• Chi siamo
  • Contatti
Scopri fotocult.it Leggi tutto gratis per 30 giorni
sabato, 25 Ottobre, 2025
  • Login
  • Registrati
Abbonamenti
Fotocult.it
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
FOTO Cult
Nessun risultato
Mostra tutti i risultati
Home CULTURA INTERVISTE

Flood Me, I’ll Be Here: la storia dell’isola inghiottita dal fiume sacro

András Zoltai fotografa la società dell’isola fluviale di Majuli, in India, con occhio attento alla profonda connessione tra le persone e la natura capricciosa.

Francesca Orsi di Francesca Orsi
25 Ottobre 2025
in INTERVISTE
Condividi su FacebookCondividi su Twitter
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Nel nord est dell’India esiste un’isola, l’isola fluviale di Majuli, che sta scomparendo, corrosa dalle forti correnti del fiume Brahmaputra. I suoi abitanti resistono alle avversità di una crisi climatica ormai imperante su scala globale e non lasciano la loro terra, adattandosi a nuove condizioni abitative e sociali. Per cinque anni il fotografo ungherese András Zoltai ha viaggiato sull’isola per raccontare questa storia di forza e resilienza, dove al centro di tutto scorre il fiume, il Brahmaputra, e il profondo rispetto che gli abitanti nutrono per esso. Il suo progetto è diventato anche un libro edito da Carmencita Editions e pubblicato nel mese di luglio 2025. Abbiamo fatto due chiacchiere con András.

banner vetrina libri fotocult.it

Come e quando nasce il progetto Flood Me, I'll Be Here?

Ho sentito parlare dell’isola di Majuli, per la prima volta, da un caro amico che l’ha visitata circa dieci anni fa. Mi disse che la vita sull’isola sembrava quella delle pianure alluvionali dell’Ungheria di tanto tempo fa. Quell’immaginario ha messo in moto il progetto. Avevo già programmato di viaggiare nel nord-est dell’India e sono riuscito a farlo poco prima della pandemia di COVID, visitando anche Majuli.
Quando ci sono arrivato per la prima volta, effettivamente, i ricordi d’infanzia delle pianure alluvionali ungheresi mi sono tornati alla mente. Sono rimasto profondamente colpito dallo stretto legame che l’isola e i suoi abitanti intessono con il fiume e l’acqua.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Quella prima volta non pensavo a un progetto esteso, ma dopo essere tornato a casa, ho sviluppato ulteriormente la narrazione e ho iniziato a lavorare seriamente per proseguirlo. Purtroppo, la pandemia di COVID ha rallentato le cose, ma forse quel periodo di stasi è stato ciò di cui avevo bisogno per capire meglio cosa volevo fare. Grazie al finanziamento CARMENCITA in collaborazione con Kodak Professional Europe ho potuto continuare e sviluppare ulteriormente il progetto nel 2021. 

banner laowa

Inizialmente il lavoro seguiva la classica narrazione climatica: un’isola che sta scomparendo e i suoi abitanti che ne sono vittime. Dopo il mio secondo viaggio, mi sono reso conto che non era propriamente così. Ho iniziato a concentrarmi sulla resilienza e sulla connessione umana, invece che sulla pura crisi ambientale. Piuttosto che dalle immagini sensazionalistiche, mi sono sentito attratto dai momenti più tranquilli e pacifici della vita quotidiana: la continuità della vita, il legame che le persone hanno con il fiume, l’acqua e la terra che le nutre.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Mi racconti la storia dell’isola di Majuli e dei suoi abitanti?

Negli ultimi decenni, l’isola di Majuli si è ridotta a un terzo delle sue dimensioni originali a causa dell’intensificarsi dell’erosione del suolo. I monsoni non arrivano più come un tempo e le inondazioni sono diventate più imprevedibili. Argini e sacchi di sabbia ora costeggiano le rive del fiume, cercando di contenere l’avanzata delle acque. Anche l’ecosistema di Majuli è stato sconvolto a causa del cambiamento climatico. Ciò nonostante, la resilienza, l’adattabilità e la silenziosa perseveranza degli abitanti, di cui sono stato testimone, sono diventate profondamente simboliche.

banner nikon red live milano

Più a lungo rimanevo, più mi rendevo conto che il progetto doveva concentrarsi anche sulla profonda venerazione fisica, sociale e spirituale che le comunità locali nutrono per il fiume e le sue acque sacre. Ho cercato di trascorrere più tempo possibile con la gente di Majuli, comprendendone le motivazioni e percependo sia le difficoltà che le gioie della loro vita quotidiana. Dagli agricoltori ai pastori di bufali, dai pescatori ai ceramisti, tutti condividevano un legame profondo e intimo con il loro ambiente e il fiume che lo alimenta.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Come questo lavoro richiama anche la tua storia personale?

