• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
venerdì, 27 Giugno, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home LIBRI IN LIBRERIA

Perché sono triste? Quando la fotografia sa essere una medicina

Tra smile, palloncini rosa, nature morte e alberi che sorridono, Dana Stirling ci parla del suo libro fotografico “Why Am I Sad” e del suo modo di affrontare la depressione attraverso la fotografia.

Francesca Orsi di Francesca Orsi
12 Maggio 2025
in IN LIBRERIA, INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Dana Stirling Why Am I Sad libro fotografico

Visto in un’ottica estetica e di linguaggio fotografico Why Am I Sad di Dana Stirling appare come un libro animato da immagini concettuali, astratte, compositivamente ben congegnate, ma non è solo questo. Spesso si dice che non sia necessario, soprattutto se ci si ritrova davanti a questo tipo di fotografie, venire a conoscenza della storia che c’è dietro, aggiungere alla componente visiva una descrizione di cosa si sta guardando. Eppure, il lavoro di Stirling acquisisce valore proprio in virtù della storia di vita che racconta, una storia, quella dell’autrice, in cui la fotografia risulta essere la medicina alla depressione e il modo per liberarsi da un peso interiore che se inespresso risulterebbe altamente nocivo. Le immagini di Why am I sad sono testimonianza del valore terapeutico della fotografia e di questo abbiamo parlato con l’autrice.

Cosa ti ha spinto, inizialmente, a prendere in mano la macchina fotografica e fotografare?

Fin da giovane mi sono ritrovata a documentare costantemente i miei amici con una piccola macchina fotografica digitale che portavo ovunque. Più tardi, quando i cellulari hanno iniziato ad avere la fotocamera, tutto è stato ancora più semplice. È stato solo nella mia adolescenza, però, che ho iniziato a riflettere seriamente su ciò che mi interessava e su cosa volevo fare della mia vita. In seguito, sperimentando con la fotografia in modo più artistico ho cominciato a pensare che quella poteva essere una pratica da sviluppare ed esplorare.

Graveside Smile, Manns Choice, PA © Dana Stirling, Why Am I Sad
Graveside Smile, Manns Choice, PA © Dana Stirling, Why Am I Sad

Nel libro indichi la fotografia sia come salvatrice, sia come aguzzino. Perché?

Per me, la fotografia è sempre stata, in fondo, una forma di comunicazione. All’inizio non si trattava di parlare agli altri, ma a me stessa. La mia mente è un flusso costante di dialoghi, sempre in corsa, sempre in ascolto. Raramente c’è un momento di silenzio dentro di me e la fotografia è diventata un modo per mettere a tacere quel rumore, non silenziandolo, ma dandogli forma. Mi ha permesso di dialogare con la mia voce interiore, di dare un senso al caos, di tradurre le emozioni in immagini. La fotografia è stata uno strumento per elaborare le emozioni che spesso sembrano troppo opprimenti per essere definite. Attraverso di essa, ho trovato un modo per connettermi con il mondo esterno, non solo per mostrare come vedo le cose, ma per offrire uno scorcio di come le provo.

Con il passare degli anni, convivere con depressione e ansia ha fatto sì che il momento creativo diventasse per me sia un bisogno che un peso. Il desiderio di creare immagini non mi abbandonava mai, ma la capacità di agire su quel desiderio a volte svaniva. Sentivo il peso delle idee non scritte, delle immagini non realizzate, e iniziavo a dubitare di me stessa. Quando non scattavo mi sentivo in colpa e quando mi sentivo in colpa diventava più difficile scattare. Il ciclo si alimentava da solo, silenziosamente e con insistenza.

Deer, Queens, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad
Deer, Queens, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad

Il mio rapporto con la fotografia è complicato, forse perché è così profondamente intrecciata con il mio mondo emotivo. La fotografia è sia il mio rifugio che la mia lotta, mi salva e mi perseguita, mi ascolta quando nessun altro lo fa, ma pretende anche cose che non sempre sono in grado di dare. Eppure, nonostante tutto, ci torno anche quando non ne ho voglia, semplicemente perché ne ho bisogno. La fotografia è il modo in cui do un senso alla mia presenza. E forse è questo che la rende mia.

In che periodo temporale hai prodotto le immagini di Why Am I Sad?

