Il fotografo, ecobiologo e divulgatore Matteo Luciani ha percorso buona parte dei 406 km di lunghezza del fiume Tevere, importante corso d’acqua italiano troppo spesso riconosciuto con l’accezione negativa legata al suo degrado, nonostante il forte impatto antropico che nel corso del tempo ha interessato gran parte del bacino tiberino. Le sponde, i paesaggi circostanti e i fondali del Tevere, infatti, sono composti da “ambienti integri e ricchi di biodiversità che garantiscono al fiume un grande valore dal punto di vista ecologico, naturalistico e paesaggistico”, sottolinea l’autore.
Luciani è partito dalle sorgenti del fiume, sul Monte Fumaiolo, nell’Appennino tosco-romagnolo, per poi procedere verso la Toscana e l’Umbria fino al Lazio, passando per la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa. Il fiume poi incontra Roma, e nelle immagini che raccontano questo “incontro” Luciani sottolinea anche la natura “urbanizzata” di tale tratto di fiume. Il libro, in definitiva, raccoglie un viaggio lungo tre anni alla scoperta di terre vicine alla propria “casa”, perché l’esplorazione alla ricerca di bellezza può essere compiuta anche a un passo dal paesaggio – umano e geografico – in cui siamo nati.
Titolo Tiberis. L’altra faccia del Tevere
Lingua italiano
Fotografie 136
Formato 28x24cm
Pagine 168
Prezzo 32 euro
ISBN 9788889578551
Editore Pandion