Nikon Z8: la recensione

La Nikon Z8 arriva sul mercato a 4.599 euro solo corpo con tutte le componenti principali in comune con l’ammiraglia Z9, che però racchiude in un corpo macchina più compatto, ancorché decisamente non miniaturizzato. Ecco alla prova dei fatti la mirrorless full frame più attesa degli ultimi tempi da amatori e professionisti del mondo della fotografia e del video. La nuova Nikon Z8 ha tutte le carte in regola per competere con le top mirrorless moderne equipaggiate con un sensore full frame a elevata risoluzione. Il suo DNA infatti è lo stesso dell'ammiraglia Z9, fatte salve alcune piccole differenze che elencheremo nel corso di questo test. Viene proposta da Nikon sia in versione solo corpo a 4.599 euro , sia in kit con il 24-120mm f/4 a 5.549 euro. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano.jpg" sizes="(max-width: 1200px) 100vw, 1200px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano.jpg 1200w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-in-mano-1140x760.jpg 1140w" alt="La Nikon Z8 impugnata da un fotografo." width="1200" height="800" /> La Nikon Z8 non è certo compatta né può essere definita una piuma, doti che non si possono pretendere da una fotocamera professionale che offre, invece, robustezza sopra la media e resistenza a polvere e umidità. Indice dei contenuti <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta.jpg" sizes="(max-width: 1500px) 100vw, 1500px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta.jpg 1500w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-1140x760.jpg 1140w" alt="La calotta della Nikon Z8" width="1500" height="1000" /> Leggermente semplificata rispetto a quella della Z9, che sulla sinistra ha una torretta con il selettore dei modi di scatto, la calotta della Z8 è organizzata razionalmente. Il pannello LCD è retroilluminabile come la maggior parte dei tasti, anche quelli sul dorso. La profondità dell'impugnatura è ben calibrata, ma chi ha dita lunghe potrebbe premere accidentalmente il tasto Fn-1. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso.jpg" sizes="(max-width: 1500px) 100vw, 1500px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso.jpg 1500w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-300x235.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-1024x801.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-768x601.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-600x470.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-750x587.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-dorso-1140x892.jpg 1140w" alt="Il dorso della Nikon Z8" width="1500" height="1174" /> Il dorso della Nikon Z8 è affollato, ma molto razionale. L'unica inversione che effettueremmo è tra i tasti "cestino" e "menu" per una più rapida e pratica gestione delle immagini registrate con l'occhio al mirino. La maggior parte dei pulsanti è personalizzabile tramite menu. [adrotate group="11"] Nikon Z8: le differenze con l'ammiraglia Z9 A livello di elettronica, la Z8 sfoggia alcune funzioni assenti sulla Z9 (salvo probabili aggiornamenti firmware di quest'ultima). Citiamo il modo "tono", che abilita ad esempio la registrazione in formato Heif, e l'effetto "pelle soft", con annesso menu "impressione ritratto". Sul fronte AF, troviamo ora una voce specifica per il riconoscimento degli areomobili. Lato struttura, sparisce la torretta alla sinistra del pentaprisma, ma ovviamente non le funzioni a essa collegate, ora racchiuse logicamente sotto al pulsante per la selezione dei modi di scatto. Non troviamo più il GPS incorporato (che probabilmente avrebbe ulteriormente ridotto l'autonomia, già non eccezionale) e la presa Ethernet. La riduzione degli spazi, sebbene la Z8 non sia una macchina compatta, ha imposto anche la rinuncia al pulsante per gestire il flash e quello per i memo vocali, funzioni comunque disponibili tramite menu. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-auto-soggetto.jpg" alt="schermata-auto-soggetto" data-image="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-auto-soggetto.jpg" data-title="schermata-auto-soggetto" data-description="La Z8 guadagna il riconoscimento degli aeroplani, "nascosto" nella Z9 ma già attivo; utilissima la funzione automatica di selezione del soggetto. " /> <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-hlg-heif.jpg" alt="schermata-hlg-heif" data-image="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-hlg-heif.jpg" data-title="schermata-hlg-heif" data-description="Questa nuova voce di menu consente, se impostata su HLG, di registrare in formato .HEIF. Si tratta di un recente formato molto efficiente, ma ancor con ridotta compatibilità sul fronte software." /> <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-pelle-soft.jpg" alt="schermata-pelle-soft" data-image="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/schermata-pelle-soft.jpg" data-title="schermata-pelle-soft" data-description="Una delle funzioni introdotte sulla Z8 è l'effetto pelle soft, che riconosce il volto del soggetto e agisce, in modo graduabile, sull'uniformità della pelle, lasciando sostanzialmente inalterato il resto dell'immagine. " /> Nikon Z8: le rivali Nikon Z8 Canon Eos R5 Sony A1 Materiale Lega di magnesio, policarbonato e alluminio Lega di magnesio, policarbonato e alluminio Lega di magnesio, policarbonato e alluminio Dimensioni 148×118,5×83mm 138,5x97,5x88mm 128,9x96,9x80,8mm Peso 910g 738g 737g Sensore Full frame da 45,7MP Full frame da 45MP Full frame da 50MP IS Sì, 6EV Sì, 8EV Sì, 5,5EV ISO Std. 64-25.600 100-51.200 100-32.000 Processore Expeed 7 Digic X Bionz XR (doppio) AF 493 punti 5940 punti 759 punti Monitor 3,2” e 2,1MP, basc + art. 3,2” e 2,1MP, articolato 3” e 1,4MP, basculante Mirino 3,69MP (0,8x) 5,76MP (0,76x) 9,43MP (0,9x) Raffica Fino a 20fps Fino a 20fps Fino a 30fps Ripresa video 8,3K/60p 8,3K/30p 8K/30p Conn. fisiche USB C (anche PD), HDMI, Microfono, Cuffie USB C, Micro HDMI, Microfono, Cuffie USB C, Micro USB, HDMI, Microfono, Cuffie. Flash studio, Ethernet Flash integrato No No No Autonomia 340 scatti 490 scatti 530 scatti Prezzo solo corpo 4.599 euro 4.709 euro 7.300 euro Nikon Z8: ergonomia ottima, ma autonomia contenuta Ci troviamo concretamente di fronte a una piccola Z9 . Piccola, ma non miniaturizzata, tant’è che il corpo macchina di questa Nikon Z8, che misura 144×118.5x83mm e pesa 910g con scheda di memoria e batteria inserite , risulta circa il 30% più piccolo dell'ammiraglia e grossomodo un 15% più compatto della reflex D850 . Chiaramente il corpo più piccolo è in parte reso possibile dall'utilizzo di una batteria meno capace; in questo caso si tratta dello stesso accumulatore EN-EL15c utilizzato dalla maggior parte delle mirrorless di Nikon. È un'unità da 16Wh, ossia di capacità quasi dimezzata rispetto alla batteria utilizzata nella Z9. Per questo motivo la Z8 vede l'autonomia ridursi a 340 scatti per carica utilizzando il monitor posteriore o 330 inneschi privilegiando il mirino. La modalità Risparmio Energetico migliora ma non di molto questi numeri, portando rispettivamente a 370 e 340 scatti l'autonomia della fotocamera. Ipotizzando una giornata intensa di fotografia all'aperto (come quelle che abbiamo affrontato per condurre questo test) è probabile che per arrivare fino al tramonto ci sia bisogno di estrarre dalla borsa il secondo accumulatore o fermarsi giusto il tempo necessario per rigenerare la batteria della fotocamera utilizzando il Power Bank. Annoverabili negli “extra” della Z8 i tasti retroilluminati per l’utilizzo notturno e un grado di tropicalizzazione pari a quello della D850 , reflex di cui questa nuova mirrorless ambisce a eguagliare il successo. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria.jpg" sizes="(max-width: 1500px) 100vw, 1500px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria.jpg 1500w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-batteria-1140x760.jpg 1140w" alt="il fondello della Nikon Z8 con la batteria estratta" width="1500" height="1000" /> La Z8 è alimentata dal noto accumulatore EN-EL15c. L'autonomia ufficiale è di poco inferiore a 350 scatti, ma all'atto pratico si rivela maggiore. Chi volesse raddoppiarla può acquistare l'impugnatura supplementare che ospita due accumulatori; se invece il budget non lo permette o non si vuole aumentare peso e ingombro della fotocamera, un secondo accumulatore da tenere nella borsa è l'opzione più logica. [adrotate group="10"] Nikon Z8: i sistemi di mira I dispositivi di mira della Z8 non eccellono per risoluzione, ma spiccano per almeno un paio di scelte costruttive; il monitor sul dorso ad esempio (full touch da 3,2” di diagonale e 2,08MP), è incernierato su due lati per consentire il ribaltamento del pannello TFT sia in orizzontale , sia in verticale . Mentre il mirino (3,68MP e 0,8x di ingrandimento), adeguatamente supportato della tecnologia Dual-Stream che consente alla fotocamera di gestire separatamente le immagini da memorizzare nella scheda di memoria e quelle utili a visualizzare la scena in tempo reale, è del tutto esente da blackout o rallentamenti della frequenza di aggiornamento . Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Il complesso meccanismo basculante della Nikon Z8 consente di orientare il monitor in qualsiasi direzione, tranne in avanti in posizione "selfie". Precedente Successivo <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino.jpg" sizes="(max-width: 1200px) 100vw, 1200px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino.jpg 1200w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-mirino-1140x760.jpg 1140w" alt="il mirino della nikon z8" width="1200" height="800" /> Il mirino della Z8, grazie al sensore stacked e all'assenza di otturatore, è in grado di mostrare con continuità l'immagine ed è ampiamente personalizzabile per colore, luminosità e gamma. Ha risoluzione moderata, ma un ottimo ingrandimento e un accomodamento di 23mm che facilita la vita ai portatori di occhiali. Sopra l'oculare si nota il sensore di prossimità, mentre sul fianco del mirino, il pulsante per gestire l'alternanza con il monitor. Nikon Z8: le connessioni La Nikon Z8 è la prima mirrorless sul mercato predisposta con due prese USB-C separate, una delle quali tipo Power Delivery per ricaricare la fotocamera anche durante l'utilizzo (magari collegata al PC e utilizzata come webcam). Sul loro stesso lato troviamo pure ingresso e uscita per microfono e cuffie, oltre la porta HDMI opportunamente configurata in taglia Standard. Sempre sul fianco sinistro, ma leggermente proiettato in avanti, completa il comparto delle connessioni fisiche il pin multipolare per il comando a filo. Passando alla connettività Over The Air, fa buona compagnia al Bluetooth il Wi-Fi Dual Band utile non solo per mettere in contatto la fotocamera con lo smartphone tramite App, ma pure per trasferire le immagini direttamente a un server FTP. Ricordiamo che rispetto alla Z9, sulla Z8 mancano sia la presa Syncro per comandare i flash da studio collegati via cavo, sia la LAN. Gli alloggiamenti per le schede di memoria restano due , uno compatibile con schede CFexpress , l’altro dedicato alle SD e compatibile con la classe di velocità UHS-II. Il fianco sinistro ospita ben due prese USB C, di cui una Power Delivery, una HDMI di taglia standard, prese microfono e cuffie. Sempre sullo spigolo sinistro troviamo, in alto, la presa multipolare per il telecomando e per altri accessori, mentre in basso si nota il pulsante dedicato alla gestione dell'autofocus. Precedente Successivo <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede.jpg" sizes="(max-width: 1500px) 100vw, 1500px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede.jpg 1500w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-schede-1140x760.jpg 1140w" alt="Il vano schede della Nikon Z8" width="1500" height="1000" /> La Nikon Z8 ha due vani per schede di memoria nei formati CFexpress (tipo B), XQD, SD, SDHC, SDXC (compatibili con UHS-II). [adrotate group="12"] Nikon Z8: il sensore, l'elettronica e le caratteristiche principali Il punto di forza della Nikon Z8 resta, chiaramente, il CMOS full frame di tipo stacked da oltre 45MP della Z9, quindi in grado di assicurare non solo una risoluzione tanto elevata, ma pure una velocità di lettura quantificata dal Costruttore in 10 volte superiore rispetto a quella dell’altra professionale della Casa Z 7II. È chiaramente anche stabilizzato su 5 assi, e offre fino a 6EV di compensazione sul mosso se abbinato a obiettivi provvisti di sistema VR integrato; un dato tutto sommato confermato come vedrete nell'apposito banco di prova. Come sull’ammiraglia inoltre, anche la nuova Z8 è orfana dell’otturatore meccanico: le tendine servono solo per proteggere il sensore durante il cambio dell’ottica, mentre lo scatto avviene esclusivamente tramite accensione e spegnimento elettronico del sensore; non c’è da stupirsi quindi se anche su questo fronte si è lavorato per ridurre al minimo la velocità di lettura delle file di pixel che compongono un’immagine, così da scongiurare il rolling shutter sia in foto, sia in video. Unitamente ai vantaggi dell’alta