Per molti versi, credo di aver sempre creato immagini per questo progetto, anche molto prima di conoscerne l’esistenza. I temi mi accompagnano da sempre: la famiglia, la depressione e, più intimamente, il rapporto con mia madre. Questi fili attraversano silenziosamente il mio lavoro fin dagli anni dell’università. Ripensandoci, mi rendo conto che anche nei lavori precedenti si intravedevano scorci, sussurri di questa narrazione più profonda che cercava di formarsi.
È solo negli ultimi anni che il progetto ha iniziato a prendere forma con maggiore chiarezza, diventando lentamente qualcosa di specifico e coeso. Nel libro, le prime immagini risalgono al 2015 e si estendono fino al 2023.

Pride of Madeira, Shoreline Highway, CA © Dana Stirling, Why Am I Sad
Outgrown, Weedsport, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad

Parli di ereditarietà del trauma, del fatto che anche tua madre soffrisse di depressione e che questo peso sia una questione familiare che passa di generazione in generazione. Anche il patrimonio visivo, il guardare il mondo, ha un valore epigenetico. Pensi che la tua visione del mondo, attraverso la fotografia, appartenga in qualche modo anche a tua madre?

A essere sincera, non credo che io e mia madre viviamo il mondo allo stesso modo. Quello che intendo è che la sua depressione, il suo dolore e il suo silenzio hanno plasmato l’atmosfera in cui sono cresciuta, hanno alterato le dinamiche familiari e, di conseguenza, hanno plasmato me. Non per cattiveria o intenzione, ma per gravità. La sua tristezza è diventata il peso attorno a cui ruotava tutto e per molto tempo ho portato con me rabbia e risentimento per questo. Sono diventata una persona diversa a causa delle sue lotte, a causa di ciò che è rimasto inespresso e irrisolto. Siamo intrecciate – geneticamente, emotivamente, intimamente. Condividiamo una tristezza, sì, e per certi versi siamo simili. Ma penso anche che siamo molto diverse, o forse spero che lo siamo.

Mi piace credere di aver tracciato la mia strada, anche se è iniziata entro i limiti che lei ha involontariamente posto e pensare di aver fatto qualcosa che lei non ha mai potuto fare appieno: vivere. Bisogna parlare, dare un nome al dolore, trasformarlo in qualcosa, senza nascondersi. Quindi sì, forse hai ragione: io e mia madre condividiamo qualcosa, ma per me, la fotografia è sempre stata mia ed è sempre esistita al di fuori dei confini della famiglia, al di fuori della pesantezza. È l’unica cosa che ho costruito interamente da sola, nonostante tutto. È il posto in cui vado per sentirmi libera, per sentirmi ascoltata, per sentire di esistere al di là delle ombre da cui provengo.

In A Jar, Queens, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad
In A Jar, Queens, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad

Nel tuo libro ci sono molti dettagli che tornano: insegne, smile, posizioni, prospettive, il manifestarsi della natura…

Credo che la ripetizione sia sempre stata un mio istinto silenzioso. Gli elementi ricorrenti non sono solo motivi visivi, sono una sorta di struttura che ho costruito per me stessa nel tempo. Quando il contenuto emotivo dell’opera sembra travolgente o astratto, questi dettagli mi danno qualcosa a cui aggrapparmi. Sono come punti di riferimento visivi a cui torno, consciamente o inconsciamente, per orientarmi. In un certo senso, diventano un linguaggio. Un modo per dire: ‘Sono già stato qui’, oppure: ‘Questa sensazione ha una forma, un luogo’. 

Non si tratta sempre di documentare la realtà, ma di creare un ritmo, qualcosa di costante nel caos. C’è un linguaggio negli oggetti, nelle composizioni, in ciò che viene scelto e in ciò che viene omesso. È difficile spiegare a parole ciò che accade inconsciamente: quali decisioni vengono prese intuitivamente, quali emozioni si intrecciano senza che io me ne renda nemmeno conto.

Dinner for One, Barstow, CA © Dana Stirling, Why Am I Sad
Dinner for One, Barstow, CA © Dana Stirling, Why Am I Sad

Il tuo libro, per chi non conosce la tua storia, appare come un insieme di immagini molto concettuali, ma immagino che per te ogni immagine sia una storia. Ce ne puoi raccontare qualcuna?

