Sovicille (SI)
Dal 28 settembre al 24 novembre 2024
Steve Schapiro ha puntato l’obiettivo su Martin Luther King Jr. in testa alla marcia per i diritti civili da Selma a Montgomery (1965), su un ventunenne Cassius Clay pronto a diventare la leggenda del pugilato Muhammad Ali, su Robert F. Kennedy impegnato nella campagna presidenziale. Il fotoreporter americano, scomparso nel gennaio 2022, è noto per aver immortalato innumerevoli figure cruciali dell’America degli anni ’60 e ’70, personaggi iconici che hanno fatto la storia, la musica e l’arte del secondo Novecento.
Steve Schapiro. American Edge
In occasione della decima edizione del festival fotografico Siena Awards, il Centro Culturale La Tinaia di Sovicille (SI) ospita Steve Schapiro. American Edge la più vasta retrospettiva organizzata finora in Italia intorno al lavoro di Schapiro. La mostra sarà visitabile per l’intera durata del festival, dunque dal 28 settembre al 24 novembre 2024.
Da sempre attento ai movimenti di protesta e alle lotte civili per i diritti umani, Schapiro ha documentato la cultura afroamericana nel quartiere di Harlem e ha vissuto sul campo e fotografato storie e momenti cruciali come l’assassinio di Martin Luther King Jr. nel 1968.
Eclettico e capace di un’ampia visione della società e della cultura americana, Schapiro ha messo all’opera la sua fotocamera anche nel campo dell’arte e della musica.
Ha fotografato David Bowie che accosta al volto un libro su Buster Keaton, o mentre si rilassa sul set de L’uomo che cadde sulla Terra; ha immortalato Andy Warhol e il suo entourage in occasione di feste sfavillanti o della sua iconica collaborazione con i Velvet Underground.
Schapiro non mancò di fare il suo ingresso anche nel mondo del cinema, contribuendo alla realizzazione di materiali promozionali per film celebri come Il Padrino e Taxi Driver.
Ispirato da Henri Cartier-Bresson, guidato da W. Eugene Smith
La passione di Steve Schapiro per la fotografia emerse all’età di nove anni durante un campo estivo. Ispirato dal lavoro di Henri Cartier-Bresson, il giovane Schapiro iniziò la sua pratica fotografica vagando per le strade di New York City, nel tentativo di emulare il suo idolo. Fu il gigante del fotogiornalismo che risponde al nome di W. Eugene Smith, però, a farsi sua guida professionale, trasmettendogli le competenze tecniche necessarie e insegnandogli un approccio compassionevole alla fotografia.
Negli anni ’60, il lavoro freelance di Schapiro divenne prominente su riviste del calibro di Life, coprendo una vasta gamma di argomenti, che spaziavano dalla tossicodipendenza alle proteste politiche. Fino alla sua scomparsa Steve Schapiro continuò a documentare questioni sociali molto rilevanti lasciando un’impronta indelebile nella storia culturale americana.
Steve Schapiro. American Edge
- A cura di Antonio Di Cecco
- Centro Culturale La Tinaia, via dei Macelli, 1 – Sovicille (SI)
- dal 28 settembre al 27 novembre 2024
- ven 15-19, sab-dom e festivi 10-19
- intero 15 euro, ridotto 12 euro. Il biglietto è valido per tutte le mostre dei Siena Awards 2024
- festival.sienawards.com
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