risoluzione, la Nikon Z8 porta in dote anche capacità alle alte sensibilità a dir poco sorprendenti; non è un caso che la gamma ISO standard (64-25.600) sia espandibile verso la soglia minima di un ulteriore EV e oltre quella massima fino a 102.400 ISO (+2EV). Il sensore full frame CMOS stacked della Nikon Z8 ha oltre 45 milioni di pixel ed è montato su un supporto oscillante che consente la stabilizzazione dell'immagine anche con ottiche prive di proprio stabilizzatore. La fotocamera non dispone di otturatore, essendo il tempo di posa gestito dal sensore stesso, ma è presente una saracinesca che a macchina spenta può calare a protezione del CMOS. Precedente Successivo Nikon Z8: il sistema autofocus è quello della Z9 A supporto di una velocità di scatto e di una profondità del buffer di memoria che, come vedremo, sulla Z8 raggiungono prestazioni straordinarie, troviamo ovviamente un sistema autofocus all’altezza: è articolato su 493 punti di rilevazione e riconosce – anche in automatico – diverse tipologie di soggetti (esseri umani, cani e gatti, uccelli, automobili, cicli, motocicli, treni e...aerei). La modalità di riconoscimento automatico del soggetto è associabile al 3D Tracking, già adottato delle reflex professionali Nikon e tornato in voga con la Z9. [adrotate group="19"] Nikon Z8: lo scatto a raffica e il buffer di memoria Sul fronte della ripresa con scatto a raffica, sulla Z8 quella a piena risoluzione e con entrambi i formati di registrazione selezionati (RAW+JPG) è attiva fino a 20fps, mentre rinunciando al formato grezzo i fotogrammi per secondo salgono a 30. Se, invece, ci si accontenta di un JPG da 11MP, allora la raffica diventa impressionante, salendo addirittura a quota 120fps. C'è anche l'opzione crop 1,5x (DX) che, sempre in JPG con qualità Normale, porta la raffica a 60fps. L’AF continuo è disponibile sempre, qualsiasi siano la cadenza di scatto e i formati selezionati. A risoluzione e qualità massime e alla frequenza di scatto più elevata (quindi 20fps) la Z8 è in grado di collezionare oltre un migliaio di immagini in formato RAW prima di rallentare la cadenza di scatto. Almeno utilizzando una CFexpress. Se invece preferiamo utilizzare una più lenta ma significativamente più economica SD, è bene tenere a mente che il buffer di memoria in questo caso sarà limitato a circa una quarantina di immagini (quindi un paio di secondi di ripresa continua). <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia.jpg" sizes="(max-width: 1500px) 100vw, 1500px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia.jpg 1500w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-famiglia-1140x760.jpg 1140w" alt="La Nikon Z8 con diversi obiettivi Nikor Z" width="1500" height="1000" /> Ecco la foto di famiglia composta dalla Nikon Z8 e dalle quattro ottiche a corredo: dallo zoom 17-28mm f/2,8 al professionale 24-70mm f/2,8 passando per il telezoom di pari caratura (stabilizzato) e il compattissimo pancake 26mm f/2,8. Tramite anello adattatore la Nikon Z8 può montare anche ottiche nate per i sistemi reflex. Nikon Z8: le specifiche video La Nikon Z8 offre funzionalità video all'ultimo grido. Registra fino al formato 8256x4644 fino a 60p (8K), in risoluzione 5392x3032/60p (6,2K) e ancora in 4K (4128x2322 o 3840x2160) fino a 120p. Le compressioni e quindi i formati video disponibili anche registrando su scheda di memoria sono l'N-RAW (12 bit), l'Apple ProRes RAW HQ (12 bit) o Apple ProRes 422 HQ (10 bit), l'H.265/HEVC a 10 o 8 bit e l'H.264 a 8 bit. Chiaramente la Z8, come molte delle mirrorless evolute oggi presenti sul mercato, permette di acquisire clip video anche con profilo colore piatto (N-Log). Benché non ottimizzata per dissipare meccanicamente il calore tramite ventole o feritoie, la gestione termica della fotocamera sembra sempre sotto controllo anche superando i 90 minuti di ripresa continua alla massima risoluzione, soglia oltre la quale il costruttore mette in guardia i videomaker riguardo possibili blocchi da surriscaldamento. Resta inteso che anche per la ripresa di immagini in movimento questa mirrorless può contare sul suo evoluto sistema AF. [adrotate group="11"] <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica.jpg" sizes="(max-width: 1200px) 100vw, 1200px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica.jpg 1200w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-1024x683.jpg 1024w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-750x500.