendo parlare di sé è la EOS C50, l’ultima arrivata nella linea Cinema EOS. Pensata per i professionisti e per chi cerca una qualità cinematografica in un corpo compatto, la C50 combina prestazioni elevate, versatilità e un prezzo estremamente competitivo. È la risposta perfetta per chi lavora in ambito documentaristico, branded content, eventi live o produzioni indipendenti, offrendo un equilibrio ideale tra qualità, ergonomia e accessibilità.
Canon continua così a sostenere la creatività visiva, offrendo strumenti che permettono a chiunque di raccontare storie con impatto, autenticità e stile.
Quali caratteristiche rendono la EOS R50 V un modello particolarmente interessante per i creator?
La EOS R50 V è pensata per chi vuole fare un salto di qualità nella creazione di contenuti, offrendo strumenti avanzati in un corpo compatto e intuitivo. Il sensore APS-C da 24,2 megapixel garantisce immagini nitide e dettagliate, mentre l’autofocus Dual Pixel CMOS AF II con riconoscimento intelligente dei soggetti assicura una messa a fuoco rapida e precisa, anche in movimento. La registrazione video in 4K a 60p, unita al supporto per Canon Log 3, apre nuove possibilità creative in fase di editing e color grading, rendendola perfetta per chi vuole raccontare storie con uno stile cinematografico.
Parliamo di versatilità: a chi è adatta realmente la R50 V?
La EOS R50 V è una fotocamera ibrida che si adatta perfettamente a una vasta gamma di creator: dai vlogger in cerca di leggerezza e qualità, ai filmmaker emergenti che desiderano realizzare cortometraggi, interviste o contenuti branded con un look professionale. La compatibilità con l’intera gamma di obiettivi RF e RF-S permette di costruire un kit su misura per ogni esigenza, mentre la connettività avanzata e l’interfaccia user-friendly la rendono ideale anche per chi è alle prime armi ma non vuole scendere a compromessi sulla qualità.
Perché un moderno content creator dovrebbe sentire il bisogno di qualcosa di diverso rispetto allo smartphone?
Il passaggio dallo smartphone a strumenti più evoluti non è solo una questione tecnica: è un atto di consapevolezza creativa. Un content creator sente il bisogno di qualcosa di diverso quando capisce che per distinguersi, raccontare storie più potenti e costruire un’identità visiva riconoscibile, servono strumenti che vadano oltre il quotidiano.
È qui che entrano in gioco soluzioni come Canon PowerShot V1 ed EOS R50 V: pensate per chi vuole fare un salto di qualità, offrendo controllo totale sulla luce, profondità cinematografica, audio cristallino e una resa visiva che trasmette professionalità fin dal primo frame.
Non si tratta solo di migliorare la qualità: si tratta di evolvere come creator, di costruire un brand personale, di accrescere il proprio pubblico e di trasformare la passione in professione. Canon è al fianco di chi vuole fare questo salto, con strumenti pensati per liberare la creatività e dare forma a contenuti che lasciano il segno.
In sintesi, qual è la vera ambizione di Canon nei confronti dei content creator?
Canon non si limita a offrire strumenti: costruisce un ecosistema creativo che sostiene e valorizza ogni content creator nel proprio percorso evolutivo. L’ambizione è trasformare la passione per l’immagine in un linguaggio visivo sempre più consapevole, professionale e distintivo, accompagnando i creator dalla scoperta alla piena espressione del loro potenziale.
Come vede Canon l’avanzata dell’intelligenza artificiale? La creazione di immagini e, ormai, video ha raggiunto una qualità sorprendente…
L’intelligenza artificiale rappresenta una delle trasformazioni più profonde e dirompenti nel settore dell’imaging. Canon la interpreta non solo come una tecnologia abilitante, ma come un vero e proprio catalizzatore di innovazione, capace di ridefinire il modo in cui le immagini vengono catturate, elaborate e vissute.
Già oggi l’IA è parte integrante dei nostri sistemi: dai meccanismi avanzati di autofocus basati sul riconoscimento intelligente dei soggetti, alla regolazione automatica delle impostazioni in tempo reale, fino all’ottimizzazione dei flussi di lavoro per fotografi e videomaker. Queste soluzioni non solo semplificano l’esperienza utente, ma la rendono più fluida, intuitiva e potente, permettendo a chi crea contenuti di concentrarsi sulla propria visione artistica anziché sulla complessità tecnica.
Canon vede l’IA come un’opportunità per ampliare le possibilità espressive, offrendo strumenti che potenziano la creatività senza sostituirla. In questo senso, il nostro approccio è profondamente umano-centrico: crediamo che la tecnologia debba essere al servizio dell’autore, valorizzandone lo stile, la sensibilità e l’intento narrativo.
Allo stesso tempo, siamo pienamente consapevoli delle implicazioni etiche e culturali legate alla generazione automatica di immagini e video. L’IA solleva interrogativi importanti sulla veridicità, sull’autenticità e sul ruolo dell’autore nell’era della creazione algoritmica. Per questo Canon promuove un uso responsabile dell’intelligenza artificiale, investendo in ricerca e sviluppo per garantire trasparenza, controllo e consapevolezza nell’utilizzo di queste tecnologie.
In sintesi, Canon abbraccia l’intelligenza artificiale come una leva strategica per costruire una Total Imaging Experience (che supporta tutto il processo creativo, dallo scatto, produzione, post-produzione e distribuzione) sempre più evoluta, inclusiva e sostenibile. L’IA non è altro che uno strumento evoluto per automatizzare e migliorare ogni fase del processo nel quale l’innovazione tecnologica si coniuga con il rispetto per la creatività umana.

Chi è Giuseppe D'Amelio
Laureato in Ingegneria Informatica, Giuseppe D’Amelio è Imaging Technologies Country Director di Canon Italia dal 2023.
Con oltre 20 anni di esperienza in ambito tecnologico e consulenziale, ha ricoperto ruoli di vertice nel gruppo Canon.
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