Riccione
Dal 26 novembre 2023 al 1° aprile 2024
È in corso presso Villa Mussolini a Riccione una retrospettiva dedicata a Robert Capa, il fotografo considerato da molti il più grande fotoreporter del XX secolo, nonché fondatore, nel 1947, dell’agenzia Magnum Photos, con Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandiver. La rassegna presenta più di cento immagini in bianco e nero che documentano i maggiori conflitti del Novecento, di cui Capa è stato testimone oculare, dal 1936 al 1954, anno in cui perse la vita in Indocina, calpestando una mina antiuomo.
Robert Capa fotoreporter di guerra
Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le opere di Robert Capa raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. I suoi scatti divenuti iconici – basti pensare alla foto forse più famosa del miliziano ucciso nella guerra civile spagnola o alle uniche fotografie (professionali) dello sbarco in Normandia delle truppe americane, il 6 giugno 1944 – ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare. Un’ampia sezione dell’esposizione è dedicata alle foto scattate in Italia nel 1943/44, al seguito degli Alleati, dallo sbarco in Sicilia fino a Napoli e Cassino. In mostra sono presentate inoltre alcune foto dei suoi viaggi in Cina nel 1938, nella Germania postbellica, in Unione Sovietica, in particolare in Ucraina, e in Israele.
Gli amici di Robert Capa e il resto del percorso espositivo
Robert Capa. Retrospettiva mostra anche l’altra faccia del celebre fotoreporter, con una sezione dedicata ai suoi amici e alla vitalità con cui trascorreva il tempo in loro compagnia. Si trattava spesso di scrittori e cineasti americani come Ernest Hemingway, John Huston e Truman Capote ma non mancavano artisti come Pablo Picasso, Henri Matisse senza dimenticare la “famiglia allargata” dei fotografi Magnum.
La rassegna è articolata in tredici sezioni e comprende, in apertura, un omaggio a Gerda Taro, con cui Robert Capa ebbe una relazione molto intensa. Un ritratto di Gerda, uno di Robert e un loro “doppio ritratto”, documentano simbolicamente la loro straordinaria vicenda umana. A seguire Copenhagen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Gran Bretagna e Nord Africa 1941 – 1943, Italia 1943 – 1944, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954.
Qualcosa in più su Robert Capa
Robert Capa (Budapest, 22 ottobre 1913 -Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954), è lo pseudonimo di Endre Friedmann, inventato nel 1936 insieme alla compagna Gerda Taro. In giovane età Capa abbandona la terra natale a causa del proprio coinvolgimento nelle proteste contro il governo di estrema destra e si trasferisce in Germania. Si avvicina al mondo della fotografia con l’impiego presso uno studio fotografico a Berlino, dove collabora con l’agenzia fotogiornalistica Dephot sotto l’influenza di Simon Guttmann.
Riceve il suo primo incarico a Copenhagen nel 1932 per la conferenza di Trotskij. Nel 1933 il fotografo – di origini ebraiche – lascia la Germania alla volta della Francia a causa dell’avvento del nazismo. In Francia ha difficoltà a trovare lavoro come fotografo freelance, così dal 1936 al 1939 si sposta in Spagna, dove documenta gli orrori della guerra civile, insieme alla sua giovane compagna Gerda Taro, a cui è dedicato il romanzo di Helena Janeczek “La ragazza con la Leica”.
Un po’ per sfida, un po’ per opportunità, i due inventano il personaggio “Robert Capa”, un fantomatico celebre fotografo americano giunto a Parigi per lavorare in Europa. Grazie a questo curioso espediente la coppia moltiplica le proprie commesse. All’inizio, in effetti, il marchio “Capa-Taro” fu usato indistintamente da entrambi i fotografi (il vero cognome di Gerda era Pohorylle). Successivamente i due divisero la ‘ragione sociale’ – CAPA – e Endre Friedman adottò definitivamente per sé lo pseudonimo di Robert Capa. Nel 1937, sul fronte di Brunete in Spagna, Gerda muore sotto i cingoli di un carro armato a soli 27 anni.
Nel 1938 Capa è in Cina per la resistenza contro l’invasione giapponese. Dopo alcuni mesi a Londra, nel 1943 viene inviato in Nord Africa, per poi seguire lo sbarco degli Alleati in Sicilia, nonché lo sbarco in Normandia nel famoso D-Day. La mostra presenta anche la liberazione di Parigi nel 1944, l’invasione della Germania nel 1945, il viaggio in Ucraina e nell’Unione Sovietica nel 1947, la fondazione ufficiale dello stato di Israele nel 1948 e infine il suo ultimo incarico in Indocina nel 1954, anno della sua morte provocata da una mina antiuomo.
La rassegna è promossa dal Comune di Riccione e organizzata da Civita Mostre Cultura in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali.
È a disposizione di tutti i visitatori, inclusa nel biglietto di ingresso, un’audioguida in italiano e in inglese.
Robert Capa. Retrospettiva
- A cura di Andréa Holtzerr
- Villa Mussolini, viale Milano, 31 – Riccione
- dal 26 novembre 2023 al 1° aprile 2024
- martedì-venerdì 10-13 e 15-19; sabato, domenica e festivi 10-20. Lunedì non festivi chiuso
- intero 12 euro, ridotto 10 euro
- civita.art
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