Come Quoi? L’Éternité per Marguerite Yourcenar, o La luna e i falò per Pavese, Wild è il libro in cui Nick Nichols sembra ripensare a tutto e congedarsi: un racconto testamentario, un’Odissea a ritroso, scritta dal fotografo stesso in un suo immaginario ritorno a Itaca.
Non è dunque semplicemente la recensione di un libro quella che sto scrivendo. Ma qualcosa di più profondo, la cronaca di qualcosa che non avevo capito.
Wild, oltre che straordinario, è un monumentale volume fotografico che raccoglie l’opera del fotografo naturalista Michael “Nick” Nichols.
Ho attraversato a brevi tratti la creazione di Wild a partire dalla grande mostra dedicata al suo lavoro nell’ambito del Festival La Gacilly-Baden Photo 2019. Le gigantografie di Nichols esposte all’aperto nel Gutenbrunner Park erano uno spettacolo. Lois Lammerhuber e sua moglie Silvia sono gli organizzatori del Festival. Sono anche editori. Ho chiesto a Silvia: “Come siete arrivati a pubblicare Wild?”. Mi ha riposto: “Avevamo organizzato una grande mostra con le sue fotografie e, nello stesso periodo, era prevista anche una mostra al Museo di Storia Naturale di Vienna. A Nick piace la nostra casa editrice — il modo in cui realizziamo i libri, la qualità e i temi che trattiamo. Così ci abbiamo lavorato insieme alcuni giorni, con lui e la sua moglie Reba. Et voilà, il risultato è stato straordinario”.
La struttura di Wild è semplice e potente: nessun testo esplicativo, nessuna didascalia che guidi lo sguardo. Le pagine sono dedicate esclusivamente alle immagini — circa 240 fotografie selezionate tra le più significative della carriera di Nick, disposte in ordine cronologico, dal 1980 ai giorni più recenti.
La scelta di questo tipo di impaginato è di Nichols che ha voluto che il lettore guardasse e si emozionasse, piuttosto che leggere e interpretare le immagini. “Wild è concepito come un libro che deve essere per il lettore un’esperienza visiva e contemplativa — dice Nick — un libro da lasciare aperto su una pagina, fino a che abbia tempo di cantare la sua storia. Poi si passa a un’altra pagina”.
L’unico testo di Wild è alla fine. Nick scrive: “La mia vita nella fotografia è finita. Non ne sono triste — è un passaggio naturale. Negli ultimi anni, Reba e io abbiamo entrambi avuto problemi fisici seri: lei ha affrontato un tumore al cervello e io ho superato un ictus. Ora, mentre ci stiamo riprendendo, cammino con lei e penso a ciò che le mie immagini hanno realizzato, a ciò che potrebbero ancora realizzare. Che cosa significano? A che cosa portano? La risposta è un filo evidente che attraversa la mia vita e la mia carriera: e porta a WILD”.
Attraverso le immagini il libro ci conduce in un viaggio globale, dalle savane africane alle foreste pluviali, dalle montagne selvagge ai deserti remoti. L’insieme fotografico offre uno spaccato del mondo naturale nei suoi momenti più intensi: cacce, scene familiari di vita animale, paesaggi estremi, scontri e quiete, bellezza pura e durezza dell’esistenza selvaggia.
Molte foto sono state ottenute con mesi passati sul campo, a volte utilizzando trappole fotografiche a infrarossi o particolari strategie di mimetismo. Questo approccio consente agli animali — nei loro comportamenti spontanei — di dominare una scena in cui il fotografo scompare.
L’opera è stata concepita come edizione limitata. Il formato del libro è piuttosto imponente: 38,5×25,5cm, in edizione rilegata in tela, con copertina che incorpora una foto applicata. È anche inclusa una stampa fotografica fine art 18x24cm in edizione speciale. Chi fosse interessato, lo può comperare su booksforfriends.photo, al costo di 125 euro.
Chi è Michael Nichols
Michael “Nick” Nichols (1952, Alabama) è uno dei più influenti fotografi naturalisti americani. Dopo gli esordi con l’agenzia Magnum, entra nel 1989 nel team di National Geographic, dove firma reportage leggendari su leoni, elefanti e foreste pluviali. Maestro della fotografia documentaria ambientale, ha introdotto tecniche innovative come le fototrappole a infrarossi e le panoramiche ad alta definizione degli alberi secolari. Tra i suoi lavori più celebri: The Last Lions of Africa, Megatransect e Redwood Giants. Vincitore del World Press Photo e dell’ICP Infinity Award, nel 2014 ha ricevuto il Lifetime Achievement Award dal National Geographic.
La casa editrice Lammerhuber
Edition Lammerhuber è una casa editrice austriaca fondata nel 2008, specializzata in libri illustrati d’arte, fotografia e reportage visivo.
Si propone come punto di riferimento per i “writer-photographers”, aspirando a pubblicare libri con fotografie emozionali di alto livello, realizzati con cura artigianale in tutte le fasi di produzione — dalla scelta del materiale alla rilegatura. Ha ricevuto riconoscimenti, tra cui quello di Best Publisher nel Premio Europeo del Libro FEP per l’anno 2017.
Titolo Wild
Fotografie e testo di Michael “Nick” Nichols
Formato 38,5×25,5cm
Pagine 320
Copertina rigida
Prezzo 125€
Lingua inglese
Editore Lammerhuber
Data Pubblicazione settembre 2020
ISBN 978-3-903101-75-3
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