Pietro Iannetta ama cercare attimi di luce, momenti di bellezza da sottrarre al trascorrere del tempo, e da cristallizzare per sempre in una collezione di fotogrammi. Da giovanissimo ha iniziato a scattare con una Yashica FX-3, sua prima reflex a pellicola, che aveva desiderato e atteso con la pazienza e l’eccitazione tipiche di un’epoca in cui, per acquistare una fotocamera, non bastava un click del mouse perché il corriere bussasse prontamente alla porta di casa.
“Fin da bambino – racconta – cercavo la bellezza nel fascino selvaggio della natura. Trascorrevo le mie estati nelle campagne del Molise, dove i rondoni mi sfioravano durante i loro instancabili voli festanti, e i miei occhi di bambino provavano a trattenere istanti di vita autentica, di comunione tra uomo e natura. Ancora oggi, quando trascorro del tempo in quei luoghi, mi piace farmi sfiorare dai rondoni in volo”.
Con un processo del tutto naturale l’autore ha creato un dialogo tra le sue più grandi passioni, ossia le immagini e la natura, e ha scelto di dedicarsi alla fotografia naturalistica, provando a carpire i comportamenti dei soggetti che riprende, a osservare e a conoscere con calma tutto ciò che lo circonda per osservare e conoscere a fondo anche sé stesso.
Uccello dall’aspetto regale, l’upupa è resa inconfondibile dalla sua particolare cresta, dal canto e dal curioso volo con traiettorie sinusoidali, che ne complicano la ripresa fotografica. Ho scattato quest’immagine a un esemplare in fase di atterraggio su un ramo.
- reflex full frame Nikon D5
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/2000sec
- f/8
- 720
L’airone bianco, appartenente alla famiglia degli ardeidi, è dotato di grande pazienza ed è in grado di rimanere a lungo immobile, finché non avvista una preda abbastanza vicina da poter essere infilzata con il becco attraverso un gesto fulmineo. Questo esemplare ha deciso di cacciare nei pressi di una striscia di luce riflessa nell’acqua della palude dell’Oasi WWF Lago di Alviano, in provincia di Terni, consentendomi di ottenere un’immagine dall’atmosfera suggestiva, quasi surreale.
- reflex full frame Nikon D4
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/3200sec
- f/4
- 400
Il tarabuso, anch’esso appartenente alla famiglia degli ardeidi, ha un’elevata capacità di mimetismo. Nascosto nei canneti, con il collo allungato e il becco rivolto verso l’alto, risulta quasi impossibile da vedere, anche grazie all’estrema lentezza dei suoi movimenti. È uno dei pochi uccelli capaci di prodursi nel cosiddetto booming, una vocalizzazione a becco chiuso generata dal flusso d’aria che attraversa i sacchi aeriferi. Questa fotografia è stata scattata presso l’Oasi di Alviano.
- reflex full frame Nikon D5
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/3200sec
- f/9
- 1250
Il grillaio, o Falco naumanni, è un uccello rapace appartenente alla famiglia dei Falconidi. Questa fotografia è stata scattata nella Valle del Mignone, a Tarquinia, in provincia di Viterbo, dove si è stabilita una colonia di grillai presso un bed&breakfast. Il malcapitato topolino è stato avvistato dal falco grazie alla tecnica dello Spirito Santo, che prevede che il rapace rimanga in volo sospeso nello stesso punto per qualche istante grazie a un rapidissimo battito alare. Catturata la preda con un attacco in picchiata, il grillaio l’ha portata in dono alla compagna.
- reflex full frame Nikon D5
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/3200sec
- f/9
- 1800
In questa fotografia ho voluto riprendere la potenza e l’eleganza di una poiana nel preciso momento dello stacco dal posatoio sul quale sostava. Ciò che più mi colpisce dei rapaci è lo sguardo fiero, sempre attento e intenso. Anche questa fotografia è stata scattata all’interno dell’Oasi di Alviano.
- reflex full frame Nikon D4
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/1250sec
- f/9
- 1000
Il passero solitario è un uccello splendido ma, come s’evince dal suo nome, molto schivo. Per scattare questa fotografia ho dovuto pazientare diversi giorni, finché l’affascinante volatile non si è presentato al nostro appuntamento al calar del sole, ripagando senza dubbio la lunga attesa.
- reflex full frame Nikon D4
- Nikon AF-S Nikkor 400mm f/2,8G ED
- 1/125sec
- f/9
- 640
L’Oasi WWF del lago di Alviano si estende per 900 ettari e fa parte del Parco fluviale del Tevere; si trova in Umbria, in provincia di Terni. Nata nel 1990 e gestita da WWF Oasi – l’ente gestore delle Oasi del WWF in Italia – comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce e custodisce una preziosa biodiversità, apprezzabile attraverso percorsi aperti al pubblico, capanni per il birdwatching e per la fotografia naturalistica, una torretta e un’aula all’aperto per un totale di 11 strutture.
Sul sito ufficiale oasidialviano.org è possibile consultare i giorni e gli orari di apertura, nonché prenotare attività didattiche o visite guidate.