Fabio Cammalleri è certo che riflettere sul soggetto che si vuole fotografare sia fondamentale per trasmettere una sensazione attraverso le immagini che lo ritraggono. Quando si è recato alla basilica di Sant’Ambrogio di Milano, dunque, ha lasciato che il suo pensiero viaggiasse liberamente, soffermandosi sul dramma delle antiche persecuzioni romane a scapito dei martiri cristiani che vi sono sepolti. Le sensazioni suscitate da queste considerazioni si sono tramutate in scelte stilistiche che hanno condotto l’autore a optare per un contrasto marcato e una leggera sottoesposizione. Dopo aver selezionato un obiettivo grandangolare che abbracciasse la scena nel modo più completo possibile, l’autore ha posizionato la fotocamera su un solido treppiedi, ha prestato attenzione agli allineamenti e ha atteso con pazienza un momento in cui non ci fossero figure umane all’interno della composizione. Solo a quel punto ha azionato lo scatto, operazione effettuata da remoto tramite app dedicata su smartphone. L’immagine è il risultato di un bracketing di cinque pose. In postproduzione Fabio ha corretto la distorsione dell’obiettivo, è intervenuto sulle tonalità senza stravolgere le cromie originali e ha sottoesposto di uno stop per ottenere un risultato più solenne.
- reflex full frame Pentax K-1 Mark II
- Irix 11mm f/4 Firefly
- variabile da 6 secondi a 1/3sec
- f/8
- 100
- treppiedi Manfrotto 290 XTRA MT290XTA3
- correzione della distorsione e lieve intervento sulla tonalità tramite Adobe Camera Raw e il plug-in MB Panel V5 di Photoshop