Innanzitutto, la mia infanzia e i miei ricordi sono stati la mia più grande ispirazione per inseguire l’elemento dell’acqua. Da bambino vivevo a soli dieci minuti di bicicletta dalle rive del fiume Tibisco, in Ungheria. Lì avevamo anche una casa estiva, dove mi piaceva trascorrere del tempo a pescare, invitare gli amici o semplicemente starmene in riva al fiume. Szentes, la città dove sono nato e cresciuto, è anche famosa per le sue terme.

banner vetrina libri fotocult.it

Ho imparato a nuotare in una piscina termale. Quindi, il mio legame con l’acqua è sempre stato molto forte, anche se non l’ho capito fino a quando non mi sono trovato in India. Mentre fotografavo le comunità che vivono lungo le rive del Brahmaputra, sono stato involontariamente e inaspettatamente colpito dai miei ricordi. Ho iniziato a confrontare le due realtà, interrogandomi più direttamente sulla situazione in Ungheria, domandandomi se abbiamo ancora lo stesso legame con l’acqua o se quel legame sta scomparendo.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Con che valore e simbolismo il fiume Brahmaputra attraversa le tue immagini?

Il Brahmaputra, e tutti i suoi affluenti, non sono solo un elemento fisico nelle mie immagini, sono la forza centrale che plasma sia il paesaggio sia la vita degli abitanti. Per me, il fiume racchiude molteplici strati simbolici: rappresenta la trasformazione costante, il passare del tempo e la resilienza. Visivamente, il fiume si intreccia nel progetto come un filo narrativo. Determina il ritmo della vita quotidiana, la luce, l’atmosfera e persino la temporalità delle immagini. 

La sua vastità e imprevedibilità rispecchiano le correnti emotive sotterranee della storia che volevo raccontare. Ho spesso pensato al Brahmaputra come a un personaggio vivente, a volte calmo e generoso, altre volte violento e incontenibile. A livello personale, trascorrere così tanto tempo vicino al fiume ha cambiato il mio approccio alla fotografia: mi ha insegnato pazienza e umiltà; ho dovuto adattarmi al suo ritmo piuttosto che imporre il mio.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Quante anime ha questo progetto e come si relazionano tra loro?

Credo che questo progetto riveli molti strati di anime, che si intrecciano lungo l’intera narrazione. C’è un senso di fusione tra loro: le anime umane – gli abitanti di Majuli – la cui resilienza, i cui rituali, le cui lotte e le cui gioie costituiscono la spina dorsale della storia; poi c’è l’anima naturale o ambientale, incarnata dal paesaggio in continua evoluzione, permeato dall’acqua, e dai segni del cambiamento climatico; infine, c’è la mia anima, visibile attraverso le pagine del libro nel mio processo di scoperta, nella mia graduale comprensione del luogo e nella trasformazione personale che ho sperimentato durante i miei viaggi.

banner nikon red live milano

Le persone che ritrai non hanno valore in quanto singoli, ma in quanto comunità. Attraverso cosa l’umano e la natura dialogano nelle tue immagini?

Quando ho visto per la prima volta la gente del posto riempire i sacchi di sabbia e ho assistito al potere distruttivo dell’erosione del suolo, il focus del progetto si è spostato sul concetto di ‘scomparsa’: una storia incentrata sulla scomparsa dell’isola, sulle persone costrette a lasciare le proprie case e cercare nuovi posti in cui vivere. Ciò che mi ha colpito è stato la compattezza con cui la popolazione dell’isola reagiva a quelle sfide, non individualmente, ma come comunità. Molte famiglie hanno scelto di rimanere, anche nelle zone più critiche. Invece di abbandonare l’isola, si sono adattate, hanno trasferito le loro case in altre zone. 

