Saint-Malo (Francia)
Dal 18 giugno al 29 settembre 2024
Prorogata al 3 novembre 2024
Il 13 agosto 1944 una trentasettenne Lee Miller armata di una Rolleiflex giunse a Saint-Malo, una città balneare fortificata nel nord della Francia che era stata dichiarata liberata il 5 agosto 1944. Inviata sul campo dalla rivista Vogue UK – per redigere un rapporto sugli Affari Civili – Miller si trovò, contrariamente alle aspettative, a essere l’unica corrispondente di guerra di un conflitto ancora in corso, testimoniando cinque giorni di violenti combattimenti che culminarono nella liberazione della città, il 17 agosto 1944.
Sebbene non fosse ufficialmente accreditata per fotografare i combattimenti – la politica dell’epoca prevedeva che nessuna donna corrispondente di guerra fosse autorizzata a farlo – Miller decise di seguire gli accadimenti in prima linea, dimostrando grande coraggio e spirito di collaborazione: fece da interprete, aiutò civili e prigionieri, seguì i progressi delle truppe, scattò circa trecento fotografie e scrisse il testo che accompagnava il suo reportage, poi pubblicato con il titolo Saint-Malo… L’assedio e l’assalto… di Lee Miller, di Vogue… l’unica fotografa e reporter presente sotto il fuoco.
La mostra Lee Miller, Saint-Malo assiégée, 13-17 agosto 1944
Cinquantaquattro fotografie tra quelle scattate in quei giorni di grande rilevanza storica sono ora esposte a Saint-Malo nella mostra Lee Miller, Saint-Malo assiégée, 13-17 agosto 1944 (Lee Miller, Saint-Malo sotto assedio, 13-17 agosto 1944), proposta al pubblico in occasione dell’80° anniversario della Liberazione della Francia.
Miller fu l’unica persona a raccontare le vicende dal fronte a Saint-Malo e descrisse dettagliatamente ogni singolo momento, consentendo ai lettori – e soprattutto alle donne – di sentirsi più vicini all’azione e ai loro cari sul campo di battaglia.
L’83ª divisione sostenne con impegno il suo lavoro, dandole spesso un passaggio verso i migliori punti di osservazione e avvertendola in caso di imminenti pericoli. Quando iniziò il bombardamento della fortezza, all’interno della quale si era rifugiato il comandante della Wehrmacht Andreas von Aulock, le fu addirittura concesso di affiancare le truppe durante l’operazione.
Lee Miller: una sorprendente scoperta a posteriori
Poco dopo la morte di Lee Miller (1907-1977), il figlio Antony Penrose e la moglie Suzanna hanno scoperto il suo passato di modella, artista surrealista e corrispondente di guerra, riportando alla luce il suo dattiloscritto e le sue fotografie dell’assedio di Saint-Malo da un baule nella soffitta della casa di famiglia. Sebbene sia stata una delle più importanti fotoreporter del XX secolo, Lee Miller ha ricevuto un riconoscimento tardivo. I suoi reportage dall’Europa erano stati un successo, ma la fotografa ha poi taciuto tutte le sue esperienze per tantissimi anni, perché perseguitata dalle immagini di guerra.
La sua esperienza da reporter era iniziata da un consiglio del suo amico fotografo di Life e compagno di viaggio David E. Scherman (1916-1997). Nel 1942, infatti, Scherman aveva informato Miller della possibilità, in quanto cittadina americana, di fare domanda per diventare corrispondente di guerra. A dicembre dello stesso anno la fotografa fu accreditata dall’esercito americano, che le fornì i mezzi di trasporto per le sue pellicole, l’alloggio e le forniture essenziali dell’esercito, oltre a permetterle di recarsi sui luoghi delle operazioni militari. Le sue foto e i suoi articoli furono pubblicati nelle edizioni americane e britanniche della rivista Vogue.
Lee Miller, Saint-Malo assiégée, 13-17 août 1944
- Chapelle Sainte-Victoire, 4, rue de la Victoire – Saint-Malo
- dal 18 giugno al 3 novembre 2024
- tutti i giorni 10-12 e 14-19
- intero 6 euro
- saint-malo.fr
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