L’ecosistema Instax di Fujifilm si amplia con la nuova fotocamera a sviluppo istantaneo Instax SQ40.
Rinnovata esteticamente e con qualche utile aggiornamento ergonomico rispetto alla SQ1 del 2020, la nuova SQ40 mantiene la compatibilità con il formato di pellicola quadrato, chiamato Square. Instax può essere considerato un sistema di tre formati pellicola, dal Mini (62x46mm) al Wide (99x62mm) passando per lo Square (62x62mm). Intorno a queste pellicole, disponibili a colori o in bianco e nero e in ulteriori varianti, Fujifilm ha progettato stampanti portatili e fotocamere. Sulle stampanti portatili abbiamo realizzato un esaustivo approfondimento qui.
Le fotocamere, dal canto loro, si dividono in analogiche e ibride. Le prime realizzano una stampa a ogni pressione del pulsante di scatto, mentre le ibride sono a tutti gli effetti delle fotocamere digitali con tanto di monitor e consentono di stampare solo le foto selezionate.
Instax SQ40: analogica istantanea
La nuova SQ40 fa parte della prima categoria, a bene vedere la più nutrita, essendo le ibride attualmente solo due, la mini LiPlay e la mini Evo (più avanti illustreremo anche la nuova versione di quest’ultima).
Dal punto di vista tecnologico la SQ40 non porta grandi novità rispetto alla SQ1, ma appare completamente differente. Abbandona infatti l’aspetto “giocattoloso” della SQ1 per adottare quello più serio e raffinato della mini 40. La lavorazione con effetto “pelle” offre un buon grip e il pulsante di scatto è ora posizionato su una sporgenza che riduce il rischio di scatti (e stampe) indesiderati. Sul dorso, oltre allo sportello per il caricamento del cartridge di pellicole, troviamo il mirino di tipo galileiano e, subito sotto, il vano batterie con la finestrella contafotogrammi. La SQ40 misura circa 134mm×120mm×60mm e pesa mezzo chilogrammo in ordine di marcia.
Instax SQ40: sempre a fuoco anche in modalità selfie
Sotto la “pelle” la SQ40 conserva l’obiettivo con focale da 65mm f/12,6 realizzato con appena due elementi. La messa a fuoco è fissa, con profondità di campo sufficiente a riprodurre nitido tutto ciò che si trova tra 50cm e l’infinito. È però disponibile una modalità Selfie che porta la messa a fuoco nel campo compreso tra 30 e 50cm. Sulla parte frontale dell’ottica trova posto un piccolo specchio per facilitare proprio questo genere di ripresa.
Instax SQ40: dallo scatto alla stampa in 90 secondi
La fotocamera, che si accende ruotando la ghiera esterna dell’obiettivo, ha l’esposizione automatica che agisce esclusivamente sui tempi di scatto, compresi tra 0,5sec e 1/400sec. Il flash incorporato scatta sempre e ha una portata massima di 2,2 metri.
La Instax SQ40 è alimentata da due batterie tipo CR2 che dovrebbero assicurare circa 300 scatti, ossia 30 confezioni di pellicola. Ogni stampa, che a seconda delle condizioni ambientali si sviluppa in circa 90 secondi, ha un costo variabile a seconda delle quantità acquistate, ma è facile trovare offerte intorno a 1,2€ per singola esposizione. A proposito di pellicole, Fujifilm ha annunciato anche una nuova variante del formato Square denominata Sunset, che offre, come è facile intuire, le tonalità calde del tramonto.
Il prezzo della SQ40 è di 150 euro è sarà disponibile dalla fine di questo mese.
La ibrida Instax MiniEvo ora anche "brown"
L’altra novità in casa Instax è la nuova variante cromatica della mini Evo, ora disponibile in livrea marrone oltre che nella classica e originale nera. Costruita intorno al formato pellicola mini (62x46mm effettivi), la mini Evo è una ibrida, quindi consente di comporre l’immagine a monitor, di applicare e previsualizzare un gran numero di effetti simulati sia sull’ottica che sulla pellicola, di scattare e registrare (anche su MicroSD) e solo se soddisfatti di stampare. La mini Evo, nei due colori, costa 199 euro.
Altre informazioni al sito ufficiale