Verona
Dal 22 giugno al 29 luglio 2024
Non è facile immaginare una persona ipovedente o non vedente intenta a scattare fotografie, tantomeno comprendere come il risultato possa essere quello mostrato nell’articolo che avete appena iniziato a leggere. Ma l’immaginazione, si sa, non ha confini e spesso mostra alle menti più vivaci strade innovative verso lodevoli iniziative.
È il caso del fotografo e docente Sergio Maria Visciano, che nell’estate del 2023 si è dedicato allo studio della percezione della realtà da parte di persone ipovedenti e non vedenti, per poi lanciarsi nell’ardua sfida di ‘rendere visibile l’invisibile’.
Un corso di fotografia per persone ipovedenti e non vedenti
Visciano ha proposto un corso di fotografia all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Verona, ricevendo l’adesione di sette partecipanti: Silvia Cepeleaga, Giorgio Gagliardi, Angela Gianesella, Mattia Grella, Paolo Lizziero, Maurizio Turra, Laura Veronesi. Il percorso formativo è stato organizzato in lezioni frontali, podcast, esercitazioni pratiche e modelli tattili, con l’intento di rendere l’apprendimento agevole e interessante.
Per la durata dell’intero corso – e per la realizzazione delle foto ora esposte al Museo Archeologico Nazionale di Verona – gli studenti hanno utilizzato una fotocamera digitale, nello specifico una Panasonic GH5. A proposito dell’attrezzatura Visciano ha dichiarato: “Lo strumento, nel caso specifico, a mio avviso conta parecchio. Le fotocamere digitali di nuova generazione offrono una serie di aiuti, come il riconoscimento facciale e la messa a fuoco in automatico del soggetto prevalente, che per una persona non vedente o ipovedente, così come per un vedente, risultano di grande aiuto. Chiaramente è l’autore che decide la composizione ma in fase di scatto la messa a fuoco con gli ausili risulta interessante”.
Durante il corso teorico il docente ha approfondito le grandezze fondamentali della fotografia, come l’angolo di campo e la profondità di campo, utilizzando esempi tattili e schemi compositivi che risultassero chiari e facilmente fruibili dai corsisti. Una volta chiariti i concetti basilari della fotografia ciascun partecipante ha definito in maniera indipendente cosa desiderasse fotografare, e ha scelto se montare sul corpo macchina un obiettivo 24mm, un 50mm o un 85mm.
Fotografare senza vedere: tutti i passi necessari
Completata la parte teorica i partecipanti sono stati divisi in gruppi omogenei per tematica: esterno architettura, esterno panorami, interno.
Dopo un dialogo preliminare Visciano ha cercato di soddisfare i loro desideri attraverso dei percorsi interessanti e stimolanti dal punto di vista compositivo; successivamente, grazie a una breve descrizione della vista da parte del docente, ogni corsista ha deciso cosa e come fotografare, ha scelto l’angolo di campo e l’apertura del diaframma e proceduto allo scatto, sempre con la fotocamera montata su treppiedi.
Fotografia al buio: la mostra
La mostra Fotografare al buio, visitabile fino al 29 luglio presso il Museo Archeologico Nazionale di Verona, presenta una ventina di scatti che raccontano diversi aspetti delle persone e della città di Verona. Alle viste architettoniche e storiche e ai ritratti, si affiancano degli still life, alcuni dei quali realizzati con reperti archeologici del Museo eccezionalmente estratti dalle vetrine in cui sono solitamente custoditi.
Per garantire la massima fruibilità del contenuto della mostra il metodo tradizionale di stampa delle immagini è stato affiancato da litofanie tattili che propongono dei rilievi corrispondenti alle immagini riprese. Si tratta di un metodo sperimentale realizzato con FabLab di Mantova (Rete TauLab), in modo da facilitare la comprensione delle fotografie attraverso il tatto.
Per alcuni oggetti scattati in studio, nonché per due reperti archeologici del Museo, vengono proposte delle stampe in 3D eseguite dall’Istituto Giorgi di Verona, uno dei partner tecnici. Infine, viene fornito ai visitatori un codice QR con la descrizione audio del progetto.
Fotografia al buio
- A cura di Sergio Visciano
- Museo Archeologico Nazionale, Stradone S. Tomaso, 3 – Verona
- dal 22 giugno al 29 luglio 2024
- ven-lun 10-18
- ingresso compreso nel biglietto del Museo (intero 5 euro, ridotto 2 euro)
- manverona.cultura.gov.it
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