Acquistare la prima reflex della vita, infilarsi subito in un bosco per fare pratica e “scaricare raffiche” addosso a un picchio muraiolo è davvero un colpaccio da principiante che si è ingraziato la dea bendata. Specie se mentre si scatta non si ha la più pallida idea di cosa sia un picchio muraiolo, né di quanto sia difficile avvistarne e fotografarne uno.
Jacopo Rigotti – oggi docente Nikon School – ha iniziato così, nel 2010, con un’iniezione di entusiasmo e fortuna e con un paio di ali macchiate di rosso che l’hanno legato a doppio filo al mondo della fotografia di avifauna.
Il suo libro, Fotografare il volo, è un concentrato di consigli pratici accumulati in quattordici anni di prove, errori ed esperimenti sul campo. Nell’epoca in cui la fotografia naturalistica e il birdwatching spopolano, questo manuale risponde all’esigenza creativa di molti fotografi tentati dalla sfida di alzare l’asticella, superare il ritratto statico e imparare a immortalare l’azione, il volo, la caccia, l’essenza più viva degli uccelli.
Un appunto è doveroso: realizzare il ritratto statico di un uccello non è affatto semplice, soprattutto se l’ambizione non è quella di fotografare un piccione, un gabbiano o una cornacchia.
Infatti, anche quando si previsualizza un ritratto “posato”, ancora meglio se ambientato, bisogna saper cercare il soggetto che si ha in mente, con la piena consapevolezza che, una volta trovato, potrebbe essere molto meno collaborativo di un modello in studio. D’altronde il bello della caccia fotografica è proprio quello, no?
Fotografia di avifauna: l’importanza di rispettare il soggetto
In generale, come principio basilare, è bene tenere presente che per fotografare gli uccelli è necessario imparare a conoscere e interpretare il loro comportamento, per essere in grado di cogliere tempestivamente qualsiasi segnale di disagio. Gli uccelli non stanno mai fermi, se stanno fermi non si vedono, se si vedono e stanno fermi è opportuno sincerarsi della loro incolumità prima di avviare qualsiasi sessione fotografica.
Fotografare il volo si apre così, con l’invito a non disturbare, a rispettare e a valorizzare la natura.
Le 152 pagine del libro sono suddivise in sei capitoli, attraverso i quali l’autore fornisce indicazioni sull’attrezzatura fotografica più idonea, sull’impostazione dei parametri di scatto più adatti ai vari contesti e sugli accessori utili alla mimetizzazione – sia del fotografo, sia della fotocamera – includendo pure qualche geniale trovata artigianale.
Jacopo parla di gestione del bokeh, della luce naturale, della messa a fuoco e della composizione; torna più volte sul concetto di simmetria, rimarca le innumerevoli potenzialità creative della luce flash, che espone a più riprese nel corso del libro.
Fotografare il volo vanta un ottimo apparato illustrativo: scatti dimostrativi dei più comuni errori tecnici si alternano a immagini che rappresentano in modo chiaro i concetti esposti nei testi, insieme a una galleria di invidiabili fotografie che Jacopo ha portato a casa nella sua lunga e appassionata esperienza di fotografo di avifauna. Bianconi e poiane ad ali spiegate, martin pescatori a caccia, upupe in hoovering e merli acquaioli in volo impreziosiscono il volume, mentre forniscono al lettore una stimolante serie di immagini da prendere a modello.
Il manuale di Jacopo Rigotti è la lettura giusta per chi è curioso di sapere quando passare da un teleobiettivo a un grandangolare, come sfruttare al meglio una rete mimetica, come provare a scovare un rapace notturno, come gestire i tempi di esposizione per scongiurare il mosso o per sfruttarlo a scopo creativo.
Per acquistare il libro è necessario contattare direttamente Jacopo, scrivendo al numero 3389988000, o inviando una mail all’indirizzo jacopo.rigo@yahoo.it.
Se anche per voi il contatto diretto tra autore e lettore rappresenta un valore aggiunto non vi resta che farvi avanti e ordinare una copia, che busserà alla vostra porta “farcita” di un graditissimo omaggio.

Bio e contatti
Jacopo Rigotti è nato nel 1990 a Trento, dove risiede tuttora. Nel 2010, dopo aver conseguito il diploma di perito in arti grafiche, ha acquistato la sua prima reflex e nel 2014 è entrato a far parte dell’agenzia fotografica Clickalps. Molte sue fotografie sono state pubblicate su calendari, libri e riviste nazionali e internazionali come Meridiani e Montage, Paganella Dolomiti, Digital Camera, Le Salamandre, The Times e The Guardian.
Nel 2015 ha collaborato alla pubblicazione del libro Alpi selvagge e nel 2017 ha ottenuto una menzione d’onore ai Siena International Photo Awards. Dal 2021 fa parte del team Grandi Viaggi, per il quale conduce workshop fotografici nelle Alpi e all’estero e dal 2024 è docente Nikon School.
Instagram: @jacopo.rigotti
Mail: jacopo.rigo@yahoo.it
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