Servono 1.600 euro per aggiudicarsi il nuovo Sony FE 14mm f/1,8, supergrandangolo appartenente alla famiglia di ottiche di maggior prestigio del Produttore nipponico, vale a dire la G Master. Pensato per fare il paio con le mirrorless Sony equipaggiate con un sensore full frame (e quindi con innesto FE), offre una focale di ben 6mm più corta rispetto al 20mm f/1,8, che sinora era il più ampio grandangolo a focale fissa di Sony. Fanno di meglio solo i due zoom 12-24mm f/2,8 e f/4 (il primo appartenente alla stessa serie GM, l’altro alla più abbordabile G), ottiche che a ogni modo costano sensibilmente di più di questa nuova proposta fissa (in particolare per acquistare lo zoom con apertura f/2,8 serve sborsare più del doppio). Fra gli elementi a favore del 14mm troviamo, inoltre, sia la maggiore apertura massima relativa, sia le dimensioni; queste ultime, in particolare (83×99,8mm e 460g), pongono il nuovo nato in netto vantaggio anche rispetto ad altre omologhe ottiche della concorrenza (vedi Sigma 14mm f/1,8). Sono 14 elementi in 11 gruppi quelli che compongono lo schema ottico del Sony FE 14mm f/1,8: fra le altre, due lenti XA (eXtreme Aspherical), una asferica tradizionale e tre a bassissima dispersione (due ED e una Super ED).
Non manca ovviamente il trattamento antiriflesso Nano AR Coating applicato sulla lente frontale per prevenire la comparsa degli artefatti frequenti nelle riprese in controluce parziale. La messa a fuoco del nuovo grandangolare Sony, che è costruito secondo i migliori standard del produttore nipponico (assicurata la resistenza a polvere e schizzi d’acqua), è interna e attuata da due motori lineari; si focheggia a partire da 25cm di distanza dal piano focale. Il paraluce a corolla è fisso, realizzato in metallo, e protegge da colpi accidentali la lente frontale convessa che non deborda da detta appendice; si tratta di una soluzione che impedisce di utilizzare filtri circolari o a lastre applicati davanti alla lente frontale, ragion per cui in corrispondenza dell’innesto dell’ottica è previsto un alloggiamento per i filtri in gelatina. Sul barilotto, oltre al cursore per commutare la messa a fuoco (AF/MF), si trova anche un pulsante programmabile dalla fotocamera, che di default è impostato per consentire il blocco della messa a fuoco. In fatto di prestazioni ottiche il produttore fa sapere di aver concentrato gli sforzi – oltre che sulla resa, che definisce da riferimento per questa classe di ottiche – anche sul contenimento della distorsione, “presente in quantità del tutto trascurabile”.