Hai assolutamente ragione: ogni foto racchiude una storia, anche se a prima vista sembra silenziosa o ‘noiosa’. Prendiamo, ad esempio, la foto dell’hot dog nell’auto d’epoca. Quella foto è stata scattata durante una visita sulla costa occidentale insieme a mio marito, in un piccolo museo nascosto della Route 66. Quando siamo entrati, una coppia ci ha accolto calorosamente. La moglie ci ha raccontato con orgoglio di come pianificasse tutti i loro viaggi on the road in raccoglitori: pagine e pagine di attenta organizzazione. C’era qualcosa di dolce e tenero nel modo in cui lo ha condiviso. 

Ho aiutato mio marito a fotografare una vecchia pompa di benzina arrugginita, uno di quegli oggetti che sembrano contenere il tempo al loro interno. Inizialmente sono stata attratta dall’auto d’epoca, poi ho notato l’hot dog di plastica, che aveva per qualcosa di surreale. Non è stato facile scattare: ho dovuto sporgermi goffamente nell’auto, in uno spazio scarsamente illuminato, cercando di guardare attraverso il mirino e di tenere tutto fermo. È stato uno di quei piccoli momenti di silenzio che ti rimangono impressi. Quando ci siamo tornati, in occasione di un altro viaggio, abbiamo trovato il museo completamente chiuso. Quella foto ora è un piccolo ricordo di un luogo che non esiste più.

Memorabilia, Seligman, AZ © Dana Stirling, Why Am I Sad
Pink Balloons, Doylestown, PA © Dana Stirling, Why Am I Sad
Sunny Side Up, Boonsboro, MD © Dana Stirling, Why Am I Sad
Upside Down Smile, Ringtown, PA © Dana Stirling, Why Am I Sad

Pensi che possa servire educare alla comunicazione visiva chi soffre di depressione?

Certo, penso che la cosa più importante sia creare spazio affinché le persone possano parlare e condividere. Sono cresciuta con l’idea che certe conversazioni non dovessero avere luogo, che dovessero essere nascoste e che si dovesse semplicemente affrontarle in solitudine. Si vive la vita esteriormente, mentre interiormente tutto viene represso. Abbandonare questa mentalità è stato incredibilmente liberatorio per me e credo che possa essere utile anche agli altri. Per alcuni, questo tipo di espressione può avvenire attraverso la comunicazione visiva, come la fotografia o l’arte. Per altri, può manifestarsi in modi diversi. Ciò che conta è che le persone abbiano modo di aprirsi, senza paura di parlare di ciò che stanno attraversando. Si tratta di dare il permesso, sia a noi stessi che agli altri, di non tenere tutto chiuso dentro.

Long Reach Cemetery, New Matamoras, OH © Dana Stirling, Why Am I Sad
Hold On, Queens, NY © Dana Stirling, Why Am I Sad

Ulteriori fotografie e informazioni sul lavoro di Dana Stirling sono disponibili sul sito della fotografa: www.danastirling.com.

cover libro fotografico dana stirling Why am I sad

Titolo Why Am I Sad
Fotografie di Dana Stirling
Formato 20x24cm
Pagine 112
Prezzo 44 euro
Lingua inglese
Editore Kehrer Verlag Heidelberg
Data pubblicazione11 settembre 2024
ISBN 978-3969001592

Acquista su Amazon
Acquista su kehrerverlag.com
Sostieni il giornalismo specializzato di qualità! Se acquisti tramite il link in questo articolo, FOTO Cult, quale affiliato Amazon, potrebbe ricevere una piccola commissione che non influisce sul prezzo di vendita.

Una selezione di libri da non perdere secondo la redazione di fotocult.it

LIBRI

Libri di fotografia da regalare a Natale 2024

di Redazione Fotocult
7 Dicembre 2024
banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Barbara Peacok, American Bedroom
IN LIBRERIA

American Bedroom: Barbara Peacock fotografa gli americani in camera da letto

Una raccolta di scatti intimi e...

di Jessica Barresi
25 Giugno 2025
Ralph Gibson. Photographs 1960-2024
RECENSIONI

Ralph Gibson: viaggio tra le enigmatiche fotografie di un sonnambulo

“Ralph Gibson. Photographs 1960-2024” è il...

di Jessica Barresi
10 Giugno 2025
Le foreste dell'orso Silvano Paiola libro fotografia naturalistica
GREENPICS

Fotografare gli orsi selvatici nelle più suggestive foreste del mondo

Silvano Paiola racchiude più di dieci...

di Jessica Barresi
21 Maggio 2025
Limousine Kathy Shorr libro fotografico
RECENSIONI