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

La loro prospettiva non si è concentrata sulla distruzione, ma sulla potenza dell’acqua e sul profondo rispetto che nutrono per essa. Hanno accettato che il fiume dà e prende, sempre. Questo tipo di accettazione è qualcosa che manca nella nostra cultura, dove spesso cerchiamo di controllare la natura con la forza. La vita quotidiana degli abitanti di Majuli non è animata dal vittimismo, ma è radicata in una narrazione di convivenza. Da esterno, mi ci è voluto un po’ di tempo per rendermene conto, ma capirlo ha cambiato completamente il mio approccio al tipo di emozioni che cercavo di trasmettere con questo progetto.

banner laowa

Hai speso cinque anni a produrre Flood Me, I'll Be Here. In cosa ti senti arricchito, sia umanamente che dal punto di vista fotografico?

Sul campo, ho lavorato in modo immersivo e intuitivo. Ho trascorso lunghi periodi sull’isola, vivendo spesso in piccoli villaggi e spostandomi a piedi, in barca o in bicicletta. Non mi sono avvicinato alla comunità con un piano o una lista di scatti prefissati, ma ho lasciato che gli incontri, il tempo e il ritmo della vita quotidiana plasmassero il lavoro. 

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Nel corso degli anni, i miei ripetuti ritorni hanno fatto sì che non fossi più solo un visitatore; le persone hanno iniziato a riconoscermi e questa fiducia mi ha permesso di accedere a spazi più intimi e di assistere a sottili cambiamenti sia nel paesaggio che nella vita degli abitanti, stagione dopo stagione. Durante questi viaggi, mi sono costantemente interrogato sulle motivazioni personali che mi collegavano a Majuli, mi chiedevo  perché continuassi a tornarci così tante volte e perché sentissi un bisogno così forte di essere lì.

Credo che ogni progetto personale riguardi, in qualche modo, anche noi stessi. Mentre fotografavo, ho cercato di mantenere aperto questo filo conduttore personale, di lasciare che le mie emozioni fluissero liberamente e di reagire all’ambiente senza pensarci troppo. Ripensandoci ora, mi rendo conto che nulla è stato casuale. Anche il titolo, Flood Me, I’ll Be Here, può essere letto in due modi: da un lato, riflette la resilienza e la perseveranza delle persone che vivono lì, dall’altro, però, risuona profondamente anche con la mia personalità. Ho continuato a tornare a Majuli finché non ne sono diventato parte integrante e, attraverso le mie esperienze umane, ho iniziato a raccontare le storie della sua gente, le loro lotte e le loro gioie.

Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai
Dalla serie Flood Me, I'll Be Here. © András Zoltai

Quanto la resa della luce influisce sul progetto?

Ho fotografato principalmente all’alba e al tramonto. È stata una decisione consapevole, perché volevo stabilire un linguaggio visivo coerente lungo tutta la serie, un’atmosfera ariosa, ma contemporaneamente nebbiosa che legasse insieme tutte le immagini. Ho anche utilizzato costantemente lo stesso tipo di pellicola e macchina fotografica per mantenere un tono di voce uniforme. I capitoli del libro sono stati strutturati attorno a diverse qualità di luce e tono, consentendo alla narrazione di dispiegarsi gradualmente attraverso atmosfere mutevoli.

Ulteriori fotografie e informazioni sul lavoro di András Zoltai sono disponibili sul sito del fotografo zoltaiandras.com.

copertina libro Flood Me, I'll be Here András Zoltai

Titolo Flood Me, I’ll be Here
Fotografie di András Zoltai
Formato25 x 26cm
Pagine 216
Lingua inglese
Prezzo 55 euro
Editore Carmencita Editions
Data di pubblicazione luglio 2025
ISBN978-84-09-72910-4 

zoltaiandras.com
banner home page fotocult
Potrebbero interessarti anche
Nico Froehlich
INTERVISTE

Se Londra resiste alla gentrificazione è “South of the River”, il diario fotografico di un’identità multiculturale

Nico Froehlich racconta la parte di...

di Francesca Orsi
17 Settembre 2025
Fotografica Festival di fotografia Bergamo 2025
IN PROGRAMMA

Il Sud Sudan che annega, la Sicilia che muore di sete: acque spietate in mostra a Fotografica 2025

dall'11 ottobre al 9 novembre 2025

di Jessica Barresi
11 Ottobre 2025
L’Afghanistan oltre il burqa, il kalashnikov e il turbante
IN LIBRERIA