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikon-z8-calotta-artistica-1140x760.jpg 1140w" alt="" width="1200" height="800" /> Nikon Z8: il verdetto di fotocult.it Una mirrorless capace di collezionare immagini da 45MP di risoluzione fino a 30fps (20 prediligendo il formato RAW) e di registrare video fino all'8K in N-Raw a 12 bit potendo contare su un sistema di messa a fuoco automatica eccellente per affidabilità. Cosa chiedere di più da un unico corpo macchina? Il risparmio di peso e gli ingombri ridotti rispetto alla Z9 a fronte di una minore autonomia possono essere l'unica vera incognita da valutare a seconda delle esigenze di ognuno. Sotto tutti gli altri aspetti la Nikon Z8 può essere considerata una vera top mirrorless e come tale posizionarsi in cima alla lista delle professionali, di fianco proprio alla Z9 e a poche altre concorrenti dirette. [adrotate banner="38"] Nikon Z8: prove pratiche Nikon Z8: risoluzione in JPG e RAW <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera.jpg" sizes="(max-width: 900px) 100vw, 900px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera.jpg 900w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Vs.-RAW-intera-750x500.jpg 750w" alt="scorcio di giardino primaverile" width="900" height="600" /> Immagine di riferimento JPG RAW Precedente Successivo Gli oltre 45 milioni di pixel della Nikon Z8 consentono stampe di dimensioni 45x70 centimetri senza interpolazione. Dal punto di vista della risoluzione e, in genere, della qualità d’immagine, il JPG confezionato dalla fotocamera senza alcun intervento sui mille parametri disponibili è già da considerare eccellente. Non si notano artefatti o indurimenti, la plasticità dei dettagli è apprezzabile. Per mettere in evidenza le sottili differenze con il RAW sviluppato a nostro gusto abbiamo dovuto pubblicare non dei ritagli dell’immagine originale come siamo soliti fare, ma degli ingrandimenti al 200%, ben consapevoli di mostrare anche le tipiche scalettature dei pixel. Così facendo si nota come i RAW sia in grado di riprodurre anche dettagli a bassissimo contrasto come la lavorazione ruvida dell’intonaco, che nel JPG appare liscio, o la struttura della corteccia nella parte in ombra dell’albero, che nel file compresso è appiattita e meno definita. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution.jpg" sizes="(max-width: 900px) 100vw, 900px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution.jpg 900w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution-300x209.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution-768x535.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution-600x418.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Chart_Resolution-750x523.jpg 750w" alt="Nikz8_CAMERA_V2.4.xlsx" width="900" height="627" /> Il grafico mostra in percentuale la risoluzione massima teorica raggiunta dalla fotocamera al centro e ai bordi del fotogramma a ISO 64. Da sottolineare che la misurazione al centro è quella che riflette al meglio le capacità di una fotocamera, poiché ai bordi, tendenzialmente, la resa delle ottiche – anche quelle in fascia altissima – è inferiore. Da 100 e fino a 800 ISO la Nikon Z8 è capace di risolvere fino a 2655 coppie di linee per millimetro, raggiungendo il 96% nel massimo teorico della risoluzione, mentre a 800 si abbassa a circa il 94% del massimo teorico. La resa dei dettagli fini tende ad affievolirsi dopo tale soglia, quindi a partire da 1600 ISO (86% del massimo teorico) e fino a 12.800 (79%). Nikon Z8: gamma dinamica mista JPG Standard JPG D-Lighting (H2) RAW Precedente Successivo Uno scenario con forti contrasti in cui un’esposizione generica, non sbilanciata verso le luci o le ombre, come spesso accade non accontenta nessuno… Ed è quindi un banco di prova eccellente per valutare l’elasticità del JPG standard, del D-Lighting Attivo applicato al JPG (in questo caso alla sua massima intensità) e del RAW sviluppato a nostro gusto. Il JPG standard è chiuso nelle ombre e leggermente bruciato nelle alteluci, ma la curva interpretativa scelta da Nikon per confezionarlo è accettabile. Il D-Lighting, che è uno dei pochi strumenti in circolazione che agisce contemporaneamente su alteluci e ombre, fa un piccolo miracolo: sottoesponendo di circa 2 stop in ripresa mantiene in gamma le alteluci, salvo