Man Ray fu un autore che si sarebbe trovato a proprio agio nel Rinascimento: praticò diverse discipline e il suo spirito creativo aveva molto in comune con quello di artisti-inventori come Leonardo Da Vinci. Anche per questo le sue opere sono tra le più ricercate dai collezionisti.
Un anno fa, per l’esattezza il 14 Maggio 2022, è stata battuta all’asta la fotografia più costosa di sempre. L’ha venduta la sede di Christie’s di New York e si tratta di una stampa vintage della celebre Le Violon d’Ingres di Man Ray. Non è una delle sue celebri solarizzazioni o rayografie, opere ottenute con tecniche già impiegate in precedenza ma che fu lo stesso Man Ray a perfezionare e fare diventare popolari. È un normale scatto risalente al 1924, ormai un secolo fa, e la stampa da record era stata comprata nel 1962 dai coniugi Rosalind Gersten Jacobs e Melvin Jacobs, collezionisti d’arte con una predilezione per il movimento surrealista. L’avevano acquistata direttamente dall’autore, sicuramente senza nemmeno immaginare che sessant’anni dopo la foto avrebbe trovato un altro acquirente disposto a sborsare oltre 12 milioni di dollari per portarla a casa. Ma certamente sapevano che stavano facendo un buon affare, dato che allora Man Ray era già da qualche decennio considerato uno dei grandi maestri delle avanguardie del Novecento.
Man Ray approda al Surrealismo
Nato a Philadelphia nel 1890, aveva prima frequentato i circoli dadaisti e cubisti del suo paese e successivamente si era tuffato a capofitto nel Surrealismo, conosciuto quando emigrò a Parigi nel 1921. Tra le varie persone che aveva incontrato nella capitale francese c’era la modella, cantante e pittrice Kiki de Montparnasse, con cui aveva avuto una relazione sentimentale e che, tra le altre cose, aveva posato per lui per realizzare proprio la foto da record. Tra le tante donne con cui Man Ray si era legato tra le due guerre mondiali, lei è considerata la sua musa degli anni Venti; aveva posato per lui numerose volte ed era comparsa anche nei suoi cortometraggi sperimentali, come i celebri Le Retour à la Raison del 1923 e L’Étoile de Mer del 1928.
Volumi che raccontano la storia di Man Ray
Chi volesse conoscere la storia di Man Ray può leggere la sua autobiografia del 1963, intitolata Self-Portrait e disponibile anche in una traduzione italiana della casa editrice Abscondita. Chi invece cercasse una biografia più distaccata e completa – il fotografo scomparve nel 1976 – può trovare soddisfazione con quella scritta da Neil Baldwin. Si intitola Man Ray: American Artist e la prima edizione risale al 1988, ma purtroppo non ne esiste una versione in italiano e inoltre il libro è fuori catalogo per cui recuperarne una copia economica può risultare arduo.
Di recente pubblicazione è il catalogo della mostra attualmente in corso a Genova. Raccoglie le riproduzioni di circa 150 opere di Man Ray, nonché saggi firmati da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, curatori della mostra, e un testo dello storico dell’arte e giornalista Matteo Fochessati che ripercorre il rapporto tra il fotografo e il mondo dell’editoria. Il titolo del volume è Man Ray. I Piaceri dell’Immaginazione ed è pubblicato da Dario Cimorelli Editore. Si aggiunge alla già lunga lista di libri dedicati al poliedrico artista americano ma europeo d’adozione (si spense a Parigi, dove era ritornato nel 1951 dopo una decina d’anni trascorsi in America per sfuggire alle persecuzioni naziste della seconda guerra mondiale).
D’altra parte si tratta di un autore che oltre alla fotografia praticò la scultura, la pittura, il disegno, il cinema e l’arte grafica, per cui sulla sua vita e sulla sua opera c’è ancora molto da dire. Il suo spirito eclettico può e deve essere approcciato da diverse angolazioni, tanto che è impossibile non imbattersi nel suo nome quando si studia la storia dell’arte del Ventesimo secolo.
Tutte le immagini pubblicate in questo articolo fanno parte della mostra Man Ray. Opere 1912-1975, esposta presso il Palazzo Ducale di Genova dall’11 marzo al 9 luglio 2023.
Man Ray. Opere 1912-1975
- A cura di Paolo Falcone
- Palazzo Ducale, piazza Giacomo Matteotti, 9 – Genova
- dall’11 marzo al 9 luglio 2023
- martedì-domenica, 10-19
- intero 13 euro, ridotto 11 euro
- palazzoducale.genova.it