Stra (VE)
Dal 24 aprile al 27 ottobre 2024
“Garolla appartiene alla generazione del fotogiornalismo solo perché, nell’epoca in cui si espresse il suo talento, i musei, soprattutto in Italia, non prendevano in considerazione la fotografia come un’espressione artistica”. Così Uliano Lucas si riferisce al lavoro di Federico Garolla, protagonista della mostra Federico Garolla. Gente d’Italia/Fotografie 1948-1968, esposta al Museo Nazionale di Villa Pisani di Stra (VE) fino al 27 ottobre 2024.
La monografica offre, attraverso gli scatti di Garolla, uno spaccato della società italiana nel secondo dopoguerra, durante gli anni della faticosa ripartenza, “gli anni in cui, con affanno – si legge nel comunicato stampa – si cercava di sanare le divisioni e le ferite di una guerra persa e dalla trascorsa tragedia si traeva forza e creatività per avviare quello che più tardi sarà riconosciuto come il ‘Miracolo italiano’.
L’obiettivo di Federico Garolla era spaziare, con prontezza e lucidità, dal luccichio delle prime sfilate di moda, al nascente star system, alla gente comune. Un lavoro che ci rende l’immagine di un popolo bisognoso di ritrovare la consapevolezza di appartenere ad una nazione e di partecipare alla ricostruzione attraverso una storia nuova di ottimismo e modernità”.
Federico Garolla: reportage, sartoria, cinema e arte
La mostra riunisce oltre 100 fotografie di Federico Garolla, una selezione che comprende i suoi reportage sul mondo del cinema, il suo innovativo lavoro dedicato al mondo della sartoria romana con ritratti di Valentino, Capucci, le Sorelle Fontana e Schuberth, nonché la manifestazione della sua grande passione per gli artisti del calibro di Guttuso e De Chirico, ripresi nei loro atelier, i musicisti come Stravinsky a Rubinstein e gli scrittori più celebri, tra i quali Elsa Morante e Ungaretti, cui si prestò di fare da autista pur di goderne la vicinanza.
Qualcosa in più su Federico Garolla
Federico Garolla nacque a Napoli nel 1925. Nel 1936 si trasferì in Eritrea con la famiglia, dove si avvicinò al mondo del giornalismo e della fotografia, scrivendo sul Corriere di Asmara. Rientrato a Napoli alla fine della Seconda Guerra Mondiale iniziò a collaborare con il Mattino, il Domani d’Italia, la Settimana Incom. Nel 1950 si trasferì a Milano per dedicarsi completamente al fotogiornalismo: realizzò numerosi reportage per prestigiose testate come L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi. Suoi scatti sono stati pubblicati anche su riviste straniere quali Paris Match, National Geographic, Colliers, Stern. Nel 1951 fu inviato speciale di Epoca, e in seguito di Le Ore.
Dal 1953 documentò la nascita dell’alta moda italiana, immortalando i giovani stilisti nei loro atelier e le modelle per strada per riviste come Eva, Annabella, Donna, Bellezza, Arianna, Grazia e Amica. Nel 1956 si trasferì a Roma e fondò Foto Italia dell’Agenzia Italia di cui fu il primo direttore. Nello stesso tempo testimoniò la vita culturale italiana immortalano pittori, scrittori, musicisti, attori di cinema e teatro. Negli anni Sessanta aprì l’agenzia di pubblicità Studio GPO.
Garolla ha illustrato rubriche di gastronomia e libri di cucina pubblicati da Longanesi e De Agostini e nel 1968 ha iniziato la sua attività in Rai in qualità di regista e giornalista per alcune rubriche del TG e per una serie di documentari. Ha realizzato reportage fotografici dedicati a musei, luoghi d’interesse architettonico e paesaggistico, pubblicati poi da Mondadori, Rizzoli, Domus, De Agostini e nel 1982, con Mario Monti, ha costituito una casa editrice che dava alle stampe guide di musei attingendo al suo ampio archivio fotografico. Alla fine degli anni ’90 si è dedicato alla catalogazione e al recupero del suo archivio. Negli anni 2000 ha chiuso la casa editrice per occuparsi, con la figlia Isabella, della sola valorizzazione del proprio archivio.
Federico Garolla. Gente d’Italia/Fotografie 1948-1968
- A cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani
- Museo Nazionale di Villa Pisani, via Doge Pisani, 7 – Stra (VE)
- dal 24 aprile al 27 ottobre 2024
- mar-dom 9-20. Lunedì chiuso
- intero 12 euro, ridotto 6 euro
- polomusealeveneto.beniculturali.it
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