poi rischiarare le ombre ben oltre i 2 EV necessari a renderle uguali a quelle del JPG standard. Le zone in ombra, infatti, sono decisamente più leggibili nel JPG con D-Lighting attivo alla massima intensità. La malleabilità del RAW, in questo caso impostato in modalità Alta Efficienza (e alta qualità), si rivela ancora nelle alteluci, ma soprattutto nella ulteriore capacità di sfondare le ombre, rendendole perfettamente leggibili. Nikon Z8: gamma dinamica alteluci JPG standard (no ALO) RAW sviluppato con recupero alteluci e schiarimento della calandra Precedente Successivo La supercar italiana con targa britannica, in un contesto dal meteo tipicamente londinese, ci permette di valutare ancora una volta la capacità di recuperare le alteluci e di plasmare le forme del soggetto principale con una variazione della luminosità sulla parte frontale dell’auto. Nikon Z8: gamma dinamica ombre JPG Standard RAW Precedente Successivo Pur non avendo avuto a disposizione le lunghissime focali necessarie alla caccia fotografica, siamo riusciti durante alcune escursioni a immortalare soggetti affascinanti ed elusivi come questo nibbio portando il Nikkor Z 70-200mm alla sua massima focale. Il controluce in questo caso ha ingannato l’esposimetro provocando una marcata sottoesposizione che in JPG rende il volatile una sagoma nera. Il RAW sviluppato con ACR ci ha permesso un rischiaramento selettivo che rende visibile il piumaggio del nibbio senza innescare rumore, cromatico o di luminanza. Nikon Z8: le prestazioni alle alte sensibilità ISO 64 ISO JPG 1600 ISO JPG 3200 ISO JPG 6400 ISO JPG 12800 ISO JPG 25600 ISO JPG 51200 ISO JPG 102400 ISO JPG Precedente Successivo 64 ISO RAW 1600 ISO RAW 3200 ISO RAW 6400 ISO RAW 12800 ISO RAW 25600 ISO RAW 51200 ISO RAW 102400 ISO RAW Precedente Successivo A netto delle ormai possibili riduzioni del rumore basate sull’AI in post-produzione, oggettivamente stupefacenti, la Z8 genera immagini pressoché perfette fino a 800 ISO. Non a caso abbiamo escluso i dettagli relativi alle sensibilità da 200 a 800 ISO perché indistinguibili dalla minima. È a 1600 ISO, in JPG, che gli effetti dell’amplificazione del segnale iniziano a farsi notare, con una levigatura dei dettagli fini che interviene anche su piccoli punti di luce scambiati per rumore di luminanza. Il colore, invece, viene in gran parte rispettato fino a fondo scala standard, ossia ISO 25.600. Il processo che porta al degrado dell’immagine si verifica ovviamente anche in RAW, ma – volendo arrotondare – a un valore ISO più alto di 1EV. A fondo scala, però, il JPG, pur essendo assai meno inciso, mantiene una maggiore fedeltà cromatica (per essere più precisi, è assai più complesso elaborare i RAW scattati oltre ISO 25.600 ottenendo un equilibrio cromatico accettabile). <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1-768x520.jpg" sizes="(max-width: 768px) 100vw, 768px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1-768x520.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1-300x203.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1-600x406.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1-750x508.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Noise_VN1.jpg 900w" alt="Nikz8_CAMERA_V2.4.xlsx" width="768" height="520" /> Nel grafico, ottenuto grazie a test di laboratorio, mostriamo il comportamento della Nikon Z8 in termini di comparsa del rumore a varie sensibilità ISO (rappresentate nel grafico dalle linee colorate) in funzione della luminosità dell’immagine target, che è indicata dalla densità dei cerchi posizionati sulla circonferenza della ragnatela. Quelli più scuri, che rappresentano le aree in ombra di un’immagine, si trovano nella parte superiore del diagramma mentre i più chiari (ossia le alteluci) occupano la parte bassa del diagramma. Maggiore è l’area circoscritta dalle linee colorate, maggiore è il rumore. Si osservi, giusto per fare un esempio, l’area delimitata dal segmento verde (12.800 ISO): lo scostamento rispetto al centro della ragnatela è maggiore nella parte alta e questo sta a significare che, a tale sensibilità, la comparsa di rumore sarà maggiormente evidente nelle aree più scure della scena ripresa. VN1 (visual noise) indica il rumore percepito osservando un'immagine a monitor da 96ppi di risoluzione da 50cm di distanza e ingrandita al 100%. <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color-768x523.jpg" sizes="(max-width: 768px) 100vw, 768px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color-768x523.