Occhi verdi e importanti note di rosso: non c’è dubbio che il colore sia uno degli elementi di punta del ritratto creativo scattato da Roberto D’Ambrosio. Eppure, c’è dell’altro ad attirare l’attenzione di chi guarda, specialmente la curiosa commistione di un make-up estroso ispirato all’iconografia del cigno nero e una forma circolare che campeggia sullo sfondo richiamando il sole nascente della bandiera del Giappone. Lo sguardo del soggetto è magnetico, l’incarnato è cinereo e accuratamente ritoccato in postproduzione, con un processo di Micro Dodge & Burn – finalizzato a correggere le imperfezioni della texture della pelle della modella – seguito da un’operazione di Dodge & Burn a livello globale, per ottimizzare i volumi del viso, i capelli, e la porzione di pelle visibile dal collo in giù.
Flash e accessori per il cerchio perfetto
A un primo sguardo verrebbe da pensare che la forma circolare sullo sfondo sia stata creata di sana pianta attraverso un software di fotoritocco. Al contrario, il cerchio rosso è stato ottenuto utilizzando un kit di accessori per la simulazione di effetti teatrali, composto da un adattatore Godox SA-17 con lente di Fresnel, un proiettore SA-P e un concentratore SA-01 da 85mm su cui il fotografo ha applicato una gelatina rossa. La combinazione di accessori montati su una monotorcia consente di intervenire sul fascio di luce e di ottenere delle forme geometriche dai bordi ben definiti.
Roberto ha posizionato il flash completo di kit Godox alla propria destra, leggermente più in alto rispetto alla modella, orientato verso il basso e verso sinistra con un’inclinazione minima per evitare distorsioni del cerchio. La luce principale consisteva invece in un flash Godox SK400 con beauty dish piazzato sul lato opposto, puntato sul volto della ragazza, dall’alto, più o meno a 45°.
Ottimizzazione con Adobe Photoshop
Per compensare l’inevitabile schiarita del cerchio provocata dalla luce parassita del flash principale, Roberto ha duplicato la forma in postproduzione, lavorando sul colore per ottenere un risultato più vivido. “La palette dei colori”, ha spiegato il fotografo, “è stata studiata utilizzando Adobe Color, in precedenza conosciuto come Kuler, uno strumento online che aiuta a combinare i colori in modo armonico. Una volta decisi i colori principali ho usato livelli monocromatici con metodo di fusione Luce soffusa o Colore. Servendomi delle maschere di livello ho applicato le variazioni cromatiche in modo mirato, lavorando solo sulle aree che volevo effettivamente modificare. Nel caso del cerchio, trattandosi di una geometria base, ho usato lo strumento forme anziché il semplice pennello”.
- reflex full frame Canon Eos 5D Mark III
- Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM
- 1/125sec
- f/10
- 100
- flash Godox SK400 con beauty dish, flash Godox SK400 con lente di Fresnel e gelatina colorata, pannello riflettente, tavoletta grafica
- Micro Dodge & Burn, Dodge & Burn, Color Grading, regolazione della saturazione, intervento sulle curve, applicazione di maschere di luminosità e ottimizzazione della nitidezza tramite Adobe Photoshop