Kathy Shorr, la fotografa autista che trasformò una limousine nel più originale degli studi mobili

Il libro fotografico “Limousine” nasce dalla...

di Jessica Barresi
2 Maggio 2025
WildLOVE Pedro Jarque Krebs
GREENPICS

WildLOVE: gli animali così non li avete mai visti

Il nuovo libro fotografico di Pedro...

di Jessica Barresi
13 Marzo 2025
Cousins, libro fotografico Kristen Joy Emack. L'Artiere
IN LIBRERIA

Cousins: capelli intrecciati e magnetici legami di sangue

La fotografa americana Kristen Joy Emack...

di Redazione Fotocult
7 Febbraio 2025
banner nikon summer promo
Tags: Libri Fotografici
Articolo precedente

Le fotografie bugiarde di Joan Fontcuberta

Articolo successivo

Nikon, scattano le offerte d’estate su mirrorless, obiettivi e binocoli

Articolo successivo
nikon-summer-promo-apre-evidenza

Nikon, scattano le offerte d'estate su mirrorless, obiettivi e binocoli

Login login per unirti alla discussione
banner WhatsApp fotocult.it

Articoli recenti

sony cas verify

Sony Camera Verify: l’autenticità delle foto corre su un link

27 Giugno 2025
Sony World Photography Awards 2026

Aperte le iscrizioni ai Sony World Photography Awards 2026: una nuova occasione per emergere nel mondo della fotografia

27 Giugno 2025
Insta360 Flow 2

Insta360 Flow 2: Pro nelle funzioni, Lite nel prezzo

26 Giugno 2025
Laowa 12mm Zero-D

Nuovo Laowa 12mm f/2.8 Lite Zero-D FF: il rinnovato supergrandangolare per full frame si fa leggero, anche nel prezzo

26 Giugno 2025
Barbara Peacok, American Bedroom

American Bedroom: Barbara Peacock fotografa gli americani in camera da letto

25 Giugno 2025
Evidenza TAMRON 16-30mm F:2.8 G2

Sta arrivando il nuovo Tamron 16-30mm f/2,8 G2: anche con innesto Nikon Z

24 Giugno 2025
Risoluzione “classica”, tecnologia moderna: il test della Panasonic Lumix S1II

Risoluzione “classica”, tecnologia moderna: il test della Panasonic Lumix S1II

23 Giugno 2025
Alfred Eisenstaedt mostra fotografica CAMERA Torino

Alfred Eisenstaedt: il fotografo dei baci, delle celebrità e dei gerarchi nazisti

23 Giugno 2025
Cinzia Canneri. Women’s bodies as battlefields

Corpi di donne come campi di battaglia: premiato al World Press Photo 2025, ecco l’impressionante reportage di Cinzia Canneri

22 Giugno 2025
mostre fotografia estate 2025

Estate 2025: ecco le mostre fotografiche da non perdere in Italia e dintorni

21 Giugno 2025
Leica M3 asta

La prima Leica M3 numerata va all’asta e potrebbe superare quota 500.000 euro

20 Giugno 2025
Marco Meniero analemma lemniscata sole fotografia astronomica panoramica

Il fotografo del cielo che cattura i passi del sole

20 Giugno 2025
PROMO Nikon KIT

Nikon Summer Edition Special Kit: c’è tempo fino al 22 giugno

19 Giugno 2025
Leica Monopan 50 evid

Leica MONOPAN 50: la prima pellicola in 100 anni e forse non è neanche fatta in casa

19 Giugno 2025
nuovo viltrox af 85mm f1.4 pro

Nuovo Viltrox AF 85mm F1.4 Pro: il ritratto “professionale” ora è per tutti

19 Giugno 2025

Naviga per tag

Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame Instax L-Mount Laowa Leica Lumix Macro Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

sony cas verify

Sony Camera Verify: l’autenticità delle foto corre su un link

27 Giugno 2025
Sony World Photography Awards 2026

Aperte le iscrizioni ai Sony World Photography Awards 2026: una nuova occasione per emergere nel mondo della fotografia

27 Giugno 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Pop-up canale whatsapp FOTO Cult
LOGO_FOTOCult_black.png
Ricevi
ogni settimana
una selezione
degli articoli
più importanti pubblicati
su FOTOCult.it
Ricevi ogni settimana
una selezione degli articoli
più importanti
pubblicati su FOTOCult.it

Iscriviti alla nostra newsletter!

*campo obbligatorio
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?