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color-300x204.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color-600x409.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color-750x511.jpg 750w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/nikz8_Color.jpg 900w" alt="Nikz8_CAMERA_V2.4.xlsx" width="768" height="523" /> La riproduzione del colore è mostrata in questo grafico in due modi. In alto si confronta un colore di riferimento (la metà destra di ogni tassello) con quello riprodotto dalla fotocamera (rappresentato della metà sinistra). Nella parte inferiore, invece, è riportata una tabella che indica lo scostamento cromatico tra il target di riferimento e la riproduzione cromatica della fotocamera. I marcatori in rosso indicano forti deviazioni di colore, quelli in verde chiaro una deviazione evidente e in verde scuro sono invece evidenziate le deviazioni di entità moderata. Con 6 forti deviazioni di colore alla minima sensibilità ISO della gamma standard, la resa cromatica della Nikon Z8 è da considerarsi ottima. Nikon Z8: autofocus (20fps) L’autofocus continuo della Z8 non può che meritare lo stesso, eccellente giudizio riservato all’ammiraglia Z9: i vari sistemi di riconoscimento dei soggetti, la capacità di seguirli all’interno dell’inquadratura, la reattività del sistema alle variazioni di direzione e velocità gestibile dal fotografo, uniti alla possibilità di asservire pulsanti e selettori per modificarne il comportamento all’istante fanno dell’AF di Nikon uno dei più affidabili e versatili in circolazione. In questo caso la raffica al mezzo in avvicinamento a velocità non costante è pari a 20 fotogrammi al secondo, in RAW + JPG. Nessuna incertezza o errore nelle numerose prove eseguite, anche a soggetti diversi come ciclisti, motociclisti, uccelli o altri non sempre così dinamici: ad esempio nel ritratto il riconoscimento della pupilla si è rivelato prezioso e pressoché infallibile. Qui sotto, una breve clip per mostrare l’inseguimento dell’AF anche in video, capace di restare agganciato al muso della vettura fino a pochi metri dal punto di ripresa. https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/bmwz4.mp4 Nikon Z8: lo stabilizzatore incorporato VR <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera.jpg" sizes="(max-width: 900px) 100vw, 900px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera.jpg 900w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/VR-intera-750x500.jpg 750w" alt="salone con chitarra e camino" width="900" height="600" /> Immagine di riferimento 0,4 secondi 0,4 secondi 0,4 secondi 0,4 secondi 0,4 secondi Precedente Successivo 0,8 secondi 0,8 secondi 0,8 secondi 0,8 secondi 0,8 secondi Precedente Successivo 1,6 secondi 1,6 secondi 1,6 secondi 1,6 secondi 1,6 secondi Precedente Successivo Pur dando il massimo in abbinamento a ottiche dotate di stabilizzatore ottico VR, quello incorporato nella Z8 si dimostra molto efficiente anche con obiettivi non stabilizzati. Qui lo abbiamo messo alla prova con il Nikkor Z 24-70mm alla massima focale. Considerando la densità del sensore, il tempo di sicurezza deve essere elevato di circa 1EV, quindi a 1/125 di secondo. Abbiamo ottenuto la quasi totalità di scatti nitidi a 0,4 secondi, ossia quasi 6EV oltre il tempo di sicurezza. La percentuale si riduce molto, ma non si azzera, scattando a 0,8 secondi ed è ovviamente nulla riprendendo a 1,6 secondi. I 6EV dichiarati da Nikon sono quindi piuttosto realistici. Nikon Z8: effetto "pelle soft" <img src="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera.jpg" sizes="(max-width: 900px) 100vw, 900px" srcset="https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera.jpg 900w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera-300x200.jpg 300w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera-768x512.jpg 768w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera-600x400.jpg 600w, https://fotocult.it/wp-content/uploads/2023/06/JPG-Pelle-Soft-intera-750x500.jpg 750w" alt="ritratto di ragazza" width="900" height="600" /> Effetto "Pelle Soft" disattivato Effetto "Pelle Soft" livello High Precedente Successivo Tra le novità introdotte da Nikon sulla Z8 e non ancora travasate sulla Z9 c’è l’effetto “pelle soft”, una