L’Afghanistan oltre il burqa, il kalashnikov e il turbante

Con il libro “It Can Never...

di Francesca Orsi
8 Ottobre 2025
Cinzia Canneri. Women’s bodies as battlefields
INTERVISTE

Corpi di donne come campi di battaglia: premiato al World Press Photo 2025, ecco l’impressionante reportage di Cinzia Canneri

Cinzia Canneri vince un World Press...

di Francesca Orsi
22 Giugno 2025
Piero Corvo Roma progetto fotografico campo rom Giugliano
INTERVISTE

Se questi sono bambini. Il reportage dal campo rom di Giugliano

Piero Corvo entra nel campo rom...

di Francesca Orsi
26 Maggio 2025
Gurgen Hovsepyan, 36 anni, è fuggito con tutta la famiglia da Beraber in Nagorno Karabakh il 25 settembre 2023 sotto i bombardamenti azeri. © Emanuela Colombo, "C’era una volta il Nagorno Karabakh".
INTERVISTE

C’era una volta il Nagorno Karabakh: il fotoreportage di un Paese cancellato dalla faccia della Terra

"C’era una volta il Nagorno Karabakh"...

di Francesca Orsi
3 Agosto 2024
banner laowa
Tags: FotoreportageLibri Fotografici
Articolo precedente

GDT European Wildlife Photographer of the Year 2025: è l’anno del più giovane vincitore di sempre

Login login per unirti alla discussione
banner laowa
banner Telegram fotocult.it

Newsletter

*campo obbligatorio
Banner nikon red live milano

Articoli recenti

Flood Me, I’ll Be Here: la storia dell’isola inghiottita dal fiume sacro

25 Ottobre 2025
GDT European Wildlife Photographer of the Year 2025 vincitori

GDT European Wildlife Photographer of the Year 2025: è l’anno del più giovane vincitore di sempre

24 Ottobre 2025
Offerte Amazon 25/10/2025 - GoPro, HDD Seagate

Prodotti fotografici al prezzo più basso di sempre: ecco alcune offerte selezionate

24 Ottobre 2025
Man Ray. Forme di luce mostra fotografica Milano Palazzo Reale

Nell’universo artistico di Man Ray con i curatori della mostra “Forme di luce”

24 Ottobre 2025
Nuova Leica M EV1, la prima M senza telemetro

Leica M EV1: la prima M senza telemetro, eccola in anteprima

23 Ottobre 2025
Nuova X-T30 III: la Fujifilm per i fotografi alle prime armi che ha tutto quello che serve e niente di più

Nuova X-T30 III: la Fujifilm per i fotografi alle prime armi che ha tutto quello che serve e niente di più

23 Ottobre 2025
Nikon Comedy Wildlife Awards 2025 finalisti concorso fotografico

Le gustose anteprime dei Nikon Comedy Wildlife Awards 2025: ecco i finalisti

23 Ottobre 2025
LOMO MC-A - Lomography - Fotocamera analogica pellicola 35mm

Lomo MC-A: l’ennesimo ritorno della pellicola in salsa vintage?

22 Ottobre 2025
Malick Sidibé. La dolce vita africana. Mostra fotografica Roma

Malick Sidibé. La dolce vita africana in mostra a due passi da via Veneto

22 Ottobre 2025
acer Aspire Go 15 AG15-42P-R5V8 PC Portatile, Notebook, Processore AMD Ryzen 5 5625U, RAM 32 GB DDR4, 1024 GB PCIe NVMe SSD, Display 15.6" FHD, Scheda Grafica AMD Radeon, Windows 11 Home, Silver

32 GB di RAM a soli 579 euro? Ecco un portatile perfetto per Photoshop

21 Ottobre 2025
Vincitori Dog Photography Awards 2025, 1° posto categoria Open, Dog Photography Awards 2025

Dog Photography Awards 2025: vince con sei paia di orecchie pelose

21 Ottobre 2025
Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960. Mostra fotografica Reggio Emilia

Margaret Bourke-White: gli scatti e la vita estrosa di un’eccezionale fotoreporter

20 Ottobre 2025
Alfredo Regoli. Un fotoreporter in motocicletta mostra fotografia Palazzo Chigi Ariccia Roma

A spasso nel tempo con Alfredo Regoli, il fotoreporter in motocicletta

19 Ottobre 2025
ASUS ProArt Display PA32KCX monitor 8K Dolby Vision

Asus ProArt Display 8K PA32KCX: più di 33 megapixel davanti agli occhi

18 Ottobre 2025
Fotografare il volo Jacopo Rigotti edizioni Saturnia

Come fotografare gli uccelli in azione: il manuale di Jacopo Rigotti

18 Ottobre 2025

Naviga per tag

Archivio Canon Canon EOS Canon RF Concorsi fotografia Concorsi fotografici DJI Fotogiornalismo Fotografia analogica Fotografia di moda Fotografia di paesaggio Fotografia documentaria Fotografia naturalistica Fotoreportage Fujifilm Fujifilm GFX Fujifilm X Fujinon Full frame L-Mount Laowa Leica Libri Fotografici Lumix Macro Macrofotografia Maestri della fotografia Medioformato Micro QuattroTerzi Mirrorless Mostre fotografia Nikkor Nikkor Z Nikon Nikon Z Offerte Panasonic Reportage Ritratto Sigma Sony Sony E Sony FE Street photography Tamron
Banner nikon red live milano
fotocult logo

Dal 2004 FOTO Cult offre un'informazione professionale e appassionata su tecnica e cultura della fotografia. Sostienici e alimenta la tua passione.

Tipa World Award logo

fotocult.it è membro TIPA dal 2017. Clicca qui per conoscere la storia e la filosofia dell’associazione.

Content Authenticity logo

fotocult.it è membro della Content Authenticity Initiative

Amazon logo

In qualità di Affiliato Amazon, FOTO Cult potrebbe ricevere una commissione sugli acquisti idonei.

Categorie

  • TECHNEWS
  • TEST
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
  • MOSTRE
  • CONCORSI
  • LIBRI
  • GALLERIA
  • GREENPICS
  • LA RIVISTA

Recenti

Flood Me, I’ll Be Here: la storia dell’isola inghiottita dal fiume sacro

25 Ottobre 2025
GDT European Wildlife Photographer of the Year 2025 vincitori

GDT European Wildlife Photographer of the Year 2025: è l’anno del più giovane vincitore di sempre

24 Ottobre 2025
  • Cookie e Privacy Policy
  • Termini e Condizioni
  • Contatti
  • Abbonamenti e FOTO Credit
  • Acquista Crediti
  • Cart
  • Checkout
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie e Privacy Policy
  • Home
  • La rivista
  • Login Customizer
  • Mappa Mostre
  • My account
  • PALCO
  • Promozione Gold
  • Prova comparazione
  • Prova gratuita
  • Termini e Condizioni
  • test map
  • VETRINA

© 2024 copyright Fotocult s.r.l. C.F. e P. IVA n. 11984891009, Capitale sociale € 20.000,00 i.v. | Web design by Arkomedia Web Agency.

Bentornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Registrati

Crea il tuo nuovo account!

Registrati e inizia il tuo periodo di 30 giorni di prova gratuita!

Registrandoti autorizzi il trattamento dei tuoi dati personali ai sensi del DL 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679). Privacy Policy.
Tutti i campi sono obblligatori Log In

Recupera password

Inserisci la tua username o la tua email per reimpostare la password

Log In
  • Login
  • Registrati
  • Carrello
  • TECHNEWS
    • FOCUS
    • PRIMO CONTATTO
    • OFFERTE
    • DALLE AZIENDE
  • TEST
    • FOTOCAMERE
    • OBIETTIVI
    • ACCESSORI
  • GUIDA ALL’ACQUISTO
  • TECNICA
  • CURIOSITÀ
  • CULTURA
    • INTERVISTE
    • PORTFOLIO
    • EIZO TOP SHOT
  • MOSTRE
    • IN PROGRAMMA
    • MAPPA DELLE MOSTRE
    • RACCONTI D’AUTORE
    • ARCHIVIO
  • CONCORSI
    • VINCITORI
    • APPROFONDIMENTI
    • BANDI
    • BANDI SCADUTI
  • LIBRI
    • IN LIBRERIA
    • RECENSIONI
    • VETRINA
  • GALLERIA
    • PALCO
  • GREENPICS
  • La rivista
Abbonamenti
  • Chi siamo
  • Contatti
Importante! Sei sicuro di voler usare 1 credito per leggere questo articolo?
Articoli rimanenti da sbloccare : 0
Importante! Sei sicuro di voler eliminare questa sottoscrizione?