funzione che troverà utile soprattutto chi scatta in JPG. La fotocamera individua il volto e applica a questo un “make up” ringiovanente senza intaccare la nitidezza del resto della scena. Nikon Z8: galleria di immagini Dal recente Giro d’Italia alla street photography londinese, dal paesaggio al ritratto al close-up: una lunga serie di scatti che evidenziano soprattutto le capacità dell’AF continuo e dello stabilizzatore. L’intera galleria o i singoli scatti sono scaricabili cliccando sul pulsante rosso qui sotto. Si tratta dei RAW sviluppati “fotocult style” e rinominati con i dati essenziali della ripresa. Tutte le informazioni restano comunque leggibili negli EXIF di ogni immagine. Scarica i JPG in alta risoluzione Nikon Z8: pro e contro Costruzione di grado professionale Ergonomia e maneggevolezza Monitor orientabile Mirino senza black out e personalizzabile (ma vedi contro) Sensore stabilizzato con sincro VR Otturatore elettronico con sincro a 1/200sec Tracking 3D aggiornato ed efficientissimo Cadenza di scatto fino a 120fps (in JPG 11MP) Buffer di memoria estesissimo Qualità delle immagini anche in JPG fino a ISO 6400 Comparto video di riferimento Compatibilità con le ottiche con innesto F Autonomia limitata Avvisi a menu spesso non risolutivi Risoluzione mirino inferiore alla concorrenza (ma vedi pro) [adrotate banner="39"] Nikon Z8: la scheda tecnica Prezzo 4.599 euro solo corpo Importatore Nital internet nital.it Tipo mirrorless full frame di taglia grande Materiale lega di magnesio con inserti in policarbonato e alluminio Dimensioni (LxAxP) e peso 148×118,5×83mm; 910g con batteria e scheda Innesto obiettivi Nikon Z Flash incorporato no Supporto di memoria doppio slot per schede di memoria CFexpress (tipo B), XQD, SD, SDHC (compatibili con UHS-II), SDXC (compatibili con UHS-II) Alimentazione accumulatore al litio EN-EL15C (fino a 340 scatti) Connessioni USB tipo C + USB per alimentazione, HDMI tipo A, microfono, cuffie, presa multipolare 10 pin, Wi-Fi, Bluetooth Sensore CMOS stacked a formato pieno da 45,7 megapixel effettivi, stabilizzato su 5 assi Processore n.d. Gamma ISO 64-25.600 (espandibile a 32-102.400, ISO Auto) Video fino al 8,3K/60p Monitor LCD da 8cm e 2,1 megapixel, touch e articolato su 4 assi Mirino OLED da 1,27cm e 3,69MP, copertura 100%, ingrandimento effettivo 0,8x, eyepoint 23mm Messa a fuoco AF ibrido, articolato su 493 punti selezionabili singolarmente o su più aree. Riconoscimento e tracking di persone, animali, veicoli, aeroplani; AF Pinpoint, AF a punto singolo, AF ad area dinamica , AF area estesa e area AF auto; tracking 3D (disponibile solo nel modo foto), AF a inseguimento soggetto (disponibile solo in standard video) Esposimetro sensore immagine con misurazione Matrix, ponderata al centro, spot (collegabile ai punti AF) Modi di esposizione manuale, programmata, automatica a priorità dei tempi o a priorità dei diaframmi, B e T Modi di scatto singolo o continuo fino a 120fps Tempi di esposizione da 900sec a 1/32.000sec; autoscatto programmabile fino a 20 secondi Sincro flash 1/250sec (sincro FP fino a 1/8000sec) Extra Pre-scatto e post-scatto, HDR, correzione automatica dei difetti dell'ottica, ottimizzazione automatica della gamma dinamica, focus stacking, funzione anti flicker, esposizione multipla, bracketing su AE, WB e ADL, visualizzazione luce stellare [adrotate banner="55"] Potrebbero interessarti anche edit post OBIETTIVI Sony FE 16-35mm F2.8 GM II: il test Provato sul campo il nuovo Sony G Master 16-35mm F2.8: compatto, leggero e performante, ha però un prezzo esclusivo: 2.700 ... 31 Agosto 2023 edit post FOTOCAMERE Sony A7CR: la recensione Il test completo della Sony A7CR, mirrorless full frame compatta con sensore Bionz XR da 60,2MP e unità di elaborazione ... 29 Agosto 2023 edit post OBIETTIVI Nikkor Z 24-120mm f/4 S: il test Il Nikkor Z 24-120mm f/4 S alla sbarra: nitidezza, controluce e qualità dello sfocato sono all'altezza delle migliori mirrorless Nikon? 25 Agosto 2023 edit post FOTOCAMERE Panasonic Lumix S5 IIX: la recensione Il test completo della Lumix S5 IIX, la nuova mirrorless ibrida di Panasonic con sensore full frame. 22 Luglio 2023 edit post OBIETTIVI Sony FE 70-200mm f/4 G OSS II: il test Sony aggiorna il telezoom professionale "economico": il nuovo FE 70-200mm f/4 G OSS II costa ben 